Conceria Anaconda, tra tradizione e innovazione, il mercato della pelle si rinnova

La recente edizione di Lineapelle ha portato una ventata di ottimismo tra gli operatori del comparto. Sandra Testai di Conceria Anaconda racconta come questa manifestazione abbia rappresentato un momento di soddisfazione e di confronto, segnando una ripresa rispetto alle edizioni precedenti. Ogni fiera è l’occasione per presentare articoli innovativi, rispondendo alle richieste di ricerca e novità che arrivano soprattutto dalle grandi firme. Quest’anno, però, si è assistito a un ritorno agli articoli classici, con la produzione di una linea naturale, realizzata con pellami vegetali lavorati in botte e rifiniti a mano. Questa scelta ha incontrato un notevole interesse, segno di una tendenza verso un’estetica più naturale, morbida e classica. Ciò nonostante, il mercato oggi, sembra muoversi tra due poli opposti. Da un lato, c’è una forte richiesta di prodotti semplici e naturali; dall’altro, cresce l’interesse per articoli estremamente elaborati, arricchiti da dipinti a mano, ricami e persino dettagli con cristalli Swarowski. Queste due tendenze, pur rivolgendosi a clientele diverse, hanno riscosso entrambe grande attenzione e importanza.
Conceria Anaconda lavora principalmente con grandi firme, non solo italiane ma anche francesi, americane e inglesi. Tuttavia, la ricerca e la realizzazione dei prodotti avvengono prevalentemente in Toscana, cuore del Made in Italy. Il gusto italiano rimane il punto di riferimento, tanto che spesso anche i responsabili della ricerca dei brand internazionali sono italiani. La fiera, quindi, diventa un momento fondamentale per comprendere le esigenze degli staff di ricerca dei vari marchi, siano essi grandi nomi o piccoli brand di qualità. Rispetto alle ultime edizioni, si percepisce un maggiore movimento e una ripresa del mercato, sia per la calzatura che per la pelletteria. L’ottimismo è palpabile, anche se resta da vedere quanto l’interesse si tradurrà in una vera e propria ripresa commerciale.
Il successo degli articoli più semplici non è dovuto solo alla morbidezza, ma anche ai colori naturali. A differenza dei pellami dipinti a mano, che permettono di spaziare su tutta la gamma Pantone, i prodotti naturali prediligono toni caldi e classici come marroni, beige e neri. Questi colori nascono direttamente dalla lavorazione in botte, conferendo ai pellami un aspetto ambrato e autentico, impossibile da replicare con tinte più accese o fluorescenti. La fiera si conferma dunque un appuntamento imprescindibile per cogliere le nuove tendenze e le esigenze del mercato e alla luce di quanto sopra, possiamo dire che tra tradizione e innovazione, il settore della pelle guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, puntando sulla qualità, la ricerca e il gusto italiano come elementi distintivi.

CONCERIA ANACONDA – www.anaconda.it