Il gruppo di Civitanova Marche (Macerata), quest’anno giunto al 25° di fondazione, è leader di mercato nelle scarpe antinfortunistiche dedicate al mondo dei professionisti, potendo garantire la totale sicurezza per ogni tipologia di condizione lavorativa. Focus sulla linea donna
Una storia di successo, iniziata nel 1998, e che in un quarto di secolo – traguardo che sarà festeggiato quest’anno – ha raggiunto traguardi prodigiosi sia in termini di produzione che di fatturato (superato il tetto dei 30 milioni nel 2021), ma soprattutto di affidabilità e qualità. Stiamo parlando della Exena di Civitanova Marche (Macerata), gruppo leader di mercato nelle calzature da lavoro dedicate al mondo dei professionisti, nell’ambito del quale è in grado di garantire prestazioni, confort la totale sicurezza per ogni tipologia di condizione lavorativa.
Exena è la storia di quattro imprenditori, esperti nel settore dell’antinfortunistica, che hanno cambiato il modo di pensare le calzature professionali ed hanno introdotto una visione estetica ad un prodotto di servizio. Il marchio è l’immagine reale di un’azienda specializzata nella lavorazione di calzature tecniche, contraddistinta da un equilibrato mix di alta qualità del prodotto, innovazione e flessibilità. L’originalità del progetto si basa su tre principi fondamentali: inserire la ricerca e il design su un tipo di prodotto nato per essere standard; garantire alta qualità e affidabilità attraverso una continua innovazione ed il controllo di ogni fase della produzione, dalla progettazione alla realizzazione; aggiungere il servizio al cliente, flessibilità ed un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Da diversi anni alla guida del gruppo marchigiano, nel ruolo di amministratore unico, c’è Alfio Cicchinè, che abbiamo incontrato nei mesi scorsi per capire quali sono i progetti e le prospettive nel 2023 e negli anni futuri della linea Safeway. E’ stato lui, durante l’incontro, a svelarci, con dovizia di particolari, quella che rappresenta una strategia assolutamente innovativa in questo settore, ossia la tecnica che non prevede l’uso della colla.
“Siamo consapevoli della nostra leadership sul mercato – esordisce Cicchinè – che ci viene riconosciuta, oltre che da clienti e partner, anche dalla concorrenza. Siamo entrati in questo settore perché riteniamo fondamentale la sicurezza nel mondo del lavoro, ad iniziare proprio delle calzature, che noi realizziamo garantendo il maggiore comfort possibile, visto l’utilizzo per un tempo che può arrivare a 10-12 ore al giorno. In realtà la scelta vincente è stata un’altra: visto che non siamo stati i primi a produrre le scarpe di sicurezza, abbiamo deciso che l’unico modo per distinguerci da tutti gli altri era realizzare una serie di prodotti innovativi. Ne è un esempio la linea ESSENCE che abbiamo lanciato alla fiera di Parigi di novembre, dedicata alla donna e realizzata senza colla: inventiva nostra al 100%, brevettata, siamo i primi in assoluto. Tale tecnica è stata certificata dal Cimac (Organismo notificato n° 0465 per la certificazione di dispositivi di protezione individuale da oltre 30 anni, ndr.) che ha per l’appunto riconosciuto come le nostre scarpe siano completamente senza colla, solventi e sostanze tossiche. Si tratta di una novità assoluto nel mondo Safety, particolarmente interessante in questo periodo in cui l’attenzione all’ambiente è un argomento fondamentale”.
Quali sono le maggiori potenzialità di una gamma simile?
“Il fatto di essere presenti sul mercato italiano ed internazionale con una tecnica innovativa, sviluppata e realizzata con l’utilizzo di macchinari speciali, che nessuno ci può copiare: nello specifico si tratta di una suola applicata che, differentemente da come avviene per le altre calzature da lavoro, viene cucita in maniera invisibile. Proprio questo aspetto garantisce un vantaggio formidabile per chi come nei nostri reparti produttivi, le utilizza per un uso intensivo tipico della scarpa da lavoro. Le lavoratrici, con i nostri prodotti, hanno la sicurezza che i loro piedi non sono a contatto con sostanze pericolose. L’ulteriore particolarità sta nel fatto che una calzatura simile può essere lavata con facilità anche in lavatrice, in quanto costruita con materiali speciali: tra lavaggio e asciugatura è necessario un tempo inferiore all’ora. Al contrario una scarpa incollata non potrà essere messa in lavatrice, con il movimento rapido rischierebbe di staccarsi e comunque rovinarsi o nella migliore delle ipotesi provocare la presenza di aloni visibili all’altezza del bordo”.
I vantaggi che potete vantare dal punto di vista ambientale quali sono?
“La scarpe Exena rappresentano un prodotto assolutamente sostenibile che in un futuro, potrà essere realizzato con un’alta percentuale di poliuretano riciclato. E’ stato un traguardo non facile da raggiungere, che ha richiesto investimenti e tempi lunghi anche nell’ambito dell’attività di ricerca & sviluppo, portata avanti nei nostri laboratori. Alla fine del 2022 abbiamo avviato la linea produttiva, seppur ancora in una fase sperimentale. Siamo certi che raggiungeremo grandi numeri, tuttavia per arrivare a regime è necessario che tutte le componenti siano al posto giusto. Nel mondo della moda esistono per la verità scarpe cucite, ma senza l’effetto “scomparsa” che possono vantare i nostri modelli”.
Quali sono le linee di maggior successo?
“Molto richiesta è la Linea Active Exena che ha avuto negli scorsi anni grandi riconoscimenti. I nostri modelli saranno sempre più performanti, eleganti e comodi. Come Gruppo, tra il 2021 e il 2022, abbiamo investito oltre 3 milioni di euro in macchinari e nuove tecnologie. I finanziamenti Industria 4.0 del Governo ci hanno consentito di fare importanti investimenti in grado di migliorare l’informatizzazione e organizzazione aziendale”.
In questo ambito quali sono state le operazioni che avete attuato?
“Nel corso del biennio 2021-2022 abbiamo portato il 30% della produzione in Italia. Riteniamo sia fondamentale, anche dal punto dell’immagine, tornare alle origini, anche se ci rendiamo conto di andare controcorrente rispetto a tutti gli altri. Una volta raggiunto un livello di qualità come il nostro inutile investire in vari Paesi del mondo, anche perché i calzaturifici italiani sono apprezzati e copiati in tutto il mondo, a partire da quelli della storica tradizione marchigiana. In passato anche noi abbiamo percorso scelte legate all’estero, poi siamo arrivati alla conclusione che se un prodotto è fatto bene ed eccelle per qualità, può inserirsi nella fascia “top” anche a livello di prezzo”,
Quindi che scelta avete fatto?
“Con i numeri che siamo in grado di realizzare è inutile mettersi a fare concorrenza ai colossi del settore, meglio puntare su una sempre più alta qualità made in Italy. A sostenerci in questa scelta sono piccoli artigiani che operano nei laboratori del Maceratese e del Fermano. Di recente l’imprenditore Diego Della Valle ha dichiarato che i risultati del suo successo sono soprattutto legati ai meriti degli artigiani del distretto fermano, una parte di loro lavorano per lui e per noi. A noi rimane la soddisfazione di un prodotto riconosciuto e apprezzato, giusto in questo settore lasciare una traccia di sé ed essere ricordati per quanto fatto”.
Su quali altri modelli punterete nel 2023 e negli anni futuri?
“La Linea Safe Way è una collezione dedicata al mondo delle calzature antinfortunistiche per i settori alimentare, sanitario, lavaggio industriale e alberghiero, anche per questo puntiamo molto anche sulla bellezza e l’eleganza. C’è poi la novità denominata Levity-X, una calzatura innovativa e moderna, che saprà conquistare i mercati. Un’altra nostra sfida riguarda la produzione di stivali, mercato in grande crescita che nell’ambito delle nostre strategie imprenditoriali abbiamo deciso di produrre direttamente: abbiamo acquistato nel 2022 due grandi impianti per la produzione di stivali in poliuretano e stivali in pvc”.
La sede Exena di Civitanova Marche
Alfio Cicchinè