Al Simac Tanning Tech il gruppo svizzero HÜNI GROUP, che opera nel settore dal 1728, ha presentato un modello unico al mondo, che continua a rappresentare la “punta di diamante” della gamma
È in produzione da diversi anni ma il modello PPH Premium Jumbo continua a rappresentare la “punta di diamante” della HÜNI GROUP, leader mondiale nella produzione di bottali. L’industria svizzera, con sede centrale ad Horgen, nei pressi di Zurigo e filiale italiana a San Miniato (Pistoia), rappresenta in assoluto una delle più antiche realtà conciarie del mondo visto che opera nel settore da quasi 300 anni, con la fondazione risale al 1728. L’industria svizzera è leader incontrastata a livello internazionale nella vendita di bottali, la cui attività è iniziata negli Anni Settanta: dopo l’enorme successo e centinaia di pezzi venduti in pochi anni, nel 1988 è iniziata la produzione dei bottali in legno, mentre nel 2003 è iniziata l’era di quelli in plastica. Attualmente HÜNI GROUP, presente al Simac Tanning Tech, conserva questa leadership anche per quanto riguarda il processo di controllo, i brevetti e la tecnologia utilizzata.
“In effetti il bottale Jumbo PPH è in produzione da diversi anni – ci ha confermato Peter Mastelic, presidente & CEO del gruppo, che abbiamo intervistato all’interno dello stand, in Fiera a Milano – ma continua a restare la nostra eccellenza, che continuiamo a vendere meglio di tutti ed è sempre il protagonista nelle fiere dove esponiamo. Tale successo è anche motivato dal fatto che la nostra azienda è l’unica al mondo che produce il bottale costituito da un solo pezzo: guardandolo con attenzione è subito chiaro che non ci sono rinforzi né saldature, di fatto è un unico grande “tubo”, che garantisce una durabilità molto più alta. Tutti i nostri concorrenti, che lavorano anche polipropilene, non sono in grado di lanciare sul mercato questo tipo di bottale, che a livello assoluto rappresenta il “top” di gamma. Continua ad essere richiesto in tutto il mondo, giusto sia il protagonista nelle nostre fiere. Rispetto agli anni scorsi non ci sono stati ulteriori aggiornamenti, a conferma che si tratta di un bottale molto ben progettato, che dà molta soddisfazione ai clienti che lo utilizzano. Anche per altri prodotti della nostra gamma, preferiamo mettere in mostra i nostri modelli collaudati e di successo: è il caso del filtro HÜNI, presente da oltre 20 anni.”
Con il presidente e Ceo del gruppo elvetico abbiamo affrontato anche i temi legati al mercato, alla luce di quanto visto durante la rassegna milanese. “Questi giorni di fiera – il parere di Mastelic – che la Cina è “ancora chiusa”, ma anche nel resto dell’Asia risulta difficile operare, vista la difficoltà di viaggiare. In compenso in questo periodo stiamo lavorando molto in tutta Europa, mentre attualmente un grande mercato è rappresentato dall’intero continente americano, in particolare Stati Uniti e America del Sud, pur con il Brasile che fatica ad uscire dalla situazione di stand-by. Restando al continente americano un grande mercato per tutti è il Messico, negli ultimi anni noi abbiamo venduto parecchi macchinari. In Italia siamo molto presenti, vista anche la vicinanza da Zurigo, in particolare lavoriamo molto nei due distretti di Arzignano e Santa Croce sull’Arno, sicuramente di più in Toscana anche per la presenza di una nostra sede a San Miniato”.
L’ultima domanda riguarda le prospettive e i progetti previsti nel 2023. “A livello di automazione – conclude – sono previsti aggiornamenti e nuove funzionalità, trattandosi di un comparto sempre in evoluzione. Il settore sul quale ci stiamo focalizzando molto come gruppo è la digitalizzazione, anche in questo Salone abbiamo esposto un “posto di comando” con lo scambio dati, ma nel frattempo abbiamo realizzato e distribuito un sistema software, utilizzabile in tutto il mondo, che ha portato alla realizzazione di un dipartimento interno. La digitalizzazione informatica è una branchia importante, sulla quale stiamo investendo importanti risorse. I nostri clienti principali sono le concerie, noi siamo specializzati in tutte le fasi del “bagnato” della pelle, connessione e scambio dati sono fondamentali”.

Peter Mastelic (left) and Dario Mastelic (right)