L’industria di Pregnana Milanese (Milano), tra i leader mondiali nella chimica conciaria, ha presentato nelle ultime fiere un prodotto innovativo certificato anti-Covid
“In occasione delle ultime rassegne abbiamo presentato prodotti di rifinizione biologici e un prodotto che è un anti-virale”. A dare l’annuncio è Gloria Gualtieri, titolare di ALPA, l’industria di Pregnana Milanese (Milano), tra i leader mondiali nella chimica conciaria, che si conferma in primissima linea per le scoperte “green”, in quella che rappresenta una scelta obbligata per tutte le aziende. “Si tratta di un prodotto, che ovviamente abbiamo certificato – precisa la signora Gualtieri – testato dall’unico Laboratorio europeo, peraltro italiano, che collabora con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Spallanzani” di Roma: libera dal virus del Covid fino ad oltre il 99%, la pelle utilizzata sia per la pelletteria che per altri capi, mantenendo queste caratteristiche invariate nel tempo. Inoltre è anche un anti-batterico e un anti-micotico”.
Al Salone Tanning Tech, tenutosi in fiera a Milano dal 22 al 24 settembre e poi all’evento ProssimaPelle ad Arzignano del 29 ottobre, sono state anche altre le novità presentate nello stand ALPA. “Abbiamo studiato e realizzato – aggiunge la titolare – una release personalizzata utilizzando una serie di nostri prodotti, che ci sta dando belle soddisfazioni e grandi consensi da parte dei clienti, soprattutto le griffe dell’alta moda, visto che si ottengono validi risultati con poco spreco. Non essendoci emissioni, quindi nel rispetto massimo dell’ambiente, rappresenta sicuramente una strada orientata verso il futuro, che per la nostra azienda è un “must” da molto tempo. Appoggio inoltre pienamente la posizione dell’Unic contro l’accanimento della pelle in generale: non dimentichiamo che i conciatori utilizzano uno scarto della catena alimentare e lo fanno diventare un prodotto di altissima qualità. E invece quando si parla di plastica, basti dire che derivi dal petrolio”.
L’allarme Covid a livello globale (“La situazione tuttora critica in Europa, con il rischio che possa estendersi ad altri continenti del mondo, non ci lascia evidentemente tranquilli”, aggiunge) e il quadro economico, reso critico dal problema dell’aumento del costo delle materie prime, lasciano molti dubbi in quello che saranno le prospettive per il 2022. “Tali aumenti – conclude Gloria Gualtieri – sono in molti casi fonte di speculazioni, non spiegabili con logiche di mercato legati alla domanda e all’offerta. Ma oltre al danno c’è anche la beffa, visto che alcune materie prime, spesso determinanti nei processi, non sono facilmente reperibili, con il rischio di dover bloccare o comunque rivedere anche i piani produttivi realizzati per i mesi successivi. Non c’è dubbio che la pandemia sanitaria abbia provocato una crisi mondiale economica notevole, dalla quale non sarà facile uscire in tempi rapidi. L’augurio è che nel nuovo anno ci sia più fiducia e con essa possano aumentare anche i consumi, che è l’unico modo per rimettere in molto il meccanismo”.


Gloria Gualtieri