BERGI, la ripresa nel post-Covid è in forte ascesa

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BERGI SpA industria di Arzignano (Vicenza), leader nella progettazione, costruzione e vendita di macchinari e attrezzature per la concia, disporrà del secondo capannone entro fine anno

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La sede di Bergi SpA di Arzignano; si prevede che i lavori di ampliamento terminino per fine anno

Alla BERGI SpA di Arzignano (Vicenza) il 2021 sta proseguendo a buon ritmo. Un anno che si dovrebbe concludere con l’ultimazione di un importante investimento (pari a diversi milioni di euro), ossia il nuovo capannone, alto una decina di metri ed esteso su un’area di 2.200 metri quadrati, che consentirà di ampliare notevolmente l’area produttiva e direzionale, con i due plessi che, una volta ultimate le opere, saranno conglobati in uno solo di oltre 5.500 mq. Il progetto di ampliamento è iniziato con l’acquisto di un terreno, confinante con la sede storica, a fine 2017, anche se i lavori, che prevedono anche un parcheggio interrato per 23 posti auto e altri all’esterno, sono iniziati a metà 2019.

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Mauro Bergozza

Nella sede della BERGI, azienda leader nel settore della progettazione, costruzione e vendita di macchinari e attrezzature per l’industria conciaria, abbiamo intervistato a metà maggio il presidente Mauro Bergozza, affiancato nell’occasione dal Sales Manager Morgan Bertoldo. “Il capannone è praticamente ultimato – ci hanno spiegato Bergozza e Bertoldo – stiamo procedendo con i lavori di installazione delle attrezzature interne e, se tutto procede secondo le previsioni, completeremo l’ampliamento per la fine dell’anno. Nel nuovo capannone, oltre all’officina meccanica, sposteremo i reparti di montaggio, mentre ulteriori 900 mq saranno destinati agli uffici amministrativi e commerciali, oltre all’ufficio tecnico, produzione e post-vendita”.

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Una delle novità che verranno presentate al Simac Tanning Tech di settembre 2021: la Superstar T

 

Come avete utilizzato il periodo di pandemia sanitaria e relativo rallentamento del mercato a livello di sviluppo, ricerca ed innovazioni tecnologiche? “Nella prima fase di lockdown totale abbiamo adottato tutte le tecnologie a disposizione per poter lavorare anche da casa, sfruttando comunque le risorse aziendali come server, archivi e quant’altro. Non appena rientrati in azienda, abbiamo accelerato il più possibile per portare a compimento tutto ciò che avevamo iniziato. Ci siamo dedicati in maniera più approfondita a tutta la parte “promozionale” che per ragioni lavorative seguivamo solamente nei ritagli di tempo, studiando nuove strategie per presentare i nostri prodotti e renderli più appetibili. L’ufficio tecnico, da par suo, si è dedicato con ancora più forza al completamento di quei macchinari che erano stati concepiti ed ideati prima della pandemia”.

Che strategie aveva adottato durante i 15-16 mesi di rallentamento del mercato? “Abbiamo messo in campo le nostre professionalità ma anche un pizzico di fantasia, trattandosi di un’emergenza mai avvenuta in passato. Dobbiamo però dire una cosa importantissima: tutto ciò non sarebbe stato possibile senza nostri clienti. Infatti, se si è potuto continuare a lavorare serenamente anche nei periodi di basso afflusso di commesse è merito della grande quantità di ordini ricevuti prima della pandemia che i nostri clienti non hanno annullato. Questi ordini ci hanno consentito di lavorare sempre a pieno ritmo e di destinare al marketing quelle forze e quelle energie normalmente dedicate alle vendite. Da un lato, siamo orgogliosi del lavoro fatto negli anni precedenti che ci ha permesso di costruire una clientela fortemente fidelizzata e solida, dall’altro non dobbiamo scordare mai che ai nostri clienti dobbiamo sincera riconoscenza ed assoluto rispetto”.

Come si sta muovendo il mercato e quali prospettive avete per la seconda metà del 2021? “Il mercato attualmente è più vivo che mai. Per quanto ci riguarda, stiamo registrando un notevole interesse sia da parte delle aziende italiane che straniere che si è tramutato in un deciso aumento degli ordini. Tuttavia, siamo fortemente preoccupati dall’aumento dei costi dei materiali che, se continua con questo trend, potrebbe vanificare i progressi fatti finora ed i buoni propositi per il futuro. La speranza è che con il ritorno alla normalità la situazione si possa riequilibrare anche a livello di prezzi”.

Quanto vi stanno mancando le fiere internazionali del comparto conciario? “Le rassegne fieristiche sono sempre un importante momento di aggregazione e scambio di idee che spronano la crescita e la competizione tra le aziende e che spesso portano a dei considerevoli benefici per tutti. Pur essendo dell’avviso che ci si debba concentrare prevalentemente sugli eventi più importanti e significativi che caratterizzano il nostro settore, siamo altresì convinti che le fiere in presenza non debbano essere sostituite da rassegne online che tolgono la possibilità del contatto umano”.

La BERGI SpA parteciperà all’edizione 2021 del Simac Tanning Tech in programma dal 22 al 24 settembre alla Fiera di Milano? “Sicuramente sì. E se ne avremo l’opportunità, esporremo anche delle novità, che ora stiamo valutando e lo faremo anche nei prossimi mesi. Quella di Milano sarà quasi sicuramente l’unica fiera a livello mondiale nell’anno in corso e per questo motivo potrebbe diventare un’occasione straordinaria per mostrare quanto realizzato finora”. www.bergi.com