Ftg Safety Shoes, oltre 60 anni di una storia fatta di esperienza e qualità

L’azienda di Lonigo (Vicenza) è leader nella produzione di scarpe da lavoro. Fondata nel 1959 sta per entrare nella terza generazione di famiglia

Si è lasciata alle spalle oltre 60 anni di attività, caratterizzati da una continua ricerca della qualità e una crescita costante nel tempo, unite all’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi. Un’avventura iniziata nel lontano 1959, nel pieno del boom economico italiano, per merito di Giuseppe Trevisan, che con il suo animo pionieristico da imprenditore e la sua inventiva inarrestabile, fondò ufficialmente l’azienda scegliendo di chiamarla FTG, una sigla – Fratelli Trevisan Grancona – che racchiude in sé storia, famiglia e territorio, e l’ha proiettata così verso il futuro.
Oggi quel “viaggio”, portato avanti con lo stesso bagaglio speciale fatto di integrità, specializzazione, design italiano e continuo miglioramento, vede al timone il figlio del fondatore, Luciano Trevisan, attuale socio unico, supportato dai figli e dalla moglie, un team che dimostra ancora grande entusiasmo, voglia di crescere e di affrontare ulteriori sfide. Senza pericolo di smentita si può dire che FTG, con sede a Lonigo (Vicenza), non è soltanto un’azienda, ma è il progetto di una famiglia italiana, un testimone passato di padre in figlio in un percorso le cui le radici iniziali, come coerenza, affidabilità e artigianalità, si sono fatte sempre più solide nel corso del tempo e hanno consentito di far crescere la ricerca, la tecnica e l’innovazione.
“Mio padre – il racconto di Luciano Trevisan, che abbiamo incontrato allo stand della fiera A+A, il più grande forum commerciale internazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro, tenutasi a Düsseldorf (Germania) a fine ottobre – avviò l’attività nel 1959 nel settore delle calzature producendo ciabatteria per il mercato tedesco, oltre che per il mercato nazionale: era un prodotto “vulcanizzato” in gomma che per quei tempi rappresentava una tecnologia molto avanzata. In seguito sono nate le calzature da lavoro, sempre con fondo vulcanizzato in gomma, poi è entrata la lavorazione con il puntale in acciaio e soletto anti-foratura, con suola in gomma applicata, sino a quando non ci siamo aperti alla tecnologia dell’iniezione in poliuretano. A quel punto è sempre stato un crescendo perché ci siamo specializzati solo ed esclusivamente nelle calzature di sicurezza, che rappresenta il 100% della nostra produzione già a partire dagli Anni Novanta”.
Lei si può dire sia nato e cresciuto in mezzo alle scarpe…
“Proprio così: io rappresento la seconda generazione della famiglia Trevisan e alle mie spalle ci sono i miei due figli che già fanno delle collaborazioni in azienda e contemporaneamente proseguono il percorso formativo. Entrambi, che dunque rappresentano la terza generazione, stanno dimostrando grande interesse: uno si è appena laureato e ora svolgerà uno stage all’estero, mentre l’altro sta completando gli studi universitari. Tutti e due hanno in programma di fare esperienze professionali anche fuori dall’azienda e noi incoraggiamo questo proposito perché è giusto saper costruire la propria posizione professionale senza troppi privilegi o vantaggi”.
Come è programmata la vostra attività?
“Il lavoro della FTG è molto articolato perché facciamo tutto internamente, dalla A alla Z. Ci occupiamo infatti dello sviluppo del prodotto, partendo dal design, quindi lo industrializziamo, lo produciamo andando a gestire la parte logistica e lo commercializziamo con il nostro personale, che comprende anche due venditori che vivono stabilmente in Germania, per noi un mercato di riferimento. La filiera, a partire dai fornitori per poi arrivare alla distribuzione, è molto complessa e in queste fasi ogni processo deve essere perfetto per garantire un risultato finale eccellente. Ci viene riconosciuto un ottimo rapporto qualità/prezzo, ma il nostro fiore all’occhiello è rappresentato dalla qualità. Recentemente abbiamo chiuso con un risultato di 0.19% il Sistema qualità della certificazione ISO 9001 che analizza tutti i dati: si tratta di un risultato eccellente perché significa meno di una imperfezione trovata, (che può essere semplicemente un laccio,) ogni 500 paia di scarpe”.
Quali sono i mercati principali in cui operate?
“L’Italia è ancora al primo posto, con una quota attorno al 30%, anche se ormai a livello di numeri sta per essere battuta dalla Francia, che negli ultimi anni ha registrato un grosso exploit. Per il resto lavoriamo bene in quelle nazioni per noi tradizionali come Germania, Austria e il Nord Europa in generale. Esportiamo complessivamente in 40 Paesi di tutto il mondo, spaziando dal bacino del Mediterraneo al Medio Oriente, dal Sudamerica sino al Far East. Come strategia aziendale seguiamo con attenzione tutti i Paesi dove viene accettata la calzatura certificata CE, ossia il timbro della Comunità Europea”.
La sostenibilità come viene interpretata dalla FTG SAFETY SHOES?
“Vorrei premettere che si tratta di un tema delicato nel senso che molti sbandierano aspetti su riciclo e green, poi molto spesso andando a verificare nei dettagli, la realtà è diversa. Cerchiamo di essere molto trasparenti nei nostri mezzi di comunicazione, per questo sia nel catalogo che nel sito web abbiamo inserito tutta una serie di parametri legati al concetto di ecologia, ricircolo e riciclo del materiale. Per quanto ci riguarda all’interno della nostra sede produciamo per il 20% con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, inoltre abbiamo tutta una serie di materiali che derivano da prodotti riciclati, sia per la costruzione della calzatura che per agli imballi”.
La vostra arma vincente in questo ambito è dunque la trasparenza?
“Proprio così. In definitiva abbiamo cercato di essere magari più complessi ma nel contempo più dettagliati possibile. Per questo precisiamo una serie di indicazioni su ogni singolo prodotto, evidenziando quelle che sono le caratteristiche peculiari in base al tema green sulle calzature. Tutto questo impegno a livello di sostenibilità fa parte di quella che è la nostra filosofia generale, ossia di essere credibili nel tempo. Si tratta di una scelta che sino a questo momento ha pagato, visto che vantiamo oltre 60 anni di vita e molti clienti sono storici, perché li ho ereditati da mio padre. Il fatto che siano ancora con noi testimonia che siamo seri e la fiducia riposta in noi è rimasta tale nel corso dei decenni”.

FTG – www.ftg-safety.com

Il team FTG alla fiera A+A di Düsseldorf