COS.T.A. è tra le aziende leader nella progettazione, realizzazione e installazione di linee e impianti completi per lavorazioni speciali, tra cui, oltre alla spalmatura, goffratura, stampa, coagulazione, accoppiatura, nobilitazione di croste e pelli.
Il blocco del mercato mondiale, provocato a livello globale dalla pandemia sanitaria, non ha risparmiato la COS.T.A. di Montebello Vicentino (comune del distretto della pelle di Arzignano), che sviluppa macchinari ad alta tecnologia per la lavorazione di un’ampia gamma di materiali, studiati per rispondere a tutte le richieste, anche le più esigenti, della clientela italiana e internazionale.
Mariano Rovetti
“Abbiamo sofferto come tutte le altre aziende del comparto – ci ha raccontato a metà maggio di Mariano Rovetti, uno dei quattro soci fondatori della Cos.T.A. (acronimo di Costruzioni per le Tecnologie Avanzate) – soprattutto quelle che producono macchine da conceria, in quanto gli imprenditori negli ultimi 15 mesi, ma anche attualmente, avendo poco lavoro, preferiscono per il momento proseguire con i macchinari in dotazione. Per parlare di effettiva ripresa è necessario ripartano i consumi, situazione che ancora non si è verificata: nell’ultimo anno qualcosa si è mosso nel settore arredamento, mentre hanno sofferto notevolmente soprattutto l’automotive e la pelletteria, soprattutto per quei capi, come scarpe e borse da donne, che sono rimasti invenduti”.
L’evento principale e più atteso di quest’anno si terrà alla Fiera di Milano che ospiterà dal 22 al 24 settembre il salone internazionale Simac Tanning Tech. “L’intenzione è quella di partecipare – precisa Rovetti – ma non è esclusa la nostra presenza in un’area assieme ad altre aziende, anche con lo scopo di ridurre i costi. Semmai il problema è legato agli spazi, non sarà facile portare impianti come i nostri che sono particolarmente grandi: l’intenzione è comunque presentarci con alcune novità, in particolare nuovi brevetti e modifiche importanti in un paio di modelli, che rappresentano i risultati del lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti durante il lockdown. Il nostro ufficio tecnico è composto da sei professionisti, che sono stati notevolmente impegnati, nonostante il mercato quasi fermo. Abbiamo evitato di mandare i nostri tecnici fuori dall’Europa, a causa degli obblighi di quarantena che avrebbero creato problemi di organico per l’attività interna”.
www.costaimpianti.com