CENT’ANNI di ICF – FORESTALI, un cuore verde nel dna

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Il cuore è verde nel dna per Forestali. E del resto come poteva un gruppo nato come “compagnia dei forestali”, concessione del regno sabaudo per il taglio degli alberi nella zona del Lago Maggiore, non essere particolarmente attenta alle tematiche ambientali? Dai tempi del “taglio del bosco”, per citare il titolo di un racconto adatto alla rievocazione e firmato da Carlo Cassola, sono passati cent’anni esatti. “Cent’anni, due guerre e tante trasformazioni”, ricorda oggi Guido Cami, amministratore delegato del gruppo formato da Industrie Chimiche Forestali, Abc-Adhesive Based Chemicals e Durabond.

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Guido Cami CEO ICF-FORESTALI

“L’intuizione dei fondatori – prosegue Cami – fu quella di utilizzare la resina fuoriuscita dal taglio degli alberi per effettuare le prime raffinazioni, realizzando così i mastici per attaccare le suole, allora prodotte in legno nella zona di Maccagno, alle tomaie”. Oggi Industrie Chimiche Forestali è il leader italiano delle colle e dei tessuti adesivi per scarpe e pelletteria, per il settore automotive e del packaging flessibile. Nel 2017 ha fatturato quasi 80 milioni di euro, ottenuti per il 70% all’estero e per il 30% in Italia, e cresce sia nel mercato interno (“Dove ci sono brand importanti e con grande qualità delle loro produzioni”, commenta l’amministratore delegato) sia soprattutto oltre confine. I numeri sono importanti: 1.315 ICF FORESTALI TEAM LINEAPELLE 2018prodotti a catalogo, 120 addetti di cui un sesto operano nell’ambito R&D, 60 mila metri di stabilimento, 22 mila tonnellate di adesivi prodotte l’anno e sei milioni di metri di tessuto nei dodici mesi, a cui si aggiungono altre componenti per calzature tra cui puntali, contrafforti, rinforzi. “Siamo inoltre presenti in ambito automotive e produciamo adesivi per realizzare la parte superiore dell’abitacolo”, precisa Cami. La calzatura resta la destinazione prevalente per le attività di ICF, con una quota pari al 45% del totale prodotto, davanti all’automotive (35%) e infine al flexible packaging e alle altre applicazioni. Il gruppo ha investito molto al fine di produrre in maniera green, come testimoniato dall’elevato numero di certificazioni di qualità e ambientali (Emas) ottenute negli anni. Nella filosofia di ICF, la certificazione è un obbligo etico e morale prima ancora che diventi un obbligo di legge. I cent’anni sono i “primi” cento del gruppo Forestali, che già guarda ai prossimi obiettivi se non addirittura ai prossimi cent’anni senza alcuna intenzione di abbandonare la produzione in Italia. In attesa che sia definito il piano per la quotazione in piazza Affari, atteso per i prossimi mesi, Cami si prepara a concludere una o più operazioni per rafforzare ulteriormente la compagine aziendale. “Siamo attenti ai parametri industriali – conclude l’amministratore delegato – e lavorando in maniera seria, con intelligenza e con la flessibilità tipica italiana, possiamo anche diventare un punto di aggregazione per le altre aziende italiane che, auspicabilmente, magari in futuro vorranno unirsi a noi”. L’obiettivo è cogliere, partendo dall’Italia, tutte le opportunità di crescita a livello globale. “Lavoriamo ovunque nel mondo: dove si producono scarpe, noi ci siamo”, conclude Cami. www.forestali.comforestali group 100 anniforestali group 100 anni evento