Guardolificio Tre.Bi, l’eccellenza italiana nella produzione di guardoli, punta sul colore e sulla sostenibilità
Con oltre 30 anni di esperienza nella produzione di guardoli, Guardolificio Tre.Bi, con sede a Cornuda, si conferma un partner ideale per calzaturifici, suolifici, stamperie, calzolai e pelletterie. La lavorazione dei guardoli conto terzi viene eseguita con moderne tecnologie da maestranze specializzate ed esperte. Tutto il ciclo di produzione avviene in Italia, all’interno dell’azienda, con un controllo preciso e accurato di ogni passaggio. Grazie ad un sistema gestionale computerizzato, Tre.Bi è in grado di seguire tutte le fasi produttive dall’ordine fino alla consegna finale con la massima attenzione e qualità. L’innovazione tecnologica consente, inoltre, di produrre in tempi rapidi sia piccoli quantitativi di guardoli sia grandi commesse, offrendo una risposta efficiente per qualsiasi esigenza. La produzione di Tre Bi si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità-prezzo del prodotto finito e per la puntualità nella fornitura dei guardoli nel rispetto dei tempi stabiliti per la consegna. L’approfondita conoscenza delle caratteristiche dei guardoli, dei diversi materiali, delle tecniche e delle problematiche di produzione permette a Tre.Bi di proporsi, oltre che come fornitore qualificato, anche come consulente per le aziende del settore calzaturiero collaborando nella realizzazione di un prodotto finale di valore superiore.
Sandra Peron, seconda generazione alla guida dell’azienda, sottolinea l’importanza della sostenibilità come chiave per il futuro: “La novità del 2024 è la sostenibilità. Cerchiamo sempre fornitori che utilizzano materie prime naturali, anche se per trasformare l’intera filiera ci vuole tempo. L’obiettivo è quello di coniugare l’eccellenza produttiva che ci contraddistingue con un approccio responsabile verso l’ambiente e le risorse. Noi ci impegniamo a fare la nostra parte”.
Per quanto riguarda le tendenze moda, Sandra Peron evidenzia il ritorno al colore: “Il colore è gioia. Noi abbiamo puntato su questo offrendo una vasta gamma di tonalità, tra cui il nuovo azzurro carta da zucchero, il rosa e le sue declinazioni, il grigio e i classici colori neutri. Oggi anche che le firme ci richiedono colore. Niente strass o luccichii. Si punta più sulla materia pura colorata che conferma un ritorno al formalismo”.
Sandra Peron e Carlo Sammartini