Gusbi e Autec, Vocazione green

Upgrading e sostenibilità sono le parole chiave di GUSBI, l’azienda di Vigevano specializzata nella produzione di impianti industriali per lo stampaggio del poliuretano destinati al comparto calzaturiero e non solo

“Finalmente la fiera. Tornare al Simac Tanning Tech era doveroso e indispensabile per dare un segnale forte di ripartenza, attendere oltre avrebbe comportato il rischio di incorrere in nuove incertezze sul futuro”. Irene Bianchi, responsabile Sales Department di Gusbi, ha le idee chiare sulla necessità di incontrare i clienti di nuovo in presenza, in un’ottica di ulteriore consolidamento del proprio posto tra i concorrenti. “Eravamo preparati a subire un flop, invece non sono mancate le visite soprattutto da parte della clientela europea e nordafricana, mentre quella sudamericana e statunitense continua a subire le limitazioni negli spostamenti. Compenseremo la loro assenza cercando di organizzare incontri dedicati in rete, come già avvenuto in questo periodo di pandemia”.
Diventata ormai consuetudine, anche in questa edizione di Simac Gusbi ha allestito uno stand di rappresentanza: “Portare i macchinari sarebbe stato troppo complicato”, prosegue Irene. “Gli strumenti digitali ci consentono di illustrarne in modo esaustivo le caratteristiche salienti. Del resto, una volta commissionati, i nostri impianti industriali per lo stampaggio del poliuretano vengono costruiti su misura delle singole esigenze. Questo li rende passibili di perfezionamento continuo”. L’innovazione di prodotto e di processo è all’ordine del giorno nell’azienda di Vigevano, per ogni progetto si decide cosa si può e si deve fare ancora per migliorare, step by step si aggiungono dettagli utili e soluzioni di upgrading in un dialogo continuo tra cliente e fornitore. In questa visione rientra anche il tema della sostenibilità. “Siamo stati tra i primi fornitori di macchine a attrezzature per l’industria della moda a ottenere la Targa Verde promossa da Assomac – sottolinea Bianchi – il sistema di certificazione sulle performance energetico-ambientali delle tecnologie di settore riconosciuto a livello internazionale, consolidando l’obiettivo intrapreso da tempo di fornire soluzioni che pongano al centro del processo produttivo la riduzione dei consumi. In qualità di produttori di macchine per lo stampaggio del poliuretano, cerchiamo di fare sistema con quelle aziende chimiche di materie prime e additivi per la produzione di poliuretano che applicano i criteri di sostenibilità.
Il lavoro di squadra si esprime anche attraverso la ventennale collaborazione con Autec Automation. “Siamo un partner consolidato, quasi un’unica realtà con l’azienda toscana per la robotica”, conclude Irene. “Autec fornisce l’intera linea di automazione studiata e progettata sulle nostre macchine. In questo modo siamo in grado di soddisfare, con un prodotto all’avanguardia e di altissima qualità, anche quel target di mercato che necessita di una completa automatizzazione”.

www.gusbi.com

Il ruolo di Gusbi in Confindustria Moda

Responsabile Sales Department e terza generazione dell’azienda di famiglia fondata nel 1946 a Vigevano, uno dei distretti industriali del Sistema Moda tra i più antichi della Lombardia, Irene Bianchi è consigliera Assomac nonché referente per l’Associazione (insieme con il vicepresidente Assomac Cristiano Paccagnella – Omac) del nuovo Comitato Education di Confindustria Moda. Il progetto nato di recente intende puntare i riflettori sull’emergenza della formazione dei giovani alle professioni richieste dalla filiera della moda, necessarie per assicurare un futuro al quel “bello e ben fatto” italiano che tutto il mondo ci invidia. “Insieme con le associazioni del settore tessile moda e dell’accessorio aderenti a Confindustria Moda, Assomac dovrà contribuire a creare profili idonei alle nuove esigenze dell’industria del fashion”, ci spiega Irene Bianchi. “Il ruolo di Assomac in particolare è di incentivare i giovani a studiare e a formarsi per andare a ricoprire quelle figure tecniche specializzate trait d’union tra i costruttori di macchine e le aziende dei comparti calzaturiero, pellettiero e conciario. Il primo step – prosegue Irene Bianchi – sarà la comunicazione con gli istituti tecnici e professionali. C’è grande scollamento tra scuola e impresa, gli studenti in fase di orientamento in genere non conoscono le nostre realtà aziendali. Ecco perché è necessario che la filiera faccia fronte comune per presentare ai giovani che si approcciano al mondo del lavoro tutte le opportunità offerte dalle pmi che operano nel settore della moda”.
Irene Bianchi ha partecipato come portavoce di Assomac alla prima edizione del Fashion Talent Days, l’evento lanciato da Confindustria Moda lo scorso novembre per focalizzare l’attenzione sul tema della formazione e ricerca di quelle figure professionali di cui il settore avrà sempre più bisogno nel prossimo futuro.