Nell’edizione 2023 del Tanning Tech la Italprogetti di San Romano (Pisa) ha proposto a operatori e clienti diverse innovazioni. Pronto l’ampliamento dello stabilimento con l’aggiunta di altri 7 mila mq
Tra le aziende protagoniste dell’ultima edizione di Simac Tanning Tech, c’è sicuramente la Italprogetti Spa di San Romano (Pisa), operante da più di 45 anni nel distretto industriale conciario di Santa Croce sull’Arno. La gamma dell’industria toscana comprende bottali ed impianti per la produzione della pelle, macchinari ed impianti per il trattamento delle acque reflue, dei fanghi e dei gas, nel settore delle pelli, della carta e nel settore industriale in genere. Italprogetti opera anche nel comparto dell’industria alimentare ed in particolare nella filtrazione dell’olio extravergine di oliva.
“In questa edizione fieristica – ci ha spiegato all’interno del proprio stand il presidente, l’ingegner Mario Serrini, che ha fondato il gruppo nel 1977 – abbiamo presentato numerose novità. Molto interessante è il bottalino per la misura dell’LCA, cioè la valutazione per ogni tipo di processo conciario e del consumo di anidride carbonica e quindi dell’impatto sull’ambiente. Il bottalino è dotato di sistemi di rilevazione e di un software molto avanzati, questa era una richiesta specifica del mercato, in quanto le nuove normative ormai in arrivo prevedono sia necessario classificare i processi in base all’impatto ambientale che determinano. Il software riesce a parametrare i diversi processi, sia dal punto di vista energetico, sia dal consumo di prodotti chimici, ed infine cosa fondamentale, la qualità e quantità delle acque reflue. Il cliente può classificare i vari processi e valutare di volta in volta quali siano realmente quelli migliori e con un minore impatto ambientale. È una strada, a nostro avviso, ormai obbligata in quanto è l’unico modo per capire di cosa stiamo parlando”.
L’impegno e gli sforzi maggiori della Italprogetti Spa riguardano da sempre gli investimenti in ricerca, oggi in particolare nell’ambito della sostenibilità e dello smaltimento. “Agli operatori fieristici e a chi ci è venuto a trovare nel nostro stand – precisa l’ingegner Serrini – abbiamo presentato il nuovo progetto di ricerca, molto innovativo e interessante, riguardante il recupero degli scarti delle pelli. Nella zona di Firenze, dove operano le più importanti pelletterie, legate alle principali case di moda del mondo, vengono prodotti una grande quantità di ritagli di pelli e rifilature varie, si parla di pelli conciate e tinte, tali residui provocano un impatto ambientale massiccio. Noi stiamo lavorando per trovare una soluzione e risolvere questo problema. Considerando l’importanza che le grandi case di moda danno all’impatto ambientale, una soluzione per questo problema è una priorità, ad oggi infatti questi materiali non hanno una destinazione”.
Italprogetti non opera solo nel settore conciario. “Ormai da molti anni l’azienda lavora molto per il settore alimentare, in particolare produce impianti per la filtrazione dell’olio extravergine di oliva. Un altro settore in crescita è anche quello del trattamento delle pelli per la produzione di gelatine alimentari. Per l’azienda sono comunque sempre prioritari gli investimenti legati all’automazione conciaria, altro campo che ci vede da tempo in prima linea: i dati rilevati relativi alla misura dell’LCA ci aiutano per la progettazione di nuovi tipi di bottale in grado di garantire il minore impatto ambientale possibile”.
È un piano industriale sempre più ampio e variegato quello che sta portando avanti la società toscana, destinata a crescere ulteriormente, in fatturato e personale, anche nel 2024. “Essere riusciti a diversificare e spaziare in ambiti diversi – conclude il presidente Serrini – ci ha consentito di capire tante cose che invece, rimanendo in un solo settore, non sarebbero emerse. Tutto ciò rappresenta uno dei vantaggi principali della Italprogetti, che ultimamente opera molto anche nel settore della carta, in particolare nell’impatto ambientale delle cartiere. Un’attività molto diffusa in vari settore economici ci consente di avere dal punto di vista manageriale una struttura complessa: attualmente la nostra forza lavoro è di circa 180 dipendenti, ma contiamo di raggiungere presto quota 200. Stiamo ampliando lo stabilimento, con un’ulteriore area coperta di 7 mila metri quadrati e all’assunzione di nuovi dipendenti, in vari ambiti. In questi ultimi anni i clienti sono aumentati, sia di numero che di importanza, con la conseguenza che ad oggi abbiamo ottime prospettive di crescita”.

L’Ingegner Mario Serrini con il figlio Leonardo
