La Teknoleather di Arzignano (Vicenza), industria attiva nel settore della chimica conciaria, prosegue il suo impegno nel campo della sostenibilità: un lavoro che continua ad essere integrato da importanti investimenti
Certificazioni e bio based. Sono questi i due capisaldi principali che confermano il percorso della Teknoleather di Arzignano (Vicenza), industria chimica attiva nel settore della concia, nel campo della sostenibilità. L’impegno quotidiano della realtà veneta è a favore di processi con ridotto fabbisogno di energia e acqua, eliminazione delle sostanze soggette a restrizioni e sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale.
Teknoleather è certificata ZDHC livello 3 con alcune centinaia di prodotti caricati sul portale Gateway, il primo database al mondo di prodotti chimici sicuri per l’industria conciaria e tessile: la gamma di prodotti chimici permette alle aziende conciarie di produrre pelli di alta qualità in modo più sostenibile. A fronte di investimenti ingenti, che proseguiranno anche nei prossimi anni, l’obiettivo principale è di fare dell’attenzione al cliente e della cura dei particolari la punta di diamante della propria attività.
“La sostenibilità, che sviluppiamo a 360 gradi – precisa il titolare Santino Mecenero – per noi è un concetto fondamentale che guida tutto il nostro approccio con la realtà circostante. Ad iniziare dal creare un ambiente di lavoro sicuro e stimolante per i nostri dipendenti: cardini della nostra realtà, la cui energia e ingegno rendono possibile il nostro successo. Il nostro progetto da anni ha superato i confini aziendali, con progetti e iniziative di sostenibilità sociale portati avanti con passione e convinzione, che ci ha consentito di imporci a livello internazionale e a farci conoscere da marchi sparsi in tutto il mondo. Per quanto riguarda il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, abbiamo affidato la produzione di energia a fonti rinnovabili, investendo nel fotovoltaico. Trasformiamo l’energia solare in energia elettrica con l’obiettivo di ottimizzare i costi, contribuire alla sostenibilità ambientale e divenire un’azienda sempre più green. Il nostro impianto, operativo da luglio 2022, è in grado di monitorare e quantificare il reale risparmio di CO2 emessa nell’ambiente”.
A livello di certificazioni il 2024 è destinato a diventare un anno di ulteriore svolta per la Teknoleather che nel primo semestre ha ufficializzato due brillanti risultati: a gennaio è stata ottenuta quella ambientale ISO 14001:2015, che va ad integrarsi con l’ISO 9001:2015, già in possesso da diversi anni e fondamentale nell’ottica della qualità e del miglioramento continuo. A maggio è stato reso noto dagli enti preposti il rinnovo della certificazione ZDHC di 3° livello, un fiore all’occhiello a livello assoluto.
“Avevamo ottenuto per la prima volta il terzo livello di conformità ZDHC già nel 2022 – precisa Lucrezia Mecenero, che opera nell’azienda di famiglia e che ha seguito personalmente gli iter che hanno portato ai brillanti risultati – essendo tra le prime aziende chimiche del nostro territorio. Lo scorso anno, con l’aggiornamento della MRSL alla versione 3.1, sono cambiati anche i requisiti di conformità richiesti alle aziende per ottenere il livello 3. Di fatto, quello che precedentemente era il livello 3, è diventato il livello 2, e per ottenere il terzo livello sono state aggiunte una serie di ulteriori richieste. A questo punto ci siamo rimessi subito al lavoro, perché l’obiettivo era garantire il punto più elevato dalla ZDHC (acronimo di Zero Discharge of Hazardous Chemicals, ndr.), cercando di soddisfare tutte le nuove richieste della norma nel modo migliore possibile: anche a fronte di un periodo di lavoro intenso e impegnativo i nostri sforzi sono stati ripagati. Sicuramente l’adesione al protocollo ZDHC è un valore aggiunto importante per i nostri clienti, che ci hanno sempre apprezzato per l’attenzione ambientale messa in atto sin dall’anno di fondazione. Nella gamma che mettiamo a disposizione sono quasi 200 i prodotti certificati livello 3 e conformi alla MRSL 3.1, e questo ci consente di presentarci alle fiere e ad eventi sparsi nel mondo con un biglietto da visita di prestigio in termini di qualità, sicurezza e attenzione ambientale”.
Un altro fiore all’occhiello, che ha consentito alla Teknoleather di farsi conoscere ulteriormente a livello globale, è la certificazione del contenuto biobased di diversi prodotti attraverso il programma Biopreferred promosso dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. “Questa certificazione – precisano Santino e Lucrezia – è stata ottenuta con lo USDA, il Dipartimento dell’agricoltura americano. L’idea del programma è quella di certificare la quantità di carbonio derivato da biomasse, cioè da fonti rinnovabili, rispetto al suo contenuto di carbonio organico totale all’interno del prodotto. Questa certificazione, che noi abbiamo voluto proporre per una selezione di coloranti e ingrassi, definisce che i prodotti siano per l’appunto “biobased”, a maggioranza derivanti da fonti di carbonio rinnovabili, come ad esempio le piante. Per il settore conciario l’idea di certificare questo tipo di dato è una novità e un importante passo in avanti, ma in realtà questo concetto viene applicato già in molti campi e per diversi scopi”.
Quali sono le peculiarità del programma Biopreferred?
“In realtà non rappresenta una richiesta arrivata dai clienti ma una scelta aziendale, visto che noi lavoriamo da sempre a favore della sostenibilità, in questo ambito abbiamo sempre cercato di essere un passo avanti. L’adesione a questo programma di certificazione volontaria è un passo in avanti complessivo per la sostenibilità dei nostri prodotti, una maniera in più per dimostrare ai clienti di tutto il mondo il nostro l’impegno nell’utilizzo di fonti rinnovabili. Si tratta di un nuovo tassello che fa parte di un progetto aziendale: indubbiamente siamo stati favoriti dal fatto che nel 2013, anno in cui abbiamo fondato Teknoleather, esisteva già una consapevolezza di sostenibilità, anche se al tempo non era ancora fondamentale come lo è oggi. Noi abbiamo scelto di sposare in pieno quest’idea e ci siamo presentati subito sul mercato in maniera convincente”.
Le normative in materia sono sempre più restrittive e lo saranno anche nei prossimi anni.
Quindi la vostra strategia imprenditoriale si sta dimostrando vincente?
“Il nostro tentativo è sempre, per quanto possibile, quello di anticipare la norma, piuttosto che subirla. Adottiamo quindi da anni un approccio proattivo, investendo molto in ricerca e sviluppo per anticipare le esigenze dei clienti e del mercato, anche e soprattutto sotto il punto di vista normativo. Ad esempio, abbiamo lavorato molto sulla questione dei bisfenoli, riuscendo a proporre una gamma di prodotti che garantiscono non sono basso contenuto di tali sostanze, ma anche allo stesso tempo ottime performance qualitative”.
Quali sono i progetti che state portando avanti attualmente?
“Un progetto che ci è molto caro e sul quale abbiamo lavorato assiduamente negli ultimi mesi è sicuramente quello dei coloranti delle gamme Teknosol e Teknoluce, che utilizzati da soli o combinati tra di loro permettono di ottenere altissime resistenze alla luce e al pvc forzato. Dopo un lavoro di ricerca molto impegnativo, che ci ha visti prendere in prestito anche soluzioni provenienti da altri settori, possiamo dire ora di essere riusciti ad arrivare alle performance che ci eravamo prefissi inizialmente. Tuttavia, stiamo proseguendo con il progetto di ricerca per riuscire ad ampliare sempre di più la gamma dei colori disponibili”.
Santino e Lucrezia Maria Mecenero