Fly Flot in prima linea nella lotta contro l’inquinamento

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Fly Flot ha presentato un nuovo modello di calzatura realizzata con tomaie e feltri ottenuti da bottiglie riciclate

Tra gli oggetti maggiormente inquinati ci sono le bottiglie in plastica. Numerosi sono i tentativi di sostituirne l’uso con materiali alternativi deperibili, ma si tratta di una guerra difficile da vincere.  Fly Flot, azienda di Calvisano, in provincia di Brescia, da sempre investe nella ricerca di soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale, ha lanciato un nuovo modello di calzature realizzate con tomaie composte da feltri ottenuti da bottiglie riciclate. Attraverso questo nuovo prodotto l’azienda prevede di produrre oltre 200.000 paia nei prossimi 2 anni, generando un fatturato di 5 milioni di euro ai punti vendita. Fly Flot trasforma quintali di bottiglie riciclate in migliaia di calzature famose per i 4 punti del benessere.

La presentazione è avvenuta in occasione della Fiera Expo Riva Schuh di Riva del Garda e ha riscosso grande successo da parte dei visitatori e degli addetti del settore. Ed è la conferma dell’attenzione della clientela a prodotti eco-compatibili. Le caratteristiche di questo nuovo prodotto sono la morbidezza, la leggerezza e la termo-protezione, anche grazie all’inimitabile comfort della suola in poliuretano espanso ad acqua ad iniezione diretta Made in Italy.
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Fly Flot collabora da sempre coi propri fornitori di materie prime alla ricerca di soluzioni per l’ambiente ed è stata la prima in Europa a introdurre nelle calzature, sin dal 1991, il Poliuretano espanso ad acqua. Da allora sono state utilizzate nelle lavorazioni anche vernici e collanti ad acqua, e dal 2013 tutta l’energia consumata dallo stabilimento di Isorella è prodotta dal sole. Fly Flot ha da sempre al centro della sua strategia aziendale l’innovazione del prodotto, ma soprattutto dei materiali e ogni anno investe in ricerca e sviluppo il 6% del fatturato. L’attenzione all’ambiente emerge sia nel riciclare la plastica sia nella creazione di calzature che durano a lungo e che quindi hanno un minore impatto ambientale.

«Durante la Fiera sulle pareti dello stand sono state proiettate delle immagini per far comprendere al pubblico quanto sia importante riciclare il packaging e produrre attraverso le energie rinnovabili, come facciamo noi nello stabilimento di 22.000 mq. di Isorella, dove l’energia necessaria viene prodotta attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici», afferma l’amministratore delegato Alice Migliorati.

La Fiera si è chiusa positivamente con volumi di vendite soddisfacenti e ordini anche da parte di nuovi clienti esteri, persino dall’Indocina, che garantiscono la produzione fino a settembre 2020. Il 2019 si è chiuso per Fly Flot con un fatturato in crescita del 10% oltre i 19 milioni di euro. L’azienda produce il 90% in Italia, pari a 1,8 milioni di paia. Per il 2020 si prevede un ulteriore incremento, in particolare delle esportazioni.

Un balzo in avanti hanno avuto le vendite online, cresciute nel 2019 del 20%, dopo un incremento del 35% nel 2018, e per il 2020 l’azienda prevede di ripetere lo stesso sviluppo in percentuale dello scorso anno. Il 2019 ha portato la conquista di nuovi mercati: in primis Polonia e Messico, mentre tra i paesi già serviti emergono queste performance: Germania (+18%), Usa (+17%), Belgio (+36%). In Gran Bretagna e Finlandia l’incremento è stato di oltre il 100%. www.flyflot.it