Acque del Chiampo punta sull’energia pulita, in linea con i principi dello sviluppo sostenibile dettati dall’Agenda 2030 dell’Onu, e per abbattere i costi energetici aumentati a causa dei rincari dell’ultimo periodo.
Scadrà alle ore 12 del prossimo 20 marzo la gara da 3,5 milioni di euro per l’impianto fotovoltaico che sarà realizzato sui terreni della discarica numero 8 in Comune di Montorso Vicentino, per un totale di 2,5 megawatt di picco (MWp) generati da circa 11.500 metri quadrati di pannelli solari, una superficie pari a circa due campi da calcio. L’impianto sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico equivalente al consumo domestico annuo di elettricità (circa 3 MWh) di oltre 830 famiglie di 4 persone.
“Il caro energia ha pesantemente condizionato l’attività di Acque del Chiampo con ingenti ricadute anche per le tariffe del servizio industriale per le aziende conciarie – commenta il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia -. Abbiamo quindi deciso di puntare ulteriormente sull’energia pulita autoprodotta, che rappresenta anche un obiettivo prioritario per la tutela ambientale, in termini di mancata emissione di CO2 nell’aria. L’obiettivo è arrivare a produrre fino a 10 megawatt di potenza nel prossimo futuro. Parallelamente, prosegue l’impegno per efficientare gli impianti e ridurre quindi sensibilmente l’energia necessaria ed i conseguenti costi”.
Per quanto riguarda il 2021, anno preso in considerazione dall’ultimo Bilancio di Sostenibilità pubblicato, il fabbisogno energetico di Acque del Chiampo Spa è stato pari a 466mila gigajoule (GJ), con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Il 38% è stato coperto da energia elettrica, pari a 60,84 milioni di kilowattora (kWh), e il 62% dall’utilizzo di energia prodotta da combustibili. L’81% dell’energia elettrica utilizzata è stata acquistata, mentre il 19% (11,6 milioni di kWh) è stata prodotta dell’impianto di cogenerazione. La quota di energia da fonti rinnovabili è stata pari al 15,5% del totale dell’energia consumata (energia elettrica + combustibili) e al 33,1% dell’energia elettrica consumata (acquistata + autoprodotta).
