Anche nel 2025 la Revomec di Trissino (Vicenza) punterà sulla nuova tecnologia, già presentata nell’ultima edizione del Simac Tanning Tech di Milano, progettata per stabilizzare i processi della conceria
Rimane il sistema CCLS l’asso nella manica della Revomec di Trissino (Vicenza), comune appartenente al distretto della pelle di Arzignano, specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione delle pelli, in particolare bottali di follonaggio. A confermarlo Fabio Gecchele e Manuel Zordan, fondatori della Revomec nel 2011 e attuali titolari dell’azienda, che in un’intervista rilasciataci ad inizio maggio precisano che “la novità, ma che in realtà rappresenta un percorso intrapreso già da 2-3 anni con l’introduzione di macchinari e soluzioni innovative in grado di affermarsi sia nel mercato italiano che internazionale, è il lancio del Clima Control Leather System (CCLS): si tratta di un sistema avanzato che controlla in modo costante temperatura e umidità all’interno del bottale, garantendo uniformità e qualità della pelle in ogni condizione ambientale. Installabile su tutta la gamma, il CCLS sfrutta materiali isolanti eco-sostenibili e un sistema di gestione intelligente (RE-Green), riducendo i consumi di acqua ed energia fino al 60%. Si tratta di una tecnologia che unisce efficienza, sostenibilità e prestazioni”.
Sono proprio queste ultime le principali tematiche che Revomec segue con particolare attenzione in questo periodo indecifrabile del mercato mondiale. “Sostenibilità ed efficienza – confermano i due titolari – restano centrali nelle nostre strategie. In particolare stiamo riducendo l’impatto ambientale attraverso soluzioni come il CCLS e materiali eco-compatibili. L’ottimizzazione dei consumi energetici e il controllo dei costi produttivi sono supportati da un monitoraggio continuo dei parametri, per garantire performance elevate anche in un contesto economico incerto, che continuiamo a monitorare”.
Ecco invece una disamina sul mercato globale legato soprattutto al comparto conciario. “Il mercato estero si mantiene attivo, anche se influenzato da dinamiche geopolitiche complesse. Registriamo un crescente interesse da parte del mercato orientale, dove qualità, automazione e sostenibilità stanno diventando requisiti sempre più richiesti. Anche altre aree, come l’America Latina, mostrano segnali interessanti in termini di sviluppo industriale e apertura a tecnologie avanzate come le nostre. Per quanto i riguarda i dazi Usa sono un aspetto che seguiamo con attenzione, poiché potrebbero avere ripercussioni sulle dinamiche di mercato a lungo termine. Tuttavia, al momento, non stanno influenzando in modo sostanziale il nostro operato. Siamo pronti a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione per adattare le nostre strategie commerciali, mantenendo la competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali. I possibili sviluppi futuri del mercato italiano ed europeo? Potrebbe esserci un miglioramento nella seconda metà dell’anno, ma al momento c’è ancora molta incertezza, anche da parte dei consulenti che seguono le aziende coinvolte nei processi legati all’Industria 5.0. Preferiamo quindi mantenere una visione realistica, monitorando con attenzione l’evoluzione generale”.
Infine, uno sguardo alle rassegne internazionali del settore nella seconda metà del 2025 cui Revomec intende prendere parte: “La partecipazione alle fiere – concludono Gecchele e Zordan – resta per noi un momento strategico di confronto e visibilità. Possiamo già confermare la nostra presenza al Simac Tanning Tech di Milano a settembre, evento di riferimento per il settore, dove presenteremo le nostre più recenti innovazioni tecnologiche. Per quanto riguarda altri appuntamenti internazionali, valuteremo nei prossimi mesi in base alle opportunità e alle esigenze di mercato”.
