CORICHEM, ampliamento dei reparti produttivi e sviluppo dei processi

 width=CORICHEM opera nel settore della produzione e commercio di prodotti chimici e coloranti per le aziende del settore conciario.

Pierluigi BraggionPierluigi Braggion

“Per noi gli ultimi dati registrano un trend positivo con il fatturato del primo quadrimestre 2021 tornato a livelli pre-Covid”. È rassicurante il dato fornito da Pierluigi Braggion, presidente dalla CORICHEM di Sarego (Vicenza), specializzata nella produzione e nel commercio di prodotti chimici e coloranti per le aziende del settore conciario, fondata nel 1988 e con un’esperienza più che trentennale alle spalle.

“La pandemia sanitaria – precisa Braggion – ci ha colto in un momento di grande slancio che ci aveva visto realizzare un primo trimestre 2020 ottimo, con dati superiori al 2019, che era già stato uno dei nostri anni migliori. Avendo programmato sostanziosi investimenti in infrastrutture, macchinari, impianti e con progetti di ricerca avviati, non potevamo fermarci. Abbiamo continuato il nostro percorso completando l’ampliamento dei reparti produttivi dotati delle più moderne tecnologie digitali e completamente in Industria 4.0. In ricerca sono continuati gli sviluppi dei nuovi processi di riviera e concia con tecnologie alternative ai tradizionali metodi che impiegano solfuro, solfidrato in riviera e cromo come conciante. Abbiamo ulteriormente evoluto il nostro innovativo sistema di rifinizione POLARIS, allargando l’articolistica dalla pelletteria, alla calzatura, all’imbottito, all’automotive, sviluppando prodotti partendo da biomasse naturali”.

Tornando al giro d’affari e al mercato il presidente della Corichem precisa che “per il futuro tutto dipenderà dalle tempistiche legate alle vaccinazioni e conseguenti riaperture. Le persone devono ritornare con tranquillità nei negozi e deve ritornare il normale trend di acquisti. Per il settore della calzatura ad esempio non ci aspettiamo una grande vivacità nei prossimi mesi che generalmente sono i più floridi per questo settore, considerando che nei magazzini stazionano ancora molte scorte rimaste invendute per i lunghi periodi di chiusura”. Le fiere internazionali? Soprattutto quelle all’estero rappresentano per noi la possibilità di rapportarci da vicino con una clientela difficilmente raggiungibile: la loro sospensione potrebbe essere un elemento di rallentamento del comparto commerciale, e poi c’è il fattore materie prime il cui forte aumento dei prezzi e relativo shortage rappresenta un elemento di preoccupazione per il settore”. www.corichem.it