Bibo, dietro all’innovazione ci sono sempre le persone

Le prestazioni tecnologiche sono diventate fondamentali per il successo aziendale. Ecco come un General Manager può focalizzare la funzione tecnologica sulle priorità strategiche di un’azienda e mantenerla sempre all’avanguardia

I macchinari, in passato come oggi, costituiscono un pilastro fondamentale del settore industriale. La produzione moderna è un settore sempre più automatizzato e guidato dalla tecnologia. Si basa sull’applicazione di tecnologie e sistemi avanzati che stanno cambiando il volto della produzione in modi impensabili solo pochi decenni fa. Da recenti ricerche, questo settore infatti si caratterizza come una categoria medio-alta in termini di intensità tecnologica e come industria ad alta intensità di conoscenza. Alle soglie del suo cinquantesimo anniversario, Bibo è la prima realtà in Italia e primissima nel mondo a produrre e progettare macchine esclusivamente per il settore della pelletteria, passando dalle prime macchine manuali per tingere, tranciare, incollare e fustellare, alle attuali completamente automatiche. Incontriamo il suo fondatore, Gianfranco Biffignandi, all’ultima edizione di Simac Tanning Tech che ci mostra, attraverso le sue macchine, come la digitalizzazione della produzione è così avanzata da essere chiamata Industria 4.0, e perché rappresenta la quarta rivoluzione industriale guidata da dati, connettività e sistemi informatici.
La vostra ragione sociale riporta «Officina Meccanica Bibo srl» e il vostro stand è ricco di macchinari di ultima generazione…
“Dal 1974 produciamo macchine ed impianti automatici per il settore pellettiero e dei cinturifici con proposte sempre innovative studiate per ottenere la più alta qualità del prodotto finito, valorizzare la produzione e semplificare l’intervento umano. In fiera abbiamo voluto portare alcune delle nostre ultime creazioni. La prima si chiama SP3CM/R-MT: un nome piuttosto complicato ma in realtà è una macchina creata per migliorare la produzione. È una stampatrice automatica per pellami destinati a borse, portafogli scarpe ed etichette che, oltre a tutti i movimenti già noti che avevamo sulle altre, è autoregolabile anche nella profondità. Entra più o meno nel pellame a seconda della tipologia dei cliché che monta. Essendo una macchina multi-posizione come stampi, può operare su varie dimensioni. Pensate che, se la macchina avesse la stessa pressione su tutti gli stampi, in uno entrerebbe di più, in un altro di meno, mentre così rimane completamente omogenea. La sua dotazione prevede anche una testa girevole con doppio stampo e dispositivo di stampa con carta colorata programmabili. Infine, ma non meno importante, può essere ovviamente interconnessa ai sistemi informatici e logistici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni o programmi specifici”.
Cos’altro prevede l’offerta di Bibo?
“Non potevamo tralasciare le nuove macchine da taglio per cinture inteso come sagomatura della punta e dei fori, la messa a misura e il taglio della parte finale della cintura dove si mette l’ardiglione che avviene su parte metallica non più su certi nylon. Questo cosa consente di avere? Una sagomatura e una foratura veramente pulita. Un esempio è la BT90-110.
Abbiamo presentato delle trance che non hanno nulla a che vedere con altre soluzioni similari presenti sul mercato perché ha delle caratteristiche completamente nuove. La Trancetta FP-20 ne è un esempio perché permette di eseguire, in una sola fase, la foratura e la sagomatura delle estremità di una striscia di pelle o sintetico. L’innovativo piano di lavoro è caratterizzato da una guida posteriore regolabile che dà la possibilità di impostare la larghezza della striscia da lavorare. Oltre ad altri plus tecnici, su questa macchina è installato un motore a risparmio energetico. Infine abbiamo portato delle taglia-passanti automatiche”.
Come sta rispondendo il mercato a tutte queste vostre innovazioni?
“L’impressione è ottima, anche se veniamo da un inizio di anno molto positivo. Speriamo che questo trend continui”.

www.bibomec.it