Confindustria Fermo sezione Accessoristi

Rete e coesione verso un nuovo modello di business

UNA VISIONE DI SISTEMA, CHE GUARDA AD UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS, PER RIVENDICARE L’ÉLITE DELLA CALZATURA A LIVELLO INTERNAZIONALE.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Elisabetta Pieragostini, Presidente sezione Accessoristi di Confindustria Fermo, che ci ha parlato degli obiettivi principali dell’associazione finalizzati a sostenere la formazione, l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica.
Fare rete, con un gruppo forte, unito, che vada nella stessa direzione per condividere esperienze e soluzioni è il modo più efficace per poter superare le tante sfide che oggi il mercato ci pone davanti ogni giorno.
Il programma del mandato dà particolare attenzione alla formazione in quanto costituisce un elemento cardine per l’innovazione. “Oggi le aziende cercano figure qualificate, con una formazione specifica, e purtroppo sempre più spesso non le trovano. Per questo serve un cambio di passo dentro e fuori le nostre imprese. È importante favorire la collaborazione con le scuole, ad esempio, nel nostro caso, con il Centro Formazione Professionale Artigianelli di Fermo, e poi con l’ITS. Le aziende dal canto loro dovrebbero dare la propria disponibilità a formare i ragazzi, a prescindere dalla loro successiva eventuale permanenza. Anche qui, serve ragionare in una logica di rete. Puntiamo inoltre a dar vita ad un Laboratorio Continuo per la Formazione che possa attrarre i maggiori esperti sul tema a livello internazionale”, ha affermato la presidente, passando poi ad un secondo punto cardine, quello dell’innovazione tecnologica che ha raggiunto oggi un notevole sviluppo: “È indispensabile promuovere una digitalizzazione complessiva dei processi che possa agevolare l’intera filiera produttiva. I nostri imprenditori debbono uscire dalla “comfort zone” del “si è sempre fatto così”, aprendosi alle nuove e inevitabili sfide che il cambiamento tecnologico ci pone davanti. Esistono figure professionali “nuove”, specializzate, che debbono essere adeguatamente valorizzate e integrate con le altre figure ordinarie del nostro settore.”
Non poteva mancare l’argomento relativo al percorso verso una moda responsabile, in cui sono inclusi anche gli accessori: un percorso ancora in salita che prevede di superare vari step per arrivare alla sostenibilità a 360 gradi. In tema di Transizione ecologica, Elisabetta Pieragostini ci ha comunicato che “ogni azione di business non può più prescindere dalla sostenibilità complessiva del prodotto: questo non solo in termini di materiali impiegati ma anche di iter produttivo. Tra le priorità che intendo portare avanti su questo fronte, c’è Plato Green Shoes, un progetto innovativo per la creazione di una filiera di imprese che possano offrire al mercato calzaturiero tutte le componenti per produrre una calzatura (uomo, donna, bambino) facilmente certificabile come “green” in accordo agli schemi/protocolli più comuni e/o più richiesti dal mercato. L’obiettivo di Plato Green Shoes, è quello di offrire, attraverso una piattaforma dedicata, soluzioni capaci di aiutare concretamente il Calzaturificio che intende produrre e commercializzare una calzatura certificata green. Plato Green Shoes non esiste come calzatura reale ma solo come “calzatura potenziale”, perché consentirà ai calzaturifici di inserire con facilità nelle loro collezioni delle calzature green certificate. Se oggi il processo di progettazione Green della calzatura è frammentato in tante attività tra loro scollegate, con Plato Green Shoes sarà visto come un unico processo fortemente integrato, altamente innovativo, dal grande impatto pratico e con enormi potenziali di sviluppo successivo.”

Elisabetta Pieragostini, presidente sezione accessoristi Confindustria Fermo