Arpex Textiles, obiettivo Industria 4.0 – spotted at Lineapelle

Per Arpex Textiles la strada più indicata da percorrere è quella dell’innovazione di prodotti e processi. La filosofia eco-frendly si lega con la ricerca della qualità e l’attenzione al cliente

Presente al tradizionale appuntamento con Lineapelle con la sua ricca collezione di accessori tessili, lacci e nastri per calzature moda e di sicurezza, Arpex Textiles è un’impresa a gestione familiare che, nel rispetto della tradizione radicata al territorio, ha saputo innovarsi nel tempo, abbracciando l’evoluzione di prodotti e processi resa necessaria da un mercato sempre più esigente e competitivo. L’azienda di Barletta fondata da Aldo Musti, e oggi alla seconda generazione con i figli Valentina e Giuseppe, guarda al futuro investendo in tecnologie, qualità e servizio.
Aldo Musti, perché avete scelto di certificarvi ISO 9001?
“In realtà la nostra azienda aveva già conseguito la certificazione ISO 9001 nel 2001. Ai tempi una scelta dovuta: l’esigenza dei nostri clienti era quella di servirsi di fornitori certificati per avere la certezza che i prodotti corrispondessero a determinate specifiche e che tutte le fasi relative alla loro realizzazione fossero ripercorribili e verificabili. Negli anni abbiamo mantenuto una linea strategica volta al progressivo miglioramento dell’azienda e alla continua ottimizzazione della struttura organizzativa al fine di incrementare la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente. Lavoriamo solo su commessa e tutto ciò che produciamo viene sottoposto a una doppia verifica qualitativa. Dopo vent’anni abbiamo sentito l’esigenza di appurare che le nostre procedure fossero ancora conformi agli standard ISO 9001, così nel 2021 ci siamo sottoposti a un riesame del Sistema di Gestione Qualità che ha confermato la validità di metodi ormai collaudati”.
Quali sono le novità, anche in chiave sostenibile?
“La novità principale dopo questo periodo nefasto è essere tornati al nostro lavoro. Se da una parte la ricerca verte sull’utilizzo di filati sia di origine biologica (principalmente cotone) sia riciclati (misti o di poliestere) che rispondano ai requisiti della certificazione GRS (Global Recycle Standard), dall’altra stiamo cercando di sostenere l’azienda rimanendo al passo con l’innovazione”.
Il mercato della calzatura ha registrato una flessione molto importante. In che modo siete riusciti a reagire alle conseguenze?
“Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo. Anche se i numeri non sono incoraggianti, i nostri clienti sono affamati di moda, di novità. Noi siamo impegnatissimi a dar loro quello che cercano. Perché crediamo in ciò che facciamo. Dobbiamo liberarci dalle paure del passato e guardare avanti. Stiamo cercando di diversificare e di approcciare nuovi settori di mercato oltre a quello calzaturiero”.
State investendo anche nell’innovazione di processo?
“Abbiamo ampliato il parco macchine, con l’integrazione di nuovi sistemi che rispondono alla normativa Industria 4.0. Questo ci ha permesso di completare la gamma prodotti, con il fine di soddisfare al massimo la nostra clientela”.
Qual è l’altro focus su cui vi siete concentrati?
“Ci siamo concentrati sul servizio al cliente, ora più di prima. Il servizio ci distingue, ci avvicina ai clienti allontanandoli a loro volta dalla capacità attrattiva esercitata dalla Cina. Bisogna garantire tempi certi e procedure trasparenti e dimostrare la propria utilità anche quando non si è in grado di soddisfare una richiesta”.

www.arpexsrl.it

Lo stand Arpex Textiles all’ultima edizione di Lineapelle