LEDER CHIMICA, industria di Arzignano (Vicenza) ha brevettato un nuovo processo di depilazione chiamato DSS e sviluppato un innovativo prodotto conciante biodegradabile, l’SSP3
Con DSS e SSP3 alla LEDER CHIMICA il futuro, soprattutto in ambito “green”, è già iniziato. L’industria di Arzignano (Vicenza), leader nella produzione di prodotti chimici per la pelle, utilizzati nei settori abbigliamento, arredamento, calzature, rivestimenti ed interni automobilistici e pelletteria, ha introdotto DSS e SSP3, rispettivamente un innovativo processo di depilazione ed un conciante altamente biodegradabile.
Si tratta di un’ulteriore svolta per la società veneta, fondata nel 1986 da Gastone Zanconato e ora guidata dal figlio Michele, affiancato a sua volta dai figli Enrico e Filippo, che dunque rappresentano la terza generazione di quella che rappresenta una bella storia familiare oltre che vincente dal punto di vista imprenditoriale. La crescita negli ultimi anni è stata costante, anche grazie agli investimenti ricerca e sviluppo per creare prodotti sempre più innovativi e rispettosi dell’ambiente, una filosofia di grande attualità. Nel corso dell’ultimo biennio l’azienda veneta ha sviluppato una particolare tecnologia per il calcinaio denominata DSS che unita alla concia SSP3, garantiscono un’alta qualità e l’assenza di componenti inquinanti. Eccellenti i risultati emersi dai recenti specifici test di biodegradabilità.
“Quello che abbiamo chiamato DSS – ci ha spiegato Filippo Zanconato, che abbiamo intervistato in sede – rappresenta un processo nuovo di calcinaio, per il quale è stata presentata domanda di brevetto. Lo scopo della tecnologia DSS è di depilare le pelli con un calcinaio completamente esente da calce e da solfuri, andando inoltre ad eliminare il manto ed il bulbo, consentendo di ottenere una superficie completamente pulita dal pigmento naturale del grezzo anche nel caso di colorazioni del manto molto scure.
Questo consente grande flessibilità di utilizzo per destinazioni finali d’eccellenza come Nubuck, Aniline e Semi-Aniline. Inoltre i reflui dei bagni di depilazione, ad alto contenuto proteico ed esenti da sostanze nocive, possono essere utilizzati e valorizzati in svariati settori”.
Com’è nata l’idea del processo DSS e come l’avete sviluppato?
“In precedenza esisteva un processo similare, consistente in un sistema che prevedeva l’uso di acqua ossigenata, ma che in realtà è molto complicato da gestire: infatti l’acqua ossigenata è una materia prima che non si mantiene stabile nel tempo e il cui utilizzo risulta pericoloso per l’operatore. Nel nostro caso invece, trattandosi di un processo ossidativo senza H202, non esiste nessun pericolo nell’uso e nello stoccaggio e soprattutto mantiene il proprio potenziale nel tempo. Il progetto, nato nel nostro laboratorio interno di ricerca e sviluppo, è partito dall’esigenza di sviluppare un processo ad alta sostenibilità e di valorizzare la materia prima: esiste infatti un importante vantaggio qualitativo in quanto attraverso questo processo il fiore risulta più integro, i residui di pelo all’interno del bulbo vengono eliminati così come le macchie di pigmentazione residua o di sangue. Grazie a questo processo ossidativo si ottengono dei vantaggi nello stoccaggio delle pelli prolungando l’effetto di protezione dalle muffe”.
Quali sono le principali caratteristiche nel processo produttivo con DSS e quali i vantaggi a livello ambientale ASSICURA?
“In particolare garantisce la possibilità di non usare né calce né solfuro durante la depilazione, inoltre garantisce un’ulteriore capacità di incrementare la scelta grazie alla sua colorazione molto più bianca rispetto ad un processo di depilazione standard.
Da sempre, la problematica del manto dell’animale è particolarmente sentita tra le concerie, specialmente quelle di alta gamma, che si trovano costrette a selezionare la materia prima in base al colore finale. Grazie al processo DSS, questo problema è risolto poiché il pigmento naturale viene eliminato completamente avendo così una materia prima adatta a molteplici colorazioni.”
Dal punto di vista della sostenibilità grazie al nostro processo viene completamente eliminato l’uso del solfuro e del solfidrato durante la depilazione, abbassando inoltre i valori PPM nelle acque reflue, favorendo così un ambiente di lavoro molto più sicuro, privo di cattivi odori e gas volatili pericolosi come l’H2S. I nostri studi suggeriscono che i bagni reflui del nostro processo sono ad alto contenuto proteico esente da sostanze nocive e possono quindi essere valorizzati in altri settori, senza essere necessariamente destinati all’impianto di smaltimento di acque reflue”.
Quali sono le prerogative principali per coloro che utilizzano le innovazioni da voi lanciate sul mercato?
“I vantaggi sotto il profilo dell’ecosostenibilità sono i più rilevanti, in quanto si tratta di un processo che non si avvale di solfuri, solfidrati o calce. Sotto il punto di vista qualitativo, il DSS raggiunge degli standard molto elevati, e garantisce uniformità di tintura sulla costellatura e sulla ruga della pelle. Infine, questo metodo consente anche lavorazioni con una durata complessiva di 24 ore, offrendo significativi vantaggi produttivi”.
Una grande novità degli ultimi mesi sono i test di biodegradabilità per l’SSP3: di cosa si tratta?
“Ledertan SSP3 è un tannino conciante con ottime proprietà di biodegradabilità: diversi test eseguiti da enti certificati ne hanno confermato l’efficacia. Uno di questi, l’ISO 20200, consiste nella ricreazione di un terreno, ricco di batteri e muffe, nel quale è stato inserito un pezzo di pelle trattata con SSP3. La pelle è stata monitorata quotidianamente per 20 giorni, periodo durante il quale si è completamente degradata: un tempo così rapido da essere ritenuto straordinario”.
A cosa si deve questo risultato?
“Alla nostra selezione delle materie prime del conciante, valutate in base a quello che è maggiormente biodegradabile, quindi a prodotti chimici che vanno in simbiosi con l’ambiente. Da qui la ricerca della materia prima, del tipo di concia e del tipo di prodotto per conciare. Il processo si completa con la ricerca nei prodotti di riconcia derivati da oli da fonti vegetali rinnovabili, senza l’utilizzo di petroliferi”.
Che 2021 è stato per la LEDER CHIMICA e come giudicate l’attuale situazione di mercato?
“È stato un altro anno complicato nel quale noi, non potendo viaggiare all’estero, abbiamo continuato ad investire in ricerca, in particolare sui temi legati all’ecologia e alla circolarità e questo ci ha consentito di presentare prodotti innovativi. A preoccupare maggiormente è l’aumento delle materie prime, dei trasporti e degli imballaggi, purtroppo non ci sono ancora segnali di frenata. Tutto ciò sta creando sofferenze a tutta la filiera”.

Michele Zanconato, assieme ai due figli Enrico e Filippo
Michele Zanconato, together with his two sons Enrico and Filippo