Danese, grandi novità in arrivo nel 2022

Tra poche settimane DANESE, sita in Arzignano (Vicenza) inizierà a festeggiare il traguardo dei 30 anni di storia: pronti ad investire nel mercato con nuovi strumenti

Si avvicina un importante e prestigioso traguardo per la DANESE srl, società fondata nel 1992 grazie all’esperienza di tre decenni in campo tecnico dei suoi fondatori, in uno dei più grandi poli conciari del mondo, quello di Arzignano (Vicenza). Tra poche settimane l’azienda veneta entrerà nel trentennale della sua storia, che onorerà con una serie di novità che verranno lanciate sul mercato italiano e straniero.
Nel corso degli anni la DANESE, che ad inizio attività si era specializzata nella produzione di nastri in tessuti elastici per palissoni, è diventata una società commerciale di spicco in grado di garantire forniture di ricambi e accessori a prezzi contenuti e di grande affidabilità. La “galassia” DANESE comprende marchi di prestigio a cominciare dalla CALATI, fondata nel 1961, sempre nel distretto della pelle, marchio rilevato nel 2019. Dopo l’acquisizione la CALATI è stata trasferita da Arzignano (dove l’avventura è proseguita per 58 anni) a Trissino, trova anche l’unità che ricondiziona le macchine, il magazzino delle macchine usate. Sempre in questo comune è stato allestito un altro capannone produttivo della DANESE, la cui sede centrale (con amministrazione e ricambistica) si trova ad Arzignano.
Al Salone Tanning Tech, ospitato in Fiera a Milano a fine settembre, abbiamo incontrato Maurizio Danese, titolare dell’omonima azienda, in uno stand in cui erano in evidenza anche i marchi CARM, CALATI ed EZIPCUT. Nonostante un minor numero di presenze e l’assenza quasi totale di operatori provenienti dall’Oriente e dal Sudamerica, il Gruppo DANESE ha presentato, come da tradizione, alcune cose nuove.
“Tre le novità del marchio CALATI – ci ha detto Maurizio, che poi abbiamo successivamente incontrato anche in sede, a metà novembre – ad iniziare da un più aggiornato Calibro Wireless, abbinato al software Selevision, ossia con connessione senza fili, che rappresenta uno dei nostri assi nella manica. Indubbiamente continua a registrare grande successo”.
Passiamo alla seconda novità…
“Si tratta del Calibro 450mm digitale che ancora non abbiamo lanciato sul mercato, ma in Fiera abbiamo presentato un prototipo. Si tratta di uno strumento che consente la misurazione sino a mezzo metro, riteniamo sia il più grande al mondo, non ci risulta che qualcuno ne fabbrichi uno altrettanto grande”.
La terza novità in casa CALATI cosa rappresenta?
“Un nuovo strumento con certificazione ISO, la n° 2589, specifico per le aziende pellettiere. In realtà è uno strumento che può essere utilizzato in reparto per la sua velocità di misura, ma che garantisce gli stessi risultati di uno spessimetro in laboratorio”.
E per quanto riguarda il marchio EZIPCUT?
“In Fiera abbiamo messo in mostra la nostra gamma di rifilatrici. Un’ulteriore novità di spicco verrà presentata nel 2022, si tratta di un progetto importante sul quale stiamo lavorando da tempo, destinato al settore pelletteria, ma non solo. Non vogliamo anticipare nulla”.
Una notizia “bomba” dei mesi scorsi, riportata dalle principali testate internazionali di economia e finanza, è il fallimento di AWUKO, il colosso tedesco produttore di carta smeriglio.
“Ne siamo venuti a conoscenza in estate dagli organi di informazione, poi ci sono giunte anche le notizie ufficiali. Secondo quanto scritto dai giornali tedeschi ora il gruppo è in amministrazione controllata, quindi in mano al Tribunale. Dalle stesse fonti in Germania abbiamo appreso che sono andati via i migliori tecnici, quindi la situazione è critica”.
Secondi indiscrezioni non si è trattato di un “fulmine a ciel sereno”, in quanto il marchio, avrebbe chiuso il 2019, quindi prima della pandemia, con un passivo di circa 8 milioni di euro. Che giudizio può dare di questo fallimento?
“Non riteniamo opportuno fare commenti, soprattutto nei confronti di uno marchio che rappresentava il nostro principale competitor. Io posso dire che Danese, con il suo marchio CARM, rappresenta una delle vere, efficienti ed economiche alternative alla carta tedesca a livello mondiale”.
Che cosa potrà succedere dopo il crac della AWUKO?
“A livello generale sicuramente si preannuncia una situazione di diffuso interesse, con molte società del settore che stanno monitorando il mercato: tra queste ci sarà anche la DANESE con CARM, che potrà mettere in campo l’elevata tecnologia e l’esperienza acquisita in due decenni. In questo settore lavoriamo maggiormente fuori dai confini nazionali: il nostro focus è l’estero”.
Che bilancio finale possiamo fare del Tanning Tech 2021?
“Dispiace per un’edizione in tono minore e con meno espositori, ma era giusto esserci per ripartire tutti assieme dopo un’assenza di quasi due anni di grandi rassegne fieristiche. La gamma di strumenti nel nostro stand l’ho poi condivisa, attraverso i canali social, per raggiungere coloro che non erano giunti a Milano. L’augurio è che nella prossima edizione della rassegna si possa tornare alla normalità, con l’auspicio che per il Salone delle macchine rimanga la collocazione autunnale, ben più congeniale rispetto a febbraio”.
L’ultima domanda riguarda i programmi per il 2022: ci può dare qualche anticipazione?
“Posso dire che ci sono diverse novità in arrivo. Bisognerà capire quale sarà la situazione del mercato, non vogliamo fare passi affrettati. In questi ultimi 20 mesi abbiamo avuto più tempo per lavorare su ricerca e sviluppo e i risultati sono stati importanti. La nostra rimane un’attività prevalentemente artigiana, non facciamo produzioni in serie, questo ci consente grande affidabilità e attenzione al cliente, per il quale qualsiasi prodotto può essere personalizzato”.

www.danese.srl
www.calati.online
www.ezipcut.com
www.carm.global

Maurizio e Matteo Danese