Differenziazione dei mercati, sviluppo di una nuova sede e il progetto di un consorzio dove le eccellenze del settore possano trovare nuove sinergie: questi i nuovi obiettivi dell’azienda veneta.
Dopo soli quattro mesi di vita, Mec Man Engineering è in rapidissima espansione, attestando un successo già preannunciato. Nata con l’intento di diventare l’interlocutore di riferimento per lo sviluppo tecnologico delle aziende del comparto conciario, ha oltrepassato anche le aspettative del suo stesso ideatore, Marco Agostini, co-titolare di Mec Man. Un successo senza dubbio dovuto alla qualità dell’intero team Mec Man, all’esperienza e reputazione acquisite nel corso degli anni, e ai continui investimenti in tecnologia di fascia alta, grazie alla fusione dei migliori talenti con la migliore tecnologia ingegneristica disponibile.
Avete inaugurato Mec Man Engineering poco tempo fa e state già correndo veloci verso nuovi traguardi…
“La scelta di aver creato la suddivisione Engineering sta pagando oltre ogni modo. In questi pochi mesi, ho avuto modo di toccare con mano che essere in grado di progettare le schede elettroniche, realizzare in-house i sensori necessari e assicurare un servizio impeccabile, ci ha aperto strade impensate. Ci stanno contattando aziende appartenenti ad altri settori oltre a quello conciario: ultima in linea temporale, una realtà che costruisce macchine che eroga vaccini ai pulcini. Tutto è partito dal software che abbiamo sviluppato per il S.E.S., cioè per quel sistema che implementa il risparmio energetico nel reparto spruzzo della conceria. La stessa scheda, applicata alle macchine per i vaccini, consente di fare altre innumerevoli cose. Abbiamo scoperto che non esiste nulla di simile sul mercato, e che le possibilità di applicazione sono illimitate”.
A questo punto potete lavorare in qualsiasi settore…
“Era quello che speravo, poter differenziare il nostro business, anche se, notizia di poco fa, una delle concerie del Gruppo Prada ci ha dato la possibilità di presentare un nostro progetto per rinnovare alcune parti della sua produzione. In Mec Man Engineering trovano competenza, serietà e affidabilità che altrove non hanno, perché al di sopra dei comuni standard”.
Tutto questo è una grande attestazione di fiducia…
“Sì, per questo motivo il progetto va portato avanti e sviluppato. Dato che la sede in cui ci troviamo ora è sottodimensionata alle attuali esigenze, stiamo cercando, ad Arzignano, una nuova struttura, di dimensione più adeguate. Questo Hub diventerà il fulcro della Mec Man, della Mec Man Toscana e di Mec Man Engineering”.
Ma non vi siete fermati qui, corretto?
“Sin dall’inizio della nostra attività, siamo stati costantemente impegnati a costruire delle proficue collaborazioni tra costruttori di macchine. Oggi vogliamo che il dipartimento Engineering diventi il collettore che convogli al suo interno tante altre realtà. Il progetto è già in fase d’opera perché al mio fianco ci sono costruttori che hanno la mia stessa visione. Il nostro settore è in sofferenza, è innegabile, e ci sono problemi oggettivi di reperimento di personale tecnico e commerciale. È il momento di unire le forze e fare rete per uscire dalla crisi. Penso a una sorta di consorzio, con poche regole ma chiare ed efficaci. Solo così creeremo valore”.