Ecotan, un Futuro Bio-Circolare

Leader mondiale nella produzione e commercializzazione di tannini ed estratti vegetali, Silvateam, azienda piemontese con sede direzionale a San Michele Mondovì in provincia di Cuneo, si è lasciata ispirare dalla natura sin dai suoi esordi quando, nel 1854, la prima fabbrica per l’estrazione del tannino fu fondata nelle vallate del Monregalese, ricche di corsi d’acqua e di boschi di castagno.

Oggi Silvateam è riconosciuta a livello internazionale come un’azienda all’avanguardia nell’ambito dell’economia bio-circolare grazie ad Ecotan, una tecnologia innovativa completamente sostenibile che permette di conciare le pelli senza l’uso di metalli, cromo, triazina ed altre sostanze pericolose. Tali pelli presentano delle prestazioni molto simili a quelle trattate con il cromo, tuttavia a differenza di queste ultime, le pelli Ecotan possono essere completamente riciclate come fertilizzanti per agricoltura biologica a fine vita.

Innanzitutto, che importanza ha la sostenibilità per l’industria della pelle?
“Viviamo in un’epoca in cui le risorse naturali si stanno pian piano esaurendo e in cui l’uso eccessivo di sostanze chimiche pericolose, specialmente negli ultimi decenni, ha causato varie forme di inquinamento. Vi è pertanto una crescente richiesta di nuove tecnologie di concia a basso impatto sull’ambiente e sulla salute umana. La sostenibilità è vita o morte per questo settore che in passato è stato messo sotto cattiva luce: la sua immagine deve essere completamente rinnovata e riabilitata. Il comparto, che ha ben percepito queste esigenze, sta lavorando alacremente sulla comunicazione dei valori di questa industria. Inoltre anche i fondamentali devono evolvere attraverso un profondo ripensamento delle pratiche di base della concia e l’adozione di una chimica sempre più verde, sostenibile e sicura. Oggi, infatti, una delle priorità dei consumatori nella scelta degli articoli in pelle è proprio la sostenibilità, prediligendo in primis i marchi e i produttori che si impegnano nei confronti della natura in maniera concreta e misurabile”.

Come si sta evolvendo la filiera in termini di obiettivi sostenibili?
“La consapevolezza green sta crescendo lungo l’intera filiera. Durante le ultime fiere di Lineapelle a Milano e la recente a New York, ad esempio, abbiamo percepito fortemente questo nuovo atteggiamento poiché molti visitatori ci ponevano domande sul grado di sostenibilità della pelle. In pratica, sono sempre di più le concerie che sostituiscono i prodotti chimici tradizionali con formulazioni di origine vegetale, come quelle utilizzate nella tecnologia Ecotan, a base di tannini e biopolimeri sostenibili. Avvertiamo anche una maggiore attenzione verso il carbon footprint dei prodotti e le metriche di sostenibilità. Il dibattito sulla ‘seconda vita della pelle’ è appena iniziato, tuttavia siamo convinti che, sviluppando rapidamente una cultura del riciclo della pelle, garantiremo il futuro di questo materiale unico e genuino che evoca una indiscussa autenticità”.

Cosa guida questo cambiamento? Le regolamentazioni, il marketing, le richieste dei clienti?
“La domanda proviene dai marchi della moda e del design che stanno affrontando le sfide poste dalla Generazione Z, una fetta di consumatori che mette al primo posto la sostenibilità in tutti i suoi aspetti. Oggi, le aziende stanno investendo molte energie per implementare politiche ecologiche realmente sostenibili e guardano avanti per costruire le proprie credenziali attraverso l’adozione di materiali naturali e privi di metalli. Inoltre, gli enti regolatori supportano il comparto aggiornando gli standard principali, come la lista MRSL e la restrizione relativa ai bisfenoli, nonché creandone di nuovi, come il test per valutare il contenuto di biomassa nei prodotti finiti”.

Rispetto ad altri obiettivi, nel percorso verso la sostenibilità, dove si colloca lo sviluppo di sostanze chimiche più eco-compatibili per il processo di concia?
“A nostro parere, sta diventando una priorità assoluta. C’è un senso di urgenza nella ricerca di prodotti sani e innocui da utilizzare nel processo di concia, che incarna una crescente volontà generale di sicurezza e protezione della salute. C’è da tener presente che, in passato, la maggior parte delle problematiche ambientali sono state causate da sostanze chimiche utilizzate nel processo. La sostituzione di questi materiali con formulazioni più eco-compatibili è fondamentale per evitare future conseguenze negative”.

Che ruolo giocano i prodotti a base vegetale nel portare avanti gli obiettivi di sostenibilità del settore?
“Chiaramente importante. I prodotti vegetali hanno un duplice effetto: derivano da fonti rinnovabili (tannini di castagno, quebracho, tara e noci di galla) e, allo stesso tempo, migliorano la vita dell’uomo e svolgono una funzione importante per il pianeta. Questi ingredienti di origine naturale sono del tutto innocui, sicuri e adatti al contatto con la nostra pelle. Ciò permette di superare le preoccupazioni del grande pubblico riguardo ai prodotti chimici tradizionali e di creare una nuova immagine positiva della pelle che valorizzi la sua naturalità. Inoltre, la concia a base di tannino Ecotan, consente di riciclare il prodotto finito, una svolta epocale nella sostenibilità di questo settore”.

Quali sono i vantaggi dei prodotti a base vegetale utilizzati nel processo Ecotan? Come si comportano rispetto ai prodotti chimici tradizionali?
“Quando abbiamo creato Ecotan, ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere le caratteristiche delle migliori tecnologie esistenti, tra cui la concia al cromo, e di portare la sfida ad un livello successivo. L’idea era quella di ottenere una tecnologia ispirata alla natura e basata sui tannini che potesse replicare le performance della pelle conciata al cromo in termini di resistenza, morbidezza e durabilità. Il risultato è impressionante: il sistema Ecotan può essere usato in una conceria che produce pelli al cromo per ottenere articoli con le stesse caratteristiche, o addirittura superiori. Questo traguardo è stato raggiunto grazie alla perfetta combinazione dei tannini naturali, quali castagno, quebracho, tara e galla. Possiamo citare molti dei nostri partners, concerie che un tempo erano solite lavorare con il cromo e che oggi sono entusiaste delle nuove opportunità e dei risultati ottenuti con queste nuove formulazioni.

Per concludere, la tecnologia bio-circolare Ecotan è stata messa a punto per conferire alla pelle caratteristiche uniche in termini di look & feel, morbidezza ed elasticità sempre più richieste dall’industria della moda, della calzatura, del design e dell’automotive”.

Perché è importante disporre di conce alternative a quella con il cromo? Quali problematiche derivano dal suo utilizzo?
“Semplicemente perché le pelli conciate con i tannini partono dalla natura e tornano alla natura. La tecnologia Ecotan adotta una chimica ecologica e rispettosa dell’uomo senza porre le criticità delle tradizionali formulazioni chimiche a base fossile, che di solito hanno anche una gestione post-produzione più complessa. Il cromo può sicuramente essere ben gestito, ma purtroppo, quelle pochissime volte in cui non lo è, genera una risonanza negativa per l’industria. Inoltre, le nostre formulazioni di concia green permettono di creare articoli idonei al contatto con la pelle umana, escludendo così quegli effetti sensibilizzanti potenzialmente derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche. E, ultimo ma non meno importante, la bio-circolarità è la caratteristica chiave della pelle di ‘prossima generazione’, che può essere facilmente riciclata alla fine del suo ciclo di vita, trasformandosi così da materiale di scarto in un ingrediente ricco di azoto e prezioso per un’altra filiera, quella dei fertilizzanti per l’agricoltura biologica”.

Come si sta adoperando Silvateam per sviluppare nuovi prodotti a base vegetale che possono essere utilizzati nell’industria della pelle?
“Il nostro team di Ricerca & Sviluppo lavora incessantemente, sia in maniera autonoma che in collaborazione con prestigiosi Centri di Ricerca, per sviluppare soluzioni innovative ispirate alla natura. Attualmente, ad esempio, stiamo guidando un gruppo di partner in un progetto Life – I’m Tan dell’Unione Europea volto ad analizzare le molecole che compongono i tannini e potenziare il loro ruolo nella concia, sia in termini di performance delle pelli che per migliorare ulteriormente la sostenibilità di processo. Inoltre, stiamo lanciando una nuova generazione di agenti concianti privi di bisfenoli per affrontare la sfida di alcuni marchi di moda internazionali che guardano al futuro avendo come priorità assoluta la sicurezza e la salute”.

Che tipo di innovazione prevede il futuro?
“Il pensiero bio-circolare, la progettazione di prodotti bio-circolari e il riciclaggio a 360° saranno la strada da seguire. Solo un paio di anni fa, ad esempio, poche persone conoscevano il significato della parola bio-circolare. Ora la maggior parte degli operatori del nostro settore parla con orgoglio questa lingua e mira a raggiungere i suoi prossimi obiettivi all’insegna della sostenibilità”.

ecotanleather.com

Alessandra Taccon, Ecotan Leather Project Director