Vladimiro Fratini, Sales Director Fainplast
Una scommessa ormai vinta: Fainplast ha ampliato la sua produzione di compound per il settore calzaturiero, ricevendo ottimi riscontri. Ora punta sull’evoluzione del EVA.
Una storia vincente quella di Fainplast, azienda marchigiana guidata da Battista Faraotti. E non è un’opinione personale bensì questione di numeri. Nata nel 1993 ad Assisi, l’azienda inizia la sua attività in un capannone di 4000 mq; oggi, dopo il recente ampliamento del 2018, conta 85.000 mq di superfice, più di 80 silos di stoccaggio e 20 linee di produzione nel nuovo stabilimento di Ascoli Piceno. Il fatturato rispecchia quest’evoluzione: in crescita continua dal 2000, tocca il record di 145 milioni nel 2019. “Anche lo scorso anno è stato eccezionale” conferma il Direttore Commerciale Vladimiro Fratini, “abbiamo registrato un + 20% di nuovi clienti nel settore calzaturiero, anche se bisogna ammettere che è facile fare questi numeri all’inizio, con una fetta di mercato piccola”. Il calzaturiero rappresenta infatti “solo” il 15% del fatturato dell’azienda di Ascoli Piceno, specializzata nella produzione di compound per vari settori, soprattutto per la produzione di cavi elettrici. Nel settore delle calzature, Fainplast propone compound in EVA e in PVC che trovano impiego nello stampaggio di suole, intersuole, ciabatte e altri articoli.
Un settore che vale la pena coltivare, quello calzaturiero, e infatti Fratini ci conferma che a Simac Fainplast si è presentata forte di importanti novità. “Abbiamo ampliato la nostra gamma di compound in direzione dei prodotti “supersoft” e stiamo sviluppando un nuovo materiale, una variante dell’EVA, che punta a garantire maggiore comfort e morbidezza. I prodotti cosiddetti “supersoft” sono prodotti molto morbidi che hanno la caratteristica di avere una bassa termoretrazione, una caratteristica specifica dell’EVA, materiale che ha il problema, per così dire, che quando si va a diminuirne la durezza presenta una maggiore termoretrazione, ovvero il prodotto presenta scarsa stabilità dimensionale se esposto alle alte temperature. Questi nostri compound, invece, pur essendo morbidi si ritirano di meno, questo è un grosso vantaggio nelle lavorazioni perché comporta meno rischi quando si decide di voler abbassare la durezza. Abbiamo scelto di svilupparci in questa direzione sulla base di specifiche esigenze manifestate dai clienti, che ci hanno chiesto prodotti con una maggiore morbidezza, maggiore qualità al tatto, molto più simili alla gomma, se vogliamo”.
Il settore calzaturiero è per Fainplast una scommessa, per così dire, un’evoluzione dell’attività che aveva visto l’azienda impegnata principalmente in altri settori industriali: “I prodotti per il calzaturiero rappresentano una fetta relativamente piccola per noi, circa il 10-15% del fatturato. Siamo attivi soprattutto nella produzione di compound per cavi elettrici, quella della calzatura è una delle nostre divisioni più giovani. Crediamo molto in questo settore, abbiamo anche incrementato la nostra capacità produttiva lo scorso anno e siamo costantemente attivi nella ricerca. Ricerca e innovazione sono fondamentali per noi e crediamo fortemente che siano indispensabili per continuare a crescere.
Non c’è stato un anno in cui non abbiamo aumentato il fatturato rispetto al precedente – eccetto il 2009 – e se non investissimo in ricerca e sviluppo non riusciremmo a fare questi numeri”.
Numeri che sono possibili grazie a una clientela che ha risposto in maniera positiva alle proposte dell’azienda: “Siamo più presenti sull’Italia anche se abbiamo una buona clientela estera, questo per semplici questioni storiche, nel senso che siamo partiti all’inizio rivolgendoci al mercato nazionale. Abbiamo una clientela piuttosto diversificata e possiamo contare tante grandi firme e marchi del lusso tra i nostri clienti più affezionati”. Che ruolo ha il prodotto sostenibile nella crescita del fatturato di Fainplast derivante dal calzaturiero? “C’è stato senza dubbio un aumento della richiesta di materiali sostenibili, ci stiamo lavorando e stiamo adeguando i nostri cicli produttivi.
Al momento stiamo lavorando sulla ricerca di metodi di riciclo per l’EVA, in casa abbiamo anche un prodotto bio-based che utilizza polimeri ricavati dalla biomassa”. www.fainplast.com