Dopo essere stata protagonista a ProssimaPelle, Tecnochimica di Castelfranco di Sotto (Pisa) ripresenterà la nuova collezione in Fiera a Milano in occasione del Simac Tanning Tech
Il rilancio della Tecnochimica di Castelfranco di Sotto (Pisa), che produce e commercializza ausiliari chimici per l’industria conciaria, continua sotto il segno dell’ecosostenibilità. E’ quanto emerso lo scorso 22 giugno, in occasione dell’evento ProssimaPelle, ospitato proprio nella località pisana, dove l’azienda toscana ha presentato una collezione innovativa e moderna, che sarà ripresentata all’edizione 2023 di Lineapelle, in programma in Fiera a Milano, dal 19 al 21 settembre. A confermarci la presenza all’evento fieristico internazionale, uno dei più importanti al mondo del settore, è stato Leonardo Leonardi, Managing Director, oltre che uno dei quattro soci (gli altri sono Andrea Bechini, Andrea Fastelli e Simone Gelli) dell’industria toscana.
“Qui a ProssimaPelle – ci ha precisato Leonardi durante lo svolgimento della rassegna – abbiamo presentato 4 nuove tendenze, per ognuna di queste sono stati realizzati 3 articoli ciascuno, per un totale di 12, come ci è stato richiesto dall’organizzazione. Le 4 tendenze su cui abbiamo focalizzato il nostro lavoro sono le seguenti: Astro Desert, Cold Emerance, Dream Escape e Primitive. I rispettivi articoli sono laminati, vintage, nappa soffice mentre il quarto comprende macchiati, plurimacchiati e stampa su stampa. Qui a Villa Cerini il successo è stato immediato, siamo convinti che riscuoteranno un buon successo anche nel salone milanese, dove oltre agli imprenditori e operatori italiani, ci saranno quelli provenienti da tutto il mondo”.
“Il nostro rilancio prosegue sotto il segno dell’ecosostenibilità – precisa Leonardi – il nostro lavoro è finalizzato alle creazioni e alle proposte di prodotti innovativi per poi arrivare a proporre una nuova articolistica, il tutto sotto il segno della tutela dell’ambiente. Il problema è che in questo momento le concerie non chiedono nulla di particolare, perchè purtroppo il lavoro è calato. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio, continuando ad investire in ricerca e sviluppo proprio perchè vogliamo sempre proporre qualcosa di innovativo. Peraltro il settore, già in difficoltà sotto l’aspetto economico, si trova a dover affrontare le problematiche legate ai solfati, con i cloruri che devono essere per forza ridotti all’interno degli scarichi, almeno per quanto riguarda le nuove normative in vigore. La risposta da parte dei clienti non sempre è immediata per un motivo chiaro: queste non sono soluzioni innocue perchè hanno effettivamente un costo maggiore, quindi farlo capire non è così facile. Tuttavia la strada tracciata è questa e lo sarà maggiormente nei prossimi anni, sicuramente indietro non si torna”.
I vertici della Tecnochimica, il cui fatturato si divide quasi equamente tra mercato interno ed export, confidano in una ripresa del comparto, la speranza è che questo possa avvenire a breve. “Stiamo vivendo un momento particolare – conclude Leonardi – anche a livello di normative, dove spesso regna confusione e scarsa conoscenza. La colpa principale non è principalmente degli imprenditori conciari, in quanto loro stessi vengono pressati dalle richieste delle griffe dell’alta moda, in particolari dai personaggi collegati ad esse, spesso con richieste che sono impossibili a cui dare una risposta e che alla fine della “catena” vengono demandate alle aziende che producono prodotti chimici. Noi cerchiamo di sviluppare qualcosa di innovativo in questa direzione, ma è sempre più faticoso. Oltre ai maggiori investimenti destinati a ricerca e sviluppo, di nuovi e vecchi prodotti, abbiamo l’obbligo di tenere monitorati i livelli delle schede di sicurezza e delle schede tecniche, che sono in continua evoluzione, al punto che tutti giorni servono due laureati in chimica, quindi figure importanti, dedicate per risalire all’aggiornamento di questi parametri”.


