La Nexus di Montorso (Vicenza), nel distretto della pelle di Arzignano, ha presentato al Simac Tanning Tech di Milano il sistema automatico per impilare pelli nel settore conciario con la versione aggiornata
Si chiama Big Brother la sfida al mercato italiano e mondiale lanciata dalla Nexus Automation di Montorso (Vicenza), comune appartenente al distretto della pelle di Arzignano, specializzata nella progettazione e realizzazione di equipaggiamenti elettrici ed elettronici per l’automazione di impianti e macchine destinate in particolare al comparto conciario, ma esteso ad altri settori imprenditoriali.
Durante l’edizione 2024 del Simac Tanning Tech, l’azienda veneta ha presentato, all’interno del proprio stand, il modello BB01, aggiornato con le ultime varianti. “Il macchinario esposto qui in Fiera – ci ha confermato Mirco Roncolato, co-titolare e socio della Nexus assieme a Luca Fracasso – è un prototipo brevettato, come lo saranno quelli in vendita. Dopo aver superato tutti i collaudi, come sempre molto scrupolosi, è già stato messo in funzione ed è attualmente operativo in un’industria nel nostro distretto della pelle, dove possiamo monitorarlo anche grazie alla collaborazione con lo staff della conceria alla quale è stato destinato.
Dal primo semestre 2025 è nostra intenzione avviare la produzione, si tratta ovviamente di una svolta importante in un progetto che ha richiesto oltre tre anni di lavoro e in cui noi crediamo fortemente. Quanto ammirato dagli operatori di tutto il mondo all’interno del nostro stand è una macchina che ci è stato consentito avviare in modalità “demo” per la fiera. La sigla BB01 riporta le due iniziali del nome, mentre il numero rappresenta la prima versione, cui ne seguiranno altre di dimensioni diverse, che arricchiranno la gamma.
Ora l’obiettivo è stipulare una partnership con una ditta meccanica, di notevole esperienza e di fiducia, che abbiamo già individuato e che a breve annunceremo in via ufficiale”. Notevole il successo registrato dal Big Brother BB01 nell’evento fieristico di settembre. “Siamo molto soddisfatti – il bilancio finale di Roncolato – in quanto questo innovativo impilatore di pelli ha riscosso interesse, sia tra gli operatori italiani che stranieri. Con alcuni imprenditori del vicentino invitati per vederlo in funzione, riteniamo di poter chiudere l’accordo. La particolarità principale di questo macchinario, di nuova concezione anche sotto il profilo tecnologico, è il bassissimo consumo elettrico, ma ci sono anche altre caratteristiche a fare la differenza.
Si tratta di una struttura molto compatta, dotata di “intelligenza”, che attraverso l’utilizzo di un laser vede e registra come è fatta la pelle e dove è posizionata la cavalletta, in altre parole si autoregola da solo. Altro vantaggio significativo è che non richieda l’utilizzo di una gru per il trasporto, ma sia sufficiente un muletto avendo un peso di circa 15-16 quintali. Qualsiasi tipo di movimento è tele-assistito, controllabile da remoto: dopo aver usufruito delle agevolazioni di Industria 4.0, rientra già nei canoni richiesti dalla 5.0, considerato il risparmio energetico.
Abbiamo infine studiato un’ottima strategia in caso di spedizione: tolti i bracci e impacchettato il tappeto, lo spazio necessario è talmente ridotto che in un container possiamo caricarne tre”. La gamma Big Brother, all’interno della quale sono state inserite tutte le automatizzazioni Nexus, rappresenterà un punto di forza per anni. È marchiato CE – conclude il titolare dell’azienda veneta – essendo dotato di tutti i sistemi di sicurezza.
Pensato e studiato soprattutto per il settore della carrozzeria, con il sistema fiore su fiore, l’automatizzazione consente di togliere l’addetto che aveva il compito di verificare la singola pelle nella fase di fuoriuscita. A livello di produzione il prototipo è stato testato per una velocità di 10 metri al minuto, con possibilità di arrivare a 18 metri. È inoltre dotato di fotocellule elettriche che controllano l’accesso della persona: considerando che i movimenti di spostamento della macchina non sono pericolosi, l’operatore può verificare la pelle, ma quando inizia la discesa dapprima suona l’allarme, e qualora la persona non sia ancora uscita dall’area di riferimento si ferma da sola, quindi assolutamente sicuro”.

Pietro, Mirco e Riccardo Roncolato