Spraytech punta a crescere nel 2025

Nel 2025 sarà il Progetto Essenza l’asso nella manica della Spraytech di Gambellara (Vicenza), comune appartenente al distretto conciario di Arzignano, industria specializzata nella progettazione e costruzione di impianti e sistemi di distribuzione della vernice, regolatori di flusso, cabine ed impianti di verniciatura completamente automatici. Tale tecnologia, destinata ad incidere nel mercato italiano ed estero, è stata presentata ufficialmente all’ultima edizione del Simac Tanning Tech, riscontrando immediatamente grande interesse tra gli operatori del settore e i buyers internazionali.
“Crediamo fortemente in questa strategia – ci ha confermato Stefano Mastrotto, che abbiamo intervistato in sede – siamo sicuri prenderà piede nell’ambito conciario e anche in altri settori. Abbiamo presentato un nuovo concetto di linea di rifinizione, rappresentato dalla personalizzazione e la creazione di una struttura complessiva in grado di rispecchiare le richieste di vecchi e nuovi clienti che potranno scegliere in base alle proprie esigenze produttive. Chi conosce la nostra realtà, molto radicata nei distretti italiani e in molti Paesi del mondo, apprezza le cabine, i tunnel, le pistole, i meccanismi e gli altri componenti tecnologici molto evoluti: ora ad ognuno di loro diamo la possibilità di unire i vari componenti come fossero le tessere di un puzzle, con l’obiettivo finale di acquistare e utilizzare una macchina in grado di garantire più funzioni”.
Nel dettaglio in cosa consiste questo nuovo concetto di linea di rifinizione?
“Non è più il semplice susseguirsi di moduli cabina-tunnel, ma un livello successivo, rappresentato dalla personalizzazione e la creazione di una struttura complessiva in grado di rispecchiare le esigenze del cliente: partendo da questa idea è nato il Progetto Essenza, inteso come concetto fondante e astratto, che il cliente stesso concretizzerà in base alle proprie esigenze produttive. Si tratta di un passo in avanti determinante, in quanto tale opzione consentirà di fare lavorazioni diverse, diventando per l’appunto l’Essenza, come dice la parola”.
In che modo siete arrivati a concepire il Progetto Essenza?
“Utilizzando tutte le potenzialità della tecnologia Spraytech. La doppia giostra, che a Milano abbiamo realizzato e proposto in scala, non è solamente una cabina di verniciatura classica, ma, con l’aggiunta di secondo sistema di movimentazione (rotativo, ellittico o alternato) c’è la possibilità di riprodurre le stesse lavorazioni che vengono fatte con altri macchinari. Tra gli scopi principali, studiati a lungo e poi progettati, c’è la riduzione degli spazi, dei tempi e potenzialmente anche degli investimenti a carico di un imprenditore o di un tecnico”.
In altre parole, diventa letteralmente una formula “2×1” …
“Esattamente, proprio così. Il sistema adottato permette infatti di svolgere nella linea di spruzzatura anche le lavorazioni di altri macchinari e in futuro, se ci sarà la necessità, di allungarla, aggiungendo uno o più moduli, ma nell’eventualità anche ridurla. L’altro grande vantaggio è la possibilità, oltre a procedere con la produzione standard, di progettare nuove lavorazioni utilizzando la stessa macchina, così da essere personalizzata in base alle esigenze”.
Come avete chiuso il 2024 a livello economico?
“Con un calo rispetto al fatturato dell’anno precedente per i noti motivi noti legati al mercato e al calo dei consumi a livello globale: una diminuzione rilevante anche rispetto agli anni del Covid, quando comunque noi abbiamo registrato un trend di relativa crescita. Questo ci ha spinto a guardarci attorno, non è una novità visto che l’abbiamo già annunciato, che tra gli obiettivi ci sia quello di puntare anche ad altri settori, oltre al conciario. Anche il tessile, che ci vede presenti, è in difficoltà, nel contempo siamo entrati nel comparto alimentare con i sistemi di lavaggio, e lanciato nostri prodotti nell’agricoltura”.
Vi preoccupa la crisi persistente del settore conciario?
“Un po’ sì, inutile nasconderlo. Nonostante si tratti del periodo peggiore degli ultimi decenni, con il mio staff continuiamo a crederci, mi piace quello che faccio e amo il mio lavoro, assieme ai collaboratori. Proseguiremo il percorso da qui ai prossimi 24-36 mesi con un team molto affidabile, che ho formato e plasmato, con il quale prendo tutte le decisioni importanti, tra cui puntare nella formazione, sulla quale continueremo ad investire. Abbiamo la possibilità di affrontare e mettere in atto nuove strategie, anche se vista la situazione economica complessiva ci muoveremo sul mercato con oculatezza”.
Gli analisti sono fiduciosi in un rilancio economico a breve…
“L’andamento dello scorso anno è stato anomalo: dopo varie opportunità scaturite durante il primo semestre, non siamo stati agevolati dal calo generalizzato del secondo, che ha bloccato più di qualche trattativa. Se la concia è in crisi da qualche anno, altri settori hanno avuto un calo più marcato nella seconda metà 2024, così molti accordi sono in “stand by” con la speranza di riparlarne quest’anno e in quelli a venire. Nonostante il business sia calato, l’ufficio tecnico e il settore ricerca e sviluppo Spraytech continuano a lavorare per il lancio di nuovi progetti che presenteremo già nel corso di quest’anno. Nel contempo perfezioneremo sempre più i nostri prodotti, peraltro ad un livello già elevato e competitivo all’estero. E’ un aspetto che ci caratterizza dall’inizio della nostra avventura”.
Nell’ultimo quinquennio, caratterizzato anche dalla pandemia sanitaria e dall’aumento del costo delle materie prime, avete proseguito il lavoro di rilancio dell’azienda …
“E’ vero. All’interno dello stabilimento abbiamo riorganizzato il magazzino, codificando e gestendo tutti gli articoli con la movimentazione dei pezzi. Inoltre abbiamo potenziato e ampliato il nostro “back office”, collegato alla gestione operativa, con l’inserimento di nuove figure competenti in aree più specifiche. Passi in avanti determinanti sono avvenuti nel settore ricambistica, soprattutto all’estero, che è triplicata nell’arco degli ultimi sei anni. Sono le prospettive legate al futuro a renderci fiduciosi: questa azienda, al netto delle difficoltà economiche legate a minori consumi e a fenomeni come le guerre in atto, dazi e quant’altro, è in grado di produrre il doppio di quanto faceva nella vecchia sede di Lonigo, in virtù di buone potenzialità. Riteniamo di essere nelle condizioni di reggere ogni sviluppo del mercato e tenere testa ad una concorrenza sempre più agguerrita”.
Per voi il mercato orientale continua ad essere strategico?
“La Cina è in assoluto il mercato più grande del mondo, forse in pochi possono dire di conoscere i reali confini di questo Stato. Tuttavia rispetto agli anni 2017- 2018 c’è una novità sostanziale: i gruppi internazionali americani e taiwanesi presenti nel mercato all’epoca acquistavano quasi esclusivamente macchinari italiani, mentre ora si appoggiano sempre più al mercato interno, dopo che hanno cominciato a produrre anche i cinesi. Sappiamo di essere notevolmente più avanzati a livello di innovazione, ma starà a noi continuare con questo trend e continuare a lanciare nuovi prodotti tecnologicamente sempre più avanzati, qui sarà il nostro valore aggiunto ad essere determinante. Resta comunque il fatto che le macchine locali costano mediamente il 40-50% di meno rispetto alle nostre, ma contiamo sul fatto che presto questi imprenditori si renderanno conto che non c’è confronto; se avremo la fortuna di una ripresa del mercato, sono sicuro che torneranno ad affidarsi ai costruttori italiani, capaci di garantire modelli più versatili e con un contenuto tecnologico nettamente più elevato”.
Quali altre nuove strategie attuerete nel 2025?
“L’obiettivo principale è trovare soluzioni diverse per promuovere i nostri prodotti, che significa limitare la presentazione con il tradizionale “porta a porta”, e optare su strumenti più moderni, tra cui le piattaforme. Conosciamo bene le esigenze dei nostri clienti e la versatilità della nostra gamma di prodotti, che potrebbero essere applicati in molti altri settori. La difficoltà è proprio arrivare a quei potenziali acquirenti che ancora non ci conoscono, soprattutto perché operano in altri comparti. Siamo consapevoli che per entrare in nuovi settori è necessario molto tempo, ma investiremo molto in questo ambito per aumentare la visibilità del nostro marchio”.

www.spraytech.it

 

Stefano Mastrotto