Confindustria Fermo

Venanzi e Confindustria: “Impariamo dagli errori per arrivare a una organizzazione unica nelle Marche”

CONCLUSO IL MANDATO DI PRESIDENTE REGGENTE, L’EX NUMERO UNO DELL’ASSOCIAZIONE DI FERMO GUARDA AL FUTURO E PONE COME PRIMO OBIETTIVO LA REALIZZAZIONE DI UN POLO FORMATIVO DI ECCELLENZA PER LA CALZATURA

Con l’elezione alla presidenza di Fabrizio Luciani, avvenuta lo scorso 21 luglio, si è conclusa la reggenza di Confindustria Fermo da parte di Arturo Venanzi, chiamato alla presidenza del comitato formato da lui – scelto alla guida per ragioni di età ed esperienza – e dai colleghi Giulio Cruciani e Maurilio Vecchi per dare vita alla nuova territoriale di Fermo, dopo la conclusione della breve esperienza con Ascoli in Confindustria Centro Adriatico.“È stata un’esperienza impegnativa – racconta Venanzi – ma al tempo stesso molto interessante e siamo arrivati all’obiettivo senza particolari scossoni”.
Secondo lei, perché l’alleanza con Ascoli non ha funzionato?
Probabilmente perché non c’è stata la necessaria maturità, da una parte e dall’altra, per associare due province geograficamente vicine ma ancora lontane come visione unitaria. Siamo ancora fermi ai vecchi retaggi, ai litigi che nascono da questioni di potere e di poltrone, al provincialismo. Probabilmente qualche situazione interna è stata travisata e questo ha dato il via a polemiche che hanno alimentato le divisioni, portando poi alla rottura.
Per il futuro, si immagina una Confindustria Fermo da sola o con altre territoriali?
Penso che gli errori commessi da Confindustria Centro Adriatico e anche quelli della Confindustria Marche Nord saranno da esempio per arrivare, in tempi più o meno rapidi, a una realtà confindustriale regionale che avrà più peso specifico e supererà i limiti territoriali che pesano sulla nostra rappresentanza. Mi pare che nelle attuali presidenze provinciali ci sia una buona predisposizione per ottenere il risultato.
Qual è lo stato di salute delle aziende che aderiscono a Confindustria Fermo?
L’assetto è sostanzialmente invariato, anche se purtroppo i problemi – con la pandemia prima e con la guerra poi – sono aumentati esponenzialmente. Ora però ci sono diverse opportunità da cogliere, come quelle offerte dai fondi del Pnrr che devono essere intercettati e utilizzati per il rilancio delle imprese, partendo da quelle manifatturiere legate ai beni di consumo.
Scarpa e filiera della calzatura resteranno il cuore pulsante delle attività nel Fermano?
Siamo nati con le scarpe, abbiamo oltre cent’anni di tradizione consolidata e dobbiamo credere nelle nostre capacità per arrivare al rilancio. Negli ultimi vent’anni tutto è cambiato, ma si stanno aprendo nuove strade da percorrere, anche attraverso le partnership con i brand del lusso che da noi trovano know how, sistema distretto e disponibilità di risorse umane anche a livello manageriale.
Quali sono i limiti da superare, per il sistema distretto?
Sulle criticità logistiche, la Regione è al lavoro per un aeroporto pienamente funzionante e per risolvere le problematiche stradali, autostradali e ferroviarie. In questo modo, le Marche non saranno più soltanto un punto di passaggio bensì un luogo nel quale è più semplice arrivare e fare investimenti. L’altro aspetto fondamentale è la formazione professionale: unendo le imprese e le associazioni alla pubblica amministrazione, dobbiamo finalmente realizzare un centro di eccellenza, seguendo l’esempio avviato nel Veneto con il Politecnico calzaturiero. Questo passaggio è fondamentale per formare personale pronto a entrare nelle nostre aziende e per far capire ai giovani che la calzatura oggi è un mestiere gratificante e che offre, a livelli qualificati, interessanti opportunità economiche e di carriera.

Venanzi and Confindustria: “mistakes teach us how to reach a unique organization in the Marche”

Arturo Venanzi, presidente uscente Confindustria Fermo sezione calzature

Il nuovo Presidente Fabrizio Luciani

Le priorità del suo mandato quadriennale riguardano la crisi economica, il rilancio del sistema produttivo provinciale e lo sviluppo di progetti di alternanza scuola – lavoro che possano contribuire al sistema educativo in sintonia con dirigenti e ufficio scolastico regionale.

Fabrizio Luciani al centro e i quattro vicepresidenti Confindustria Fermo: David Beleggia, Filtex; Lara Vallasciani, Elisabet; Giampietro Melchiorri, Galmen; Carlo Forti, Axis