BASF, Ridurre, riciclare, ripensare

Ricerca, innovazione, studio e sperimentazione, con lo sguardo sempre rivolto ad un futuro sostenibile. Sono questi gli elementi sui quali BASF, colosso chimico tedesco e anche leader nell’ambito del poliuretano con la produzione e commercializzazione di materie prime, sistemi, elastomeri speciali termoplastici e cellulari, ha fondato e costruisce il suo successo da oltre 150 anni.

Con una rete di oltre 110.000 collaboratori dislocati in tutto il mondo, BASF unisce al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale, implementando ogni giorno nuove tecnologie volte allo sviluppo sostenibile e al consolidamento di un’economia circolare.
Proprio in quest’ottica, per il “grande ritorno in fiera” a Milano, BASF ha lanciato diverse innovazioni in chiave green. Abbiamo incontrato allo stand Jutta Schmidt, Communications Performance Materials Manager e Felix Willenbrink, Footwear Manager, che ci hanno illustrato alcune delle novità presentate proprio in occasione di Simac Tanning Tech.

Finalmente ci si rivede in fiera! Quale riscontro state avendo?
JS: Molto positivo. È un piacere essere finalmente tornati sul campo, poter interfacciarsi direttamente con i clienti e poter spiegare appropriatamente i nostri prodotti, facendo toccare e vedere i materiali che abbiamo sviluppato.
Certo, la fiera è differente da quella a cui siamo abituati, ma abbiamo avuto parecchia affluenza, dall’Italia ovviamente, ma anche tantissimi professionisti dall’Europa e persino dal nord e sud America. Vedere un simile afflusso di persone è una grande soddisfazione per noi, considerando che le varie restrizioni ancora in vigore sono un grande deterrente, specialmente per i viaggi intercontinentali.

Quali novità avete presentato qui in fiera?
FW: Come è noto a tutti, BASF è famosa per l’impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni ecosostenibili ed altamente performanti, quindi abbiamo deciso di presentare tecnologie in linea con la nostra mission: novità relative alle calzature sostenibili, materiali ad alte prestazioni e soluzioni di rivestimento per suole. Come i sistemi PU, TPU ed E-TPU più sostenibili, i modelli per stampa 3D, i rivestimenti funzionali e tutto il comfort di una sneaker in una scarpa casual.

Cosa ci potete dire le dettaglio in merito a queste innovazioni?
FW: Le nostre diverse divisioni si sono concentrate sugli aspetti più richiesti dal mercato, cercando soluzioni adeguate a quelli che sono gli standard in termini di prestazioni e sostenibilità. Dalla ricerca della divisione Coatings è nato un nuovo rivestimento per substrati altamente flessibile. Sotto il marchio NovaFlex valureTM proponiamo substrati in grado di realizzare effetti ottici e tattili unici, attraverso la combinazione di vernici, consistenze e materiali di supporto. NovaCoat-D coniuga in maniera innovativa un distaccante ad un rivestimento in-mold. Oltre alle proprietà antimuffa, il rivestimento garantisce protezione da luce solare, graffi e sporco.
Per quanto riguarda la stampa 3D, abbiamo lanciato una vera e propria rivoluzione per la produzione additiva: con il marchio Forward AM, abbiamo infatti sviluppato stampi e forme realizzate in 3D, grazie a cui è possibile ridurre sensibilmente i cicli produttivi.
Infine, con il nostro materiale reattivo ad alte prestazioni più importante Infinergy®, il primo poliuretano termoplastico espanso (E-TPU), abbiamo adattato le caratteristiche tecniche della sneaker alla calzatura casual e business. La struttura a celle chiuse di questo materiale unisce infatti le proprietà del TPU ai vantaggi delle schiume, rendendo il materiale elastico come la gomma ma più leggero e in grado di fornire un’ammortizzazione ineguagliabile: il consumatore finale potrà finalmente beneficiare della comodità di una sneaker senza rinunciare all’estetica di una calzatura elegante.

‘Ridurre, riciclare, ripensare’ è il claim che avete abbinato a ‘Una scelta pulita’: un chiaro riferimento all’economia circolare e ad una produzione ecologica. Quali azioni avete intrapreso in tal senso?
JS: Per raggiungere pienamente un’economia circolare, occorre ripensare i sistemi di produzione e utilizzo delle calzature e ridurre il consumo di risorse fossili: questa è una scelta pulita. Abbiamo intrapreso questa strada molti anni fa e la stiamo implementando con lo sviluppo di soluzioni plastiche bio particolarmente adatte a tutte le applicazioni del settore calzaturiero, come ad esempio Elastopan®N (PU) ed Elastollan®N (TPU).
Stiamo inoltre studiando il concetto di “Biomass balance”, ossia la sostituzione delle classiche materie prime a monte della catena produttiva con altre a base biologica o riciclata. I processi di lavorazione non cambiano, ma il risultato è un prodotto finito realizzato riducendo sensibilmente sia il consumo di materie prime fossili che di emissioni di gas serra, in grado di mantenere inalterate le sue qualità e proprietà. Questo concetto è molto interessante per il comparto calzaturiero, poiché consente ai produttori di non modificare né il design del prodotto né i processi di lavorazione.

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