Andrey Golub, Icol Group,: “Siamo i primi al mondo a proporre una linea di produzione totalmente robotizzata”

Andrey Golub Icol Group
Andrey Golub – ICOL Italia’s General Manager

Il co-fondatore di ELSE Corp e Direttore Generale di ICOL Italia spiega le strategie presenti e future del gruppo internazionale, pronto ad affrontare i mercati di tutto il mondo

“La nostra è una sfida importante, siamo i primi al mondo a presentare una linea di produzione di scarpe completamente robotizzata, in grado di garantire un elevato record di pezzi”. Con queste parole Andrey Golub, co-fondatore di ELSE Corp e Direttore Generale di ICOL Italia, ci ha accolto nel suo stand al salone Simac Tanning Tech. Il suo gruppo ha lanciato la sfida ai maggiori competitor internazionali, grazie a tecnologie all’avanguardia a livello mondiale.

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<p>“Con i recenti accordi- precisa Golub – siamo sicuri di aver trovato il partner giusto per la fase di sviluppo della nostra azienda e tale rafforzamento apre la strada ad ulteriori importanti progetti nei prossimi mesi”.<br />
<strong>Quella di Milano è stata per voi la prima partecipazione ad una fiera internazionale …</strong><br />
“Icol Group si sta sviluppando con grande rapidità nel settore dell’industria calzaturiera e della pelletteria. Il nostro team è costituito da professionisti di talento che creano macchine innovative che non hanno rivali al mondo. L’azienda offre soluzioni per piccole e grandi imprese, mentre la produzione personalizzata, creata secondo il concetto di Industria 4.0, implementerà una trasformazione totale delle aziende con la possibilità di gestire enormi quantità di dati che ridurranno significativamente il tempo di elaborazione delle informazioni”.<br />
<strong>In che modo avete affrontato questo aspetto?</strong><br />
“L’eliminazione del lavoro umano dalle operazioni di routine consentirà al cliente di gestire ordini multipli di grandi o piccoli lotti in modo ottimale come prestazioni, qualità e prezzo. L’alta tecnologia è il futuro e stiamo creando la strategia giusta per il futuro. La missione di ICOL Group è quella di creare un approccio innovativo ad alta tecnologia per l’automazione industriale e sviluppare una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che consenta ai clienti di integrare facilmente robotica, logistica e processi”.<br />
<strong>La vostra storia parte della Bielorussia, dove siete tuttora presenti …</strong><br />
“Dopo la frammentazione dell’Unione Sovietica il caos era totale, la necessità della popolazione di calzature era grande ma la produzione era in pratica azzerata. Come partner di Belwest si è riusciti a costruire un “gigante” che attualmente dispone di 400 negozi e produce 2 milioni di paia all’anno di calzature. A quel punto è stato obbligatorio passare ad un’automazione intelligente non solo per avere più produzione con meno dipendenti, ma anche per motivi di flessibilità. Gli articoli vengono venduti in tutta la Russia e nei Paesi dell’ex Urss, aree in cui si passa da temperature di -45°C in inverno a +45°C in estate: con un clima così estremo bisogna produrre una vastissima gamma di prodotti, dagli scarponi più resistenti al gelo sino ai sandali”.<br />
<strong>Dove si trova il quartier generale?</strong><br />
“Nella nuova fabbrica di Vitebsk, città di oltre 350 mila abitanti, situata a nord rispetto alla capitale Minsk. In questo polo, che ospita anche il “cervello” tecnologico e strategico del Gruppo, lavorano oltre 3 mila persone. Uno dei titolari è Dmitry Gontsov, che in precedenza è stato Direttore Generale, sviluppando un sacco di idee. Quando ha capito che le idee funzionavano ha deciso di diventare imprenditore a tutti gli effetti, creando ICOL Group nel 2017. La crescita è stata vertiginosa: partita con 17 dipendenti adesso vi lavorano in diverse centinaia, di cui oltre 200 ingegneri con livelli di preparazione altissima. La struttura consente di svolgere test superspecializzati, con tecnologie ai massimi livelli: prevista la digitalizzazione dell’intero processo produttivo, altamente automatizzato e con la robotica che svolge un’infinità di operazioni in tempi rapidi e in simultanea”.<br />
<strong>Come procedete con la lavorazione della pelle?</strong><br />
“La fase più delicata e importante, ora digitalizzata interamente, riguarda la scelta del pellame e il successivo taglio. La vera innovazione è stata la creazione di uno “scanner” che analizza automaticamente una serie di operazioni, tra cui la scelta di qualità e colore, vagliando uno ad uno i pellami disponibili nel magazzino digitale. Ogni impostazione è collegata ai movimenti dei robot, che sono precisi e velocissimi nello stesso tempo, in grado di garantire un’altissima produzione, indicativamente oltre 600 paia di scarpe ogni turno di lavoro di 8 ore, quindi quasi 2 mila al giorno. Oltre che un polo produttivo si tratta di una “fabbrica test”, da dove esce un prodotto di qualità. Per noi è stato un gigantesco laboratorio di ricerca e sviluppo, una grande certezza per il progetto ICOL: quello che funziona in questo contesto estremo potrà funzionare bene in ogni altro polo produttivo del mondo”.<br />
<strong>Cosa ci può dire delle strategie nel breve periodo di ICOL Group?</strong><br />
“Affronteremo i mercati di tutto il mondo, disponiamo della struttura per riuscirci. I nostri clienti, effettivi o potenziali, sono quelli già orientati all’innovazione, che magari hanno provato altre tecnologie ma non sono soddisfatti. Molti sono già venuti a trovarci e noi siamo pronti a soddisfare le loro esigenze. I nostri clienti sono i calzaturifici mentre, all’interno dello stesso processo, le concerie saranno nostri partner: a loro noi forniremo le soluzioni e il progetto di “scannerizzazione”. In particolare i calzaturifici sono interessati a risolvere il problema del cosiddetto “collo di bottiglia” sulla fase di stoccaggio e sull’analisi delle pelli: le scarpe devono essere assemblate, con le nostre tecnologie evitiamo, tra le altre cose, che molti pezzi rimangano inutilizzati in magazzino”.<br />
<strong>Un’ultima domanda: come vede il futuro del settore?</strong><br />
“L’unico modo per far tornare la produzione in Europa, non tanto del lusso ma della fascia medio-bassa, è l’automazione. Questo sistema sarà vincente anche in un altro comparto in cui l’Italia è leader, le scarpe di sicurezza. Non intendiamo vendere i singoli robot ma il software, che abbiamo brevettato assieme ai percorsi macchina degli stessi robot e degli strumenti collegati per le varie operazioni come spostamenti di pezzi o taglio. Abbiamo sviluppato a fondo questi movimenti, ognuno con un programma specifico da svolgere, consentendo il cambio dello strumento durante le fasi di lavorazione”. <strong><a href=group.icol.com