
Mec Man ha presentato al Simac Tanning Tech di Milano il MEC GIANT 8.0, mentre il modello 9.0 rimane il più grande al mondo con la misura dei piani di 9 x 3,4 metri. Pronte nuove sfide.
All’edizione 2020 del Simac Tanning Tech di Milano, nello stand della MEC MAN di Lugo di Vicenza, era in bella mostra, in un’area privilegiata del padiglione fieristico, il MEC GIANT 8.0, risultato il più grande impianto presente nel salone internazionale di macchine e tecnologie per l’industria conciaria. Si tratta di un macchinario che costituisce una delle “ammiraglie”, come le ama definire il titolare, Marco Agostini, che l’azienda veneta offre al mercato italiano e internazionale del settore pelle e concia, con numeri in costante crescita. La MEC MAN, nata nel 2003, ha oggi clienti in tutto il mondo e importanti collaborazioni, in particolare con il settore della ricerca e sviluppo di partner qualificati, sia in Italia che all’estero. Oltre alla progettazione e produzione di macchinari realizzati per soddisfare le specifiche esigenze dei propri clienti, garantisce servizi di manutenzione, revisione, ricambistica e assistenza ad essiccatoi sottovuoto per l’essiccazione della pelle, di qualsiasi marca e modello. La competenza e l’esperienza maturate permettono di risolvere con tempestività i problemi dei clienti, assicurando sempre la messa in funzione delle macchine e la continuità della produzione.
La straordinaria crescita di questi anni ha spinto i due titolari della MEC MAN, Marco Agostini e Giovanni Baron, uniti da una grande passione per il loro lavoro e la voglia di proporre tecnologie innovative per il settore, ad alzare l’asticella, diventando progettisti e poi produttori di quello che rappresenta un “colosso”, il MEC GIANT 9.0.
“Si tratta dell’impianto essiccatoio sottovuoto per pelli più grande al mondo – tiene a precisare Marco Agostini – in virtù delle dimensioni dei piani pari a 9.0 x 3.4 metri. È un macchinario già attivo, con ottime prestazioni e notevoli vantaggi economici, da quasi un anno e mezzo: il primo modello è stato messo in funzione, nel dicembre 2018, alla ditta Unipel di Montorso (comune del distretto della pelle di Arzignano), la cui vicinanza ci ha consentito di seguire con attenzione le varie fasi che hanno portato al collaudo e alla messa in produzione. Anche nei primi mesi di attività abbiamo seguito da vicino la situazione: l’impianto si è dimostrato da subito efficiente al punto che la produzione è partita a grandi ritmi, garantendo al contempo un’alta qualità del prodotto finale della pelle, utilizzata anche per il settore automotive e moda”.
A spiegare nel dettaglio le potenzialità del MEC GIANT 9.0 è lo stesso titolare dell’azienda veneta. “L’utilizzo di piani di queste dimensioni permette di aumentare di molto la produttività, mantenendo i costi di gestione di un impianto da 7.0 metri. In definitiva con il modello 9.0 ci si avvicina ai risultati del lavoro svolto con due essiccatoi standard da 7.0 metri, con innegabili vantaggi sotto il profilo economico. Le misure del modello 9.0 consentono di lavorare contemporaneamente tre bovine intere, garantendo un’alta produttività, obiettivo che viene perseguito dai grandi gruppi conciari che si trovano a lavorare quotidianamente volumi notevoli di pellame. Anche all’estero hanno recepito le potenzialità della gamma MEC GIANT, che ci ha portato a vendere cinque modelli negli ultimi tre anni, uno dei quali in Turchia, oltre che ad Arzignano e nel distretto di Santa Croce sull’Arno. Ognuno di questi clienti, a cui dedichiamo grande attenzione, è diventato un nostro partner, per il quale abbiamo trovato le soluzioni migliori richieste. La qualità, il sapiente utilizzo delle materie prime, il controllo del processo produttivo e distributivo rimangono gli elementi chiave che hanno determinato l’espansione del nostro marchio”.
Se il modello 9.0 metri rappresenta la “super ammiraglia” grande successo registrano anche i macchinari MEC GIANT 8.0, i cui piani sono stati realizzati appositamente per lavorare mezzine bovine, intere di piccole dimensioni o ovocaprine, pensato per il settore calzaturiero e abbigliamento. Strutturalmente, il piano prevede la stessa progettazione del MEC GIANT 8.6, mantenendo le eccezionali caratteristiche di rigidità, flessibilità e armonia nel movimento. I piani da 8.0 metri portano il futuro nell’essiccazione sottovuoto delle pelli di piccole e medie dimensioni, al punto che MAC MAN è l’unica al mondo a produrre piani in grado di lavorare 7 mezzine, con un incremento di produzione del 40%. Grazie alle innovazioni tecnologiche vengono ridotti i consumi elettrici (-5%), ma soprattutto abbattuti quelli termici (-20%). Inoltre, l’incremento del 50% dello spessore del piano apre un nuovo mondo nel legame tra temperature e qualità della pelle.
La gamma aziendale comprende altri tre modelli, a partire dal MEC GIANT 7.0, essiccatoio sottovuoto che si discosta fortemente da altri prodotti simili presenti sul mercato: la qualità delle soluzioni costruttive e l’affidabilità della sua tecnologia di generazione del vuoto lo pone tra i prodotti top di gamma. C’è poi il MEC PACK, definito un “piccolo gioiello”, un essiccatoio sottovuoto in formato ridotto, la cui manutenzione necessaria al funzionamento è fortemente ridotta, grazie all’esperienza del team in questo specifico settore. Infine, il palissone MEC TITAN, che viene comunemente utilizzato subito dopo l’essiccazione, per riammorbidire le fibre delle pelli, che risultano in genere compresse ed irrigidite da questa fase della lavorazione. Nonostante le insidie future di una situazione di mercato tutta da decifrare a causa della pandemia sanitaria che coinvolge tutto il mondo, l’azienda vicentina non ha proprio intenzione di fermarsi. “Continueremo ad investire in sviluppo e ricerca, dovremo essere pronti per le nuove sfide del mercato”, conclude Marco Agostini.
www.mecman.net