MultiLAB, l’innovativa piattaforma per le soluzioni green

MultiLAB, costola di Centrocot, è un laboratorio sperimentale multisettoriale che si pone a supporto delle imprese che vogliono affrontare nuove sfide di innovazione legate a sostenibilità ed economia circolare
Azienda leader di servizi, prove e certificazione per l’industria tessile, Centrocot S.p.A. nasce il 7 ottobre 1987 a Busto Arsizio, Varese, come strumento di sviluppo del settore. Oggi la sua importanza si può evincere dai suoi numeri: 2.132 test di laboratorio a listino, 774 prove accreditate ACCREDIA – l’ente nazionale designato dal governo italiano per certificare la competenza e l’indipendenza degli enti di certificazione -, con l’emissione di più di 1.600 certificati OEKO-TEX® e più di 1.500 certificati sui dispositivi di protezione. Da sempre viene posta una grande attenzione alla Ricerca e Innovazione, ed è stata recentemente ampliata l’aera ad essa destinata, nella zona fieristica di Malpensafiere. Qui è stato installato il MultiLAB con i suoi strumenti in un’area di oltre 1000 mq. Il laboratorio sperimentale multisettoriale si pone a supporto delle imprese che vogliono affrontare nuove sfide di innovazione legate alla sostenibilità e all’economia circolare. I focus dell’attività sono: materiali innovativi per lo sviluppo di nuovi materiali eco-sostenibili e bio-degradabili, nuovi processi produttivi per lo sviluppo di nuovi metodi di processo per la sostenibilità, nuovi processi produttivi per la ricerca, sviluppo e sperimentazione di nuovi prodotti e applicazioni per il riciclo.
Ci illustra le attività dell’area ricerca e innovazione Claudio Brugnoni, Responsabile MultiLAB in Centrocot.
Quali sono le principali attività svolte dai ricercatori presso il MultiLAB?
“Le attività del Multi-Lab si concentrano intorno al recupero, riutilizzo e riciclo di materiali di scarto pre- e post-consumo attraverso differenti tecnologie:
Riciclo meccanico: adatto a differenti composizioni fibrose (pure e miste) e tipologia di prodotto (pezza, prodotto finito). Le macchine di lavorazione a disposizione sono una sfilacciatrice e una carda apri-fibra per la lavorazione di tessili per le fasi successive, e una sminuzzatrice per materiali di imbottitura tipo schiume espanse.
Riciclo termo-meccanico: adatto a fibre sintetiche termoplastiche (preparate mediante processo meccanico preliminare) o materiali termoplastici più in generale. Le strumentazioni a disposizione sono: estrusori bivite, monovite e melt spinning (lab scale) per la lavorazione dei materiali, mulino macinatore e deumidificatore per la preparazione dei materiali.
Sistema di sorting avanzato: due strumenti per il riconoscimento della composizione tessile tramite spettroscopia NIR accoppiata alla chemiometria, con annesso sviluppo di modelli per la determinazione delle componenti chimiche di superficie (trattamenti di finissaggio, contaminazioni).
Misura della biodegradabilità: attraverso un respirometro a 12 canali è possibile eseguire una valutazione della capacità di biodegradazione di un materiale in un determinato comparto ambientale (condizioni di compostaggio, in acqua di mare o acqua dolce).
L’utilizzo di stampanti 3D per sviluppare prove di concetto di produzione di prototipi tramite tecnologia a fusione di filamento”.
L’innovazione oggi è spesso connessa con la digitalizzazione, quali contributi sta dando MultiLAB alle aziende del settore che vogliono crescere in questa direzione?
“Per aiutare le aziende nello sviluppare attività di recupero dei propri scarti, nell’ambito del progetto Life è stata inizialmente sviluppata la piattaforma digitale M3P, acronimo di Material Match Making Platform (www.m3plife.com). La piattaforma M3P è uno strumento per le aziende che vogliono valorizzare i loro scarti di produzione e rifiuti: si propone di creare dei match tra gli scarti di produzione, gli invenduti o i rifiuti che le aziende possono inserire e le tecnologie per il riciclo disponibili sul mercato, tenendo in considerazione anche le vigenti normative e le possibili certificazioni applicabili in ambito di economia circolare. Consiste quindi in un database di materiali, tecnologie, competenze e servizi che permette di dare risposta ad ogni esigenza creativa e dare una seconda vita agli scarti e rifiuti industriali. Tale piattaforma si pone come obiettivo l’essere un collettore tra la domanda e l’offerta in ambito di economia circolare e simbiosi industriale, erogare servizi a favore delle PMI in tale ambito e diffondere tecnologie innovative offerte da imprese, risultati di progetti, start-up”.
Questa piattaforma può essere utilizzata solo dalle aziende del settore del tessile e della pelle?
“La piattaforma è multisettoriale, e copre vari settori quali ad esempio quello tessile, pelle e cuoio, delle materie plastiche e imballaggi di varia natura. Concretamente, la piattaforma M3P si rivolge ad ogni azienda e consente di fare ricerche per parole chiave per verificare materiali analoghi ai propri, creare un portafoglio dei propri scarti e/o materiali da offrire o ricercare, ottenere, per ogni scarto o materiale inserito, un elenco delle tecnologie di riciclo adatte, un elenco dei servizi necessari per realizzare un processo di riciclo completo, e un elenco delle certificazioni necessarie per lo scarto o per il materiale riciclato”.
Ci sono già imprese attive sulla piattaforma?
“Il database sta iniziando a popolarsi. Un esempio di caso di successo è inserito all’interno del progetto Digiprime, tale progetto si propone come obiettivo il promuovere l’economia circolare tra il settore automotive e quello tessile attraverso l’integrazione della piattaforma M3P e una piattaforma sviluppata ad hoc per il progetto. Considerando che nel 2022 sono state prodotte nel mondo 79,4 milioni di auto, e che in ciascuna auto si stima che ci siano circa 35 kg di tessuti, il quantitativo di materiale tessile da riciclare nel momento in cui viene rottamata un’auto è notevole. In particolar modo, come caso pilota ci siamo focalizzati sulle cinture di sicurezza, che dei 35 kg di tessile rappresentano circa 1,5 kg per auto, e costituiscono circa 1650 tonnellate di cinture di sicurezza da smaltire ogni anno. Andando ad inserire le caratteristiche del materiale in oggetto, la piattaforma è in grado di restituire un set di tecnologie per la lavorazione del materiale di scarto. Tra le tecnologie che la piattaforma propone c’è la lavorazione mediante riciclo termo-meccanico; successivamente, una volta ottenuto il granulo plastico, è possibile lavorarlo mediante estrusione di filamento (melt-spinning) per formare un filo di poliestere, pronto per tornare nel settore tessile. Un altro esempio di caso di successo in cui la piattaforma M3P ha dato riscontro positivo per il riciclo dei materiali, e inserito all’interno del progetto React, riguarda il riciclo dei tessuti acrilici utilizzati per l’arredamento da esterno, e in particolar modo i tendaggi parasole. Ogni anno, infatti, vengono prodotte circa 11 mila tonnellate di tessuti acrilici, che solo in Europa vanno a formare circa 2,5 milioni di tende da sole che vengono installate. Tutto ciò corrisponde ad un quantitativo di circa 7700 ton/anno di tessuti che vengono conferiti in discarica. Tuttavia, è stato dimostrato che tali tessili sono riciclabili: attraverso lo sviluppo di un metodo per rimuovere le sostanze indesiderabili, quali trattamenti superficiali idrorepellenti, resine melaminiche e acriliche e agenti antimuffa, è stato proposto un processo ecologico per migliorarne il riciclaggio, aumentare la sostenibilità e ridurre i rischi per l’ambiente e la salute. È stata così sviluppata una nuova collezione di tessuti acrilici riciclati, pronti a prendere nuova vita come tendaggi parasole, avendo dimostrato la possibilità di ridurre sensibilmente il rischio di trattenere sostanze pericolose nei materiali riciclati. In questo modo, la piattaforma M3P favorisce la possibilità di ampliare nuove opportunità di mercato per il settore tessile e dei riciclati, restando al passo con le normative europee che negli anni verranno proposte per far fronte allo smaltimento dei rifiuti tessili”.
Per concludere, qual è il vostro punto di forza, la qualità che vi contraddistingue?
“Il MultiLAB è una costola di Centrocot e la nostra costante ricerca di innovazione e sviluppo è alla base del nostro lavoro. Da sempre, Centrocot non si è accontentato di adattarsi al cambiamento, ma ha proattivamente anticipato le tendenze e creato nuove opportunità. Questo impegno ci ha permesso di distinguerci nel mercato, offrendo soluzioni di alta qualità e valore, riconosciute sia a livello nazionale che internazionale. Centrocot stesso incarna l’importanza dell’investimento come chiave per il successo e la competitività”.

www.centrocot.it

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