Dalla sostenibilità all’interattività digitale: Conceria Nuvolari si proietta nel prossimo futuro e sperimenta tracciabilità e rivoluzionarietà degli NFT.
Una recente ricerca sottolinea come gli acquirenti, in particolare la generazione Z, trascorrano sempre più tempo online e siano affascinati dalle nuove frontiere, come il metaverso. A testimonianza di questa nuova tendenza, nel marzo di quest’anno, il mondo ha assistito alla prima Metaverse Fashion Week: una quattro giorni di sfilate e tavole rotonde ospitate nel mondo virtuale. Nonostante il metaverso sia ancora a uno stadio iniziale, è molto chiaro che le sue potenzialità siano enormi. Su come intercettarle e su come possa offrire percorsi di creatività nuovi nel settore conciario, Sara Santori, Owner e CEO di Santori Pellami SpA, alla guida di Conceria Nuvolari dal 2015, ne è pioniera. La incontriamo all’ultima edizione di Lineapelle e, come sempre, ci sorprende con la sua creatività e lungimiranza.
Su quali progetti vi siete concentrati e quali novità avete presentato?
“Nell’ambito innovazione, abbiamo perfezionato l’articolo Skin Goat, la linea di prodotti iper traspiranti e naturali per l’abbigliamento. Nell’ambito della linea Graphene Leather®, altamente resistente alle sollecitazioni, ai graffi ed antibatterico al 99,99%, abbiamo perfezionato l’articolo per il mondo delle calzature e abbiamo sperimentato una innovativa soluzione riservata al mondo automotive, estendendo ciò che avevamo già iniziato come abbigliamento”.
In che modo lo avete perfezionato?
“Abbiamo adattato le ricette di concia per arrivare a utilizzare questo supporto su prodotti destinati a nuovi settori. Partendo dal presupposto che questi articoli hanno una struttura differente, richiedono di conseguenza una concentrazione diversa di elementi chimici e di prodotti”.
È la prima volta che vi affacciate nel settore automotive. Che feedback avete ricevuto?
“Un buon feedback, la richiesta è alta. Le nostre pelli sono piccole, quindi sono destinate a rivestire volanti, oppure gambi o parti piccole, dove è molto interessante il fatto che possiedano una forte resistenza ai graffi e quindi all’usura”.
E sul piano della sostenibilità, ci sono state evoluzioni?
“Ovviamente sì, ricerca e sviluppo in tema di sostenibilità non si fermano mai. L’evoluzione più grande l’abbiamo apportata alla linea metal free Natural-L che si è trasformata in Natural-L Plus: il limite di 1000 milligrammi/chilo come richiesto dalla legge è stato dimezzato, abbattendolo sino a 500 milligrammi/ chilo. In questo modo abbiamo raggiunto un ulteriore obbiettivo nella riduzione dell’impatto ambientale. Tornando alla originale Natural-L abbiamo presentato un nuovo articolo che è il Lavato, quindi pensato per calzature e abbigliamento sportivo. Accanto a questo abbiamo ideato una soluzione rivolta in particolare alla pelletteria, caratterizzata da una grana molto particolare, ideale per borse e zainetti. Questo articolo – metal free, degradabile, compostabile e carbon neutral – che abbiamo chiamato Sherwood, è proposto in una gamma di dieci colori per dare più opportunità di utilizzo e di stile. Infine abbiamo realizzato un altro prodotto, sempre sul vitello, che è l’articolo Sky, una abrasivato molto trasparente”.
Per il mondo delle calzature invece?
“Non potevano non presentare la nuova linea invernale, quindi i nuovi colori dell’articolo Glass, presentato alla scorsa edizione di Lineapelle: una vernice che, a differenza di tutte le altre, è sostenibile, quindi realizzata con prodotti particolari che le conferiscono questa texture speciale”.
Immagino stia riscuotendo un grande successo…
“Assolutamente sì perché dona questa effetto lucido pur non essendo una plastica”.
Cosa via spettate dopo questo appuntamento fieristico così tanto atteso?
“Le premesse sono state positive, nel senso che abbiamo visto molta partecipazione al Micam e al Mipel, ma soprattutto una forte reattività da parte dei partecipanti che poi sono nostri clienti. Addirittura ci chiamavano per chiedere nuovi approvvigionamenti di materiale per soddisfare ulteriori richieste di riassortimento invernale. Per cui siamo ripartiti con entusiasmo”.
Ma non vi siete fermati qui. State sperimentando nuovi scenari digitali tra cui il metaverso. Ci può raccontare di cosa si tratta esattamente?
“In occasione dell’edizione di Lineapelle di settembre abbiamo presentato in anteprima assoluta il progetto Talking Leather: un sistema che permette al cliente di accedere alla sua storia, verificandone la tracciabilità, grazie a speciali tag che vengono attaccati al retro della pelle e alla app di Conceria Nuvolari sviluppata a questo scopo. Lato nuove strutture creative invece, sentiamo sempre più spesso parlare di metaverso e noi non volevamo starne fuori. Perciò, in collaborazione con DassùYAmoroso, brand No-Gender Street- Punk disegnato dagli stilisti Stefano Dassù e Pasquale Amoroso con cui avevamo collaborato già l’anno scorso per la realizzazione di alcuni capi con i nostri pellami poi esposti all’ADI Design Museum, abbiamo creato una tenuta in pelle molto particolare, ovvero un corpetto da guerriero imbottito che è il rifacimento del costume di un personaggio di un gioco che si svolge proprio nel metaverso. Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e ha preso parte al Kia Designers Award 2022 dando vita a degli NFT realizzati con la nostra pelle. Per cui possiamo dire che Nature-L è la prima pelle venduta nel metaverso”.

Sara Santori