Bauce, macchine elettriche, scelta strategica

La Bauce di Trissino (Vicenza), leader nel settore conciario, in particolare nella pressatura e asciugatura delle pelli, sta adeguando tutti i modelli della gamma alle nuove versioni elettriche, in sostituzione di quelle idrauliche

Per la Bauce di Trissino (Vicenza), fondata nel 1970 da Attilio Bauce e la cui attività viene ora portata avanti dai tre figli – Luca, Sabrina e Michela – quella di puntare verso soluzioni elettriche è una strategia imprenditoriale che sta già dando ottime risposte, sia in termini economici che di riscontri dal mercato internazionale. Con la seconda generazione della famiglia Bauce l’azienda ha deciso di specializzarsi esclusivamente sulla produzione di queste macchine garantendo così innovazione tecnologica in costante evoluzione e qualità del prodotto finito, due peculiarità migliorate ulteriormente con le versioni elettriche.
“Indubbiamente i risultati sono più che confortanti – conferma Luca Bauce, che abbiamo intervistato in sede a fine aprile – non solo per quanto riguarda i consumi ma anche per le performance di qualità. È il caso soprattutto delle presse wet-blue wet-blue, la cui versione elettrica registrando un grande interesse in tutto il mondo: come strategia aziendale stiamo cercando di convertire tutti i modelli della gamma, perché sono evidenti i notevoli vantaggi anche in termini di manutenzione e costi di gestione, che nelle versioni idrauliche erano diventati sempre più alti. La conferma che siamo sulla strada giusta continua ad arrivarci dai nostri clienti, passati alle versioni elettriche Bauce, che si ritengono molto soddisfatti anche nell’ambito del risparmio energetico e quindi dei costi complessivi”.
La versione elettrica rappresenta un sistema affidabile anche dal punto di vista produttivo?
“Assolutamente sì, soprattutto per quanto riguarda la gamma delle messe a vento in continuo. Con questa sperimentazione siamo partiti da più di dieci anni, siamo stati tra i primi in assoluto: possiamo dire di averci creduto sin dall’inizio, le nostre macchine elettriche sono super collaudate e vanno molto bene, al punto da aver soppiantato quasi completamente la tecnologia idraulica. Questo passaggio ha riguardato anche tutte le nostre presse, che proponiamo nelle versioni 3, 5 e 7 rulli”. Ci può dire le differenze principali tra versione elettrica ed idraulica?
“Una macchina elettrica dispone di meno componenti rispetto a quella idraulica. Qualora ci fosse un problema su una macchina elettrica con il sistema da remoto, attraverso la teleassistenza si riesce ad individuarlo subito, mentre nell’altro caso bisogna andare ad individuare, all’interno del circuito idraulico, dove si trova la problematica, quasi sempre è necessario fare più tentativi, con il rischio di perdere anche due-tre giorni. E oggi per un’azienda che lavora le pelli il problema principale non è tanto sostituire un motore o una valvola, ma soprattutto i danni causati in termini di mancata produzione a causa del fermo macchina. Per questo motivo siamo arrivati alla strategia di convertire tutti i modelli dall’idraulico all’elettrico”.
Come intervenite da remoto nelle macchine elettriche di vostra produzione?
“Quando in un modello e-Power emerge un problema, in realtà tutto questo è avvenuto poche volte, ci chiamano direttamente in azienda, da qualsiasi Paese del mondo. A quel punto vengono subito presi a carico dal reparto di teleassistenza, dove i nostri tecnici, aprendo semplicemente il computer riescono a collegarsi alla loro macchina e vedono dove è necessario intervenire, magari dando semplicemente il consiglio di sostituire uno o l’altro pezzo, che i clienti potranno fare in autonomia, riducendo lo stop a un tempo davvero ridotto. I grossi player sono tutti passati alle macchine elettriche per questo motivo, a conferma che siamo sulla strada giusta, è una strategia che porteremo avanti anche in futuro”.
Quali sono attualmente i principali modelli del marchio Bauce che proponente interamente nella versione elettrica?
“Per quanto riguarda le presse Wet Blue tutte quelle della linea E-Power, che sono tre: la Bluepress H3, la Bluestar H5 R e la Bluextreme. Per quanto riguarda la linea delle pelli in crust sono completamente elettriche le messe a vento in continuo MVC4 S Versus e la messa a vento tradizionale RMVT”.
Come giudica l’attuale situazione del mercato globale?
“La nostra quota export varia tra l’85 e il 90% quindi è inevitabile che il nostro fatturato sia condizionato dalle macchine vendute all’estero. In questo momento fare previsioni risulta difficile, quasi impossibile, noi comunque stiamo lavorando, non possiamo lamentarci considerato il momento. L’annuncio dei possibili dazi da parte del presidente degli Usa ha provocato un rallentamento generale, che ha riguardato tutta l’economia mondiale. Le fiere a cui esporremo nel 2025? Nei mesi scorsi questo è già avvenuto a Chennai in India, in Brasile e a Hong Kong, mentre a settembre saremo presenti al Simac Tanning Tech a Milano, che è ormai diventata la fiera più importante del settore a livello internazionale”.
Voi siete un’industria radicata nel distretto conciario vicentino e spesso vi rendete disponibili anche per le visite degli studenti…
“Proprio una l’abbiamo ospitata in questi giorni (nelle pagine seguenti un reportage della visita degli iscritti al primo anno dell’ITS Green Leather Manager di Arzignano, ndr.), generalmente questo avviene tutti gli anni nel periodo primaverile, nei due stabilimenti di Trissino, in via Arzignano in quella principale di via del Lavoro. In quest’ultima è avvenuta dapprima una visita dei macchinari principali della gamma, dove abbiamo spiegato come vengono costruiti e come vengono lavorati i pellami, mentre successivamente i ragazzi sono stati accompagnati nel laboratorio della sala prove dove hanno proceduto, assieme ai nostri tecnici, ad alcune simulazioni con le pelli. Quest’anno gli studenti hanno potuto ammirare una nuova apparecchiatura, costituita da un sistema capace di visualizzare i difetti delle pelli, tramite telecamere gestite dall’intelligenza artificiale”.

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