
Mirko Cara, titolare di Kara Group.
Mirko Cara, owner of Kara Group.
La conceria di Trezzano sul Naviglio offre una combinazione di tecnologia e consulenza personalizzata per sviluppare pellami unici che rispondano a precise esigenze stilistiche
Conceria Kara, Kara Milano, Kara Digital, Toska Leather e Kara Ranch. Sono i marchi che costituiscono oggi il Gruppo Kara, azienda specializzata nella produzione di pellami stampati e lavorati a mano con head office alle porte di Milano e dipartimento conciario ad Arzignano. Cinque brand che, con il passaggio generazionale da papà Dino al figlio Mirko, “hanno messo ordine” a una creatività prorompente, suddividendo stilisticamente una produzione che spazia dall’alta moda al country, dall’artigianale al digitale. A ogni marchio corrisponde infatti una gamma di proposte destinata a soddisfare un’esigenza stilistica ben precisa, affinché ogni cliente abbia il suo brand di riferimento nel quale riconoscersi. Dal rettile ai pellami artistici stampati a rilievo e decorati a mano, dalle lavorazioni artigianali alle stampe di ispirazione western, ogni filone stilistico è a sua volta in grado di rispondere alle diverse richieste dei comparti della moda e del contract, dall’accessorio all’abbigliamento, dall’arredamento alla nautica. Mirko Cara, classe 1962, ci racconta i segreti del suo successo.
Mirko Cara, qual è la vostra storia imprenditoriale?
Siamo partiti negli anni Settanta come “coccodrillai”. Dall’esperienza acquisita nelle botteghe milanesi, mio padre ebbe l’idea di riciclare gli scarti delle pelli di rettile dando vita a una produzione di rigenerato di coccodrillo che piacque molto. Dai primi progetti portati avanti in una piccola conceria a Trissino, in provincia di Vicenza, ci trasferimmo dapprima nella zona di Varese e poi nel Turbighese (Milano), mantenendo una piccola base a Trezzano sul Naviglio destinata alla progettazione e al magazzino. Dall’esigenza di rimodernare la struttura di Turbigo, nacque invece la decisione di ampliare l’“head office” di Trezzano e di investire su un ramo industriale ad Arzignano. Respirando fin da piccolo l’aria della conceria, ho incominciato ad affiancare mio padre in azienda dall’età di 14 anni, immaginando per me un futuro da maestro di sci, fumettista, odontotecnico! Ha prevalso il lavoro a tempo pieno in un settore che mi apparteneva: nei primi anni Ottanta nasceva a tutti gli effetti la Conceria Kara. Abbiamo incominciato ad affacciarci sui mercati esteri, conquistando Parigi e poi l’America interessata al “genere western”. Tre anni fa è avvenuto il passaggio generazionale e la costituzione del gruppo Kara con la suddivisione della produzione in cinque rami stilistici differenti. Per quasi tutte le nostre lavorazioni impieghiamo pelli bovine e in parte anche ovocaprine. Ci stiamo specializzando nella stampa digitale e abbiamo in programma un ampliamento della struttura con un reparto di 400 metri quadri totalmente dedicato.

Il grande showroom/museo di pelli stampate e lavorate a mano
The big showroom/museum dedicated to handmade, embossed leathers
Quali sono oggi le sfide da affrontare per rimanere sul mercato e crescere?
La sfida più grande è quella di riuscire a essere sempre al di sopra delle attese del mercato. La nostra creatività è un fiume in piena, la vera difficoltà consiste non tanto nell’essere propositivi – che ci viene naturale anche per il solo fatto di essere italiani – ma di imboccare ogni volta la strada giusta. Cerchiamo di canalizzare la creatività nelle reali esigenze del mercato, di indirizzare la fantasia lungo i binari del gusto dell’utente finale. Creiamo stagionalmente un book di tendenze dove confluisce tutta la nostra ricerca artistica. In fiera ci presentiamo sempre con due stili, il basico e la ricerca forte, all’interno dei quali si muovono i nostri marchi.
Dall’idea artistica alla produzione. Come lavorate in azienda?
Seguiamo l’intero ciclo della pelle con esperienza e passione. Creiamo matrici di stampa personalizzate sia partendo dal modellato in cera sia utilizzando le più moderne tecnologie (scansione laser, computer grafica, macchine a controllo numerico), tutto è progettato e modificato da noi in stretta sintonia con il cliente. Dal punto di vista stilistico mi avvalgo di collaboratrici che provengono in genere da accademie e scuole d’arte, perché ritengo che il nostro lavoro richieda innanzitutto solide basi di cultura artistica in tutte le sue forme, il resto verrà di conseguenza.
Come avete conquistato la fiducia dei vostri clienti?
Con l’ordine, la chiarezza di immagine e di comunicazione. Siamo trasparenti nel seguire e consigliare il cliente in ogni fase del progetto. Non vendiamo solo pellami, ma affianchiamo la clientela con un servizio di consulenza e progettazione proprio di un ufficio stile.
Nel settore conciario esistono ancora spazi per inventare?
L’alfabeto italiano è composto da 21 lettere, le note musicali sono sette, ma non c’è limite alla creazione di nuove poesie e nuove canzoni. Anche nel nostromestiere è impossibile ripetersi, non trovare ispirazione dalla storia, dall’arte e da tutto ciò che ci circonda. Dipende con quali occhi guardi le cose.
Quali sono nel vostro settore le professionalità mancanti?
Oggi manca quella che io definisco “la parte interiore, di stomaco”, ciò che interiorizzi quando sin da bambino – mi riferisco alla mia esperienza – sei abituato a vedere ovunque dentro casa ritagli di coccodrillo. Un processo inevitabile dovuto al progresso. Unic sta lavorando molto nel diffondere e promuovere tra i giovani e la clientela la cultura della pelle nelle sue molteplici sfaccettature.
Quanto sono importanti ricerca e sviluppo nell’attività della vostra azienda? Nelle voci di bilancio della nuova amministrazione, le attività di ricerca e sviluppo occupano il gradino più alto. Investiamo nelle persone, in consulenza e progettazione, nei macchinari che, dovendo gestire anche grossi volumi di lavoro, devono essere sempre più innovativi per velocità, sicurezza, precisione. Investiamo anche nel packaging, studiando nuovi modi di imballare più efficaci e in grado di veicolare strategie di marketing.
E il vostro impegno in materia di sostenibilità ambientale e in tutte le sue forme?
Lavorando in una zona geograficamente strategica e in un contesto semi abitativo abbiamo dovuto affrontare il problema con molto anticipo. Utilizziamo solo coloranti in fase acquosa, le macchine per stampa digitale operano con inchiostri a base acqua, le cabine di spruzzatura sono tutte computerizzate per la massima efficienza nell’applicare il prodotto senza alcuna dispersione, le acque reflue vengono stoccate e trattate secondo procedure certificate.
Qual è la vostra visione del futuro?
Stiamo recuperando quelle lavorazioni che solo noi italiani siamo in grado di fare e che ci erano scappate di mano quando ci siamo distratti per dedicarci ai prodotti facili ed economici. La concorrenza cinese ci ha fatto riscoprire il valore delle cose belle e ben fatte. Siamo capaci nel nostro lavoro ed è per questo che ho una visione positiva del futuro.

Lo studio stilistico creativo / The creative style department

L’area presse stampaggio pellami/Presses for the printing of hides
The tannery headquartered in Trezzano sul Naviglio provides the perfect combination of technology and customized professional advice, in order to develop unique hides that fulfill precise style requirements
Conceria Kara, Kara Milano, Kara Digital, Toska Leather and Kara Ranch. These are the brands currently belonging to Kara Group, a company specialized in the production of embossed, hand-crafted leathers, whose head office is based at the outskirts of Milan, while the tanning department is headquartered in Arzignano. Five brands that, after the generational turnover, “have put a leash” on an overflowing creativity, dividing, according to style parameters, a comprehensive production ranging from high-end fashion to country, from craftsmanship to digital techniques. As a matter of fact, each brand provides an array of articles aimed at meeting a precise style needs, so as to give to each customer the chance to choose its reference label. Reptile skins and artistic leathers –embossed and hand decorated –, from craft processing to western-inspired prints, each style trend is able to meet the requests set by the fashion and contract branches, from accessories to clothing, from furnishing to yachting. Born in 1962, Mirko Cara explained us the secrets to the company’s success.
Mirko Cara, can you tell us more about your entrepreneurial history?
Back in the ‘70s, we were specialized in crocodile skins. Starting from the experience acquired in Milan’s workshops, my father came up with idea to recycle reptile skins scraps, thus giving life to a production of bonded crocodile that was met with great success. From the first projects carried out in a small tannery based in Trissino, Vicenza province, we moved first in the Varese area and then in Turbigo (Milan province), while keeping a small facility in Trezzano sul Naviglio that housed the design department and the warehouse. Since we had to modernize the Turbigo’s plant, we chose to enlarge the “head office” based in Trezzano and to invest in an industrial branch located in Arzignano. Surrounded by the tanning environment since I was a child, I started to work side by side with my father when I turned 14, while I was envisioning my future as ski instructor, cartoonist, dental technician! At the end, I picked out the full-time job in a sector to which I belonged: in the early ‘80s, Conceria Kara was effectively established. We have started to gain a strong foothold on the foreign markets, managing to win over Paris and then the USA, strongly interested in the “western genre”. Three years ago, the generational turnover took place as well as the foundation of the Kara Group, resulting in the division of production into five different stylistic branches. We mainly use cowhides and, to a lesser extent, goatskins and sheepskins. We are specializing in digital printing and we are planning to widen the facility by adding a 400 sqm. department specifically dedicated to this technique.
What kind of challenges do you have to face to keep up your competitiveness and grow?
The greatest challenge is to keep oneself a step ahead of market’s expectations. Our creativity is like a flood, the main difficulty lies not in having a proactive attitude – a natural trait for us, tied to, among other things, our Italian roots –, but in picking each time the right path. We strive to channel creativity to best meet the real needs of the market, to direct imagination so as to fall into step with the end user’s tastes. Each season we put together a trend book that encompasses all our artistic research. At the trade shows, we always showcase two styles – basic and highly creative – that embrace our brands.
From the artistic concept to production. How do you manage the manufacturing cycle?
We monitor the entire leather cycle with experience and passion. We design customized print moulds by using either the wax model or the most advanced technologies (laser scanning, computer graphics, PLC machines): everything is conceived and modified in close partnership with the customer. From a stylistic point of view, I usually rely on collaborators trained at art academies, because I think that our job requires, first of all, a sound artistic culture in all its facets, the rest will come accordingly.
How have you won over your customers’ trust?
With order, a clear image and communication. We are truly transparent when we work side by side with the customer throughout the development of the project. Not only do we sell hides, but we support the clientele by providing professional advice and a design service similar to that of a style office.
In the tanning sector, is there still margin for invention?
The Italian alphabet comprises 21 letters, there are seven music notes, but there is no limit to the creation of new poems and songs. In our sector too, it is impossible to repeat oneself, to not find new sources of inspiration in history, in art and in the world surrounding us. It depends on your perspective on reality.
What kind of professional figures are lacking in your sector?
Currently, we are lacking what I call “the inner part, the guts”, the influence of your childhood experiences – in my case, I was accustomed to see everywhere pieces of crocodile skins. An inevitable process linked to progress. UNIC is truly committed to promote and spread among the younger generations and the clientele the culture of leather in all its multiple facets.
What is the role of research and development in your company?
Among the balance sheet items of the new management, the R&D activities are the main priority. When invest in human resources, in technical advice and design, in machinery – the latter must be increasingly innovative in terms of speed, safety, precision in order to manage even large production volumes. We also invest in packaging, by devising new, more effective methods able to convey marketing strategies.
What about your commitment to environmental sustainability?
By working in a highly strategic area and in a partially residential context, we had to tackle this problem well in advance. We only use watery dyestuffs; the digital printing machines employ exclusively water-based inks, while spray booths are all computerized so as to ensure the utmost efficiency when applying the product without any leaking; waste waters are stored and treated according to certified procedures.
What is your perspective on the future?
We are getting back at those processing techniques that only Italians can carry out and that were neglected in the past in favour of easy, cheap products. The Chinese competition has helped us understand once again the value of beautiful, well-crafted things. We are very skilled at our work and that’s why I am very confident for the future.
www.karagroup.it