Segnali di fiducia nel post Covid arrivano dai vertici di AEFFE MACHINERY di Bientina (Pisa), realtà di spicco nell’ambito della progettazione e realizzazione di macchinari professionali destinati all’industria conciaria.
Federico Pasqualetti
“Alla fine dei mesi di lockdown, durante i quali non sono mancate paure e incertezze – assicura il titolare Federico Pasqualetti – abbiamo ripreso in mano vecchi progetti accantonati per mancanza di tempo, avviando progetti nuovi, seguendo le idee dei clienti raccolte negli ultimi anni e abbiamo messo appunto due accessori nuovi, che si affiancano oggi a tutti i prodotti che offriamo. Ci siamo inoltre affacciati ad altri mercati scostandosi dal reparto conciario, riscuotendo un notevole riscontro positivo, che ad oggi é il principale impegno lavorativo. Il mercato dei materiali tecnici come finta pelle, schiume, microfiber e plastica, infatti ha abbracciato le nostre idee e i nostri prodotti e oggi la maggior parte dei lavori che svolgiamo sono proprio per questo settore”.
Qualche preoccupazione arriva invece dalla situazione globale del mercato e dell’economia in generale. “Purtroppo non sono molto ottimista – aggiunge Pasqualetti – il settore della conceria e della moda, sta vivendo uno dei momenti più bui che io conosca, i mercati si stanno muovendo molto lentamente e stentano a ripartire, penso che per una buona ripresa di tutto il settore dovremo attendere il 2022”.
Sicura invece la partecipazione di Aeffe Machinery al Simac Tanning Tech di fine settembre a Milano. “Abbiamo già dato la nostra adesione e ci crediamo molto – conclude il titolare dell’azienda toscana, abbiamo bisogno di tornare alla normalità e il Tanning Tech sarà una occasione unica per ripartire. Penso che tutti abbiamo bisogno di trovarci in fiera scambiarci nuove idee per far nascere nuovi prodotti. Questa fiera é sempre stata la più importante e spero proprio che sia molto partecipata, potrebbe essere il punto di ripartenza per tutti. Nell’ultimo anno la mancanza delle fiere internazionali si sono fatte sentire, visto che per noi rappresentano un’occasione unica per incontrare i nostri clienti: per una piccola realtà come la nostra é sempre più difficile seguire e curare il cliente in mancanza di queste manifestazioni”.
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