Durante il convegno di mercoledì 2 ottobre nella sede di Acque del Chiampo ad Arzignano è arrivata la notizia che la Commissione ha proposto lo slittamento al 30 dicembre 2025: quasi scontato il via libera del Parlamento Europeo. Imprenditori e conciari soddisfatti.
Il titolo del convegno, organizzato da Confindustria Vicenza sezione concia dal Distretto Veneto della Pelle e UNIC ed ospitato nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 ottobre, nella sede di Acque del Chiampo ad Arzignano, era eloquente: “CO2 e deforestazione: due questioni ancora aperte per la concia”. In realtà, il secondo tema, con un “colpo da teatro” inatteso, è stato risolto con l’annuncio dato in diretta che ha sorpreso l’intera platea (anche in questa occasione la sala era affollata di imprenditori, tecnici, operatori del settore e studenti) oltre che gli stessi organizzatori, che mai avrebbero pensato ad un tempismo simile.
La notizia, che gli addetti ai lavori, ora visibilmente soddisfatti, attendevano da mesi ma tardava ad arrivare, è che la Commissione ha ufficialmente proposto il rinvio di un anno dell’EUDR (European Deforestation-free products Regulation), che rappresentava l’argomento più scottante del convegno, che segue quello tecnico-informativo del 29 maggio scorso nella stessa sede. Se il Consiglio e il Parlamento Europeo, come è legittimo attendersi, al punto che il “via libera” è dato per scontato, accoglieranno tale richiesta, l’entrata in vigore del regolamento anti-Deforestazione slitta al 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e al 30 giugno 2026 per le Pmi.
“L’aspetto curioso – ha detto al microfono il vicedirettore di Unic Concerie italiane Luca Boltri, presente sul tavolo dei relatori assieme ai colleghi Gian Piero Geminiani (ufficio legale) e a Giulia Martin (ufficio economico) – è che oggi, all’ora di pranzo, siamo partiti da Milano con la convinzione che non avremmo avuto grandi novità visto che a meno di tre mesi dalla scadenza, la Commissione continuava a latitare, al punto che da prima dell’estate non erano più usciti documenti o chiarimenti. Durante la fine del viaggio siamo stati raggiunti dalla nota ufficiale che è importante anche se di fatto non cambia la situazione. La proposta di estensione dei termini non mette in discussione gli obiettivi dell’EUDR, ma permetterà agli operatori di settore di aderire al regolamento senza problemi operativi, garantendo ulteriori 12 mesi di tempo”.
Il convegno, introdotto dai saluti del presidente della sezione concia di Confindustria Vicenza Mirko Balsemin e concluso alla fine con l’intervento del direttore del Distretto veneto della pelle Matteo Macilotti, che ha parlato dopo un “question time” ricco di domande, era incentrato sulla presentazione in anteprima dello studio commissionato da Confindustria Vicenza sezione concia dal titolo “Il calcolo del carico emissivo delle pelli: facciamo chiarezza”, del professor Giuseppe Pulina, ordinario di etica e sostenibilità degli allevamenti e pro-rettore alla ricerca dell’Università di Sassari. Nella sua relazione il docente ha “dimostrato che l’impatto della concia sui gas climalteranti è molto limitato e può essere anche compensato”. “Nella ricerca porto in evidenza il fatto – le sue parole – che il decreto europeo, che vuole contrastare la deforestazione, nel caso del sistema delle pelli non solo è inutile ma è anche controproducente”.

Da sinistra, Matteo Macilotti, Giuseppe Pulina, Mirko Balsemin, Luca Boltri, Gian Piero Geminiani e Giulia Martin

