
Officine di Cartigliano, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di macchinari destinati al comparto conciario, ha lanciato alcune idee innovative a supporto di aziende e lavoratori
È un anno storico quello appena iniziato per le OFFICINE DI CARTIGLIANO Spa che festeggia il 60° dalla fondazione, avvenuta nel 1961. Per l’azienda veneta – leader mondiale nella progettazione e realizzazione di macchinari destinati all’industria conciaria, in particolare impianti per l’asciugatura e il condizionamento delle pelli, palissoni, impianti a radio frequenza per il finishing e per il crust, impianti per l’essiccaggio e la rigradazione di polimeri, macchinari rivolti all’industria alimentare per la pastorizzazione e sterilizzazione di alimenti liquidi e semi-liquidi e infine impianti dedicati al settore ambientale come quelli per l’essiccaggio di fanghi e reflui civili ed industriali – il 2020 doveva rappresentare l’ennesimo anno di un’escalation continua ma la pandemia sanitaria, che ha interessato tutto il mondo, ha rallentato gli scambi, condizionando il fatturato finale.
Della situazione attuale, compreso il mercato a livello mondiale, ne abbiamo parlato con il Presidente Antonio Polato, che ha tracciato un quadro complicato ma caratterizzato anche dalla fiducia per un pronto rilancio già nel corso del 2021.
Il team di Officine di Cartigliano all’ultima edizione di LineaPelle
Presidente, quali sono state le conseguenze principali legate al Covid-19? “L’impossibilità di viaggi e trasferte indispensabili nel nostro settore per stabilire e mantenere vivi i contatti con tutti i nostri clienti. Il 20% del nostro personale è destinato alle trasferte ed essendo presenti per l’86% nel mercato estero eravamo abituati non solo ad andare nei loro Stati ma ad accoglierli nella nostra azienda per molteplici prove e test dei loro prodotti con i nostri macchinari. La mancanza di contatto obbligata è stata lo spunto per dar vita al “Virtual Trial”, una sala prove virtuale creata ad hoc e personalizzata in base alle esigenze di ognuno di loro. Mediante questo sistema interagiamo con i clienti in tutto il mondo andando a comunicare e condividere parametri di lavoro e dati tecnici delle varie prove”.
E quali in particolare le difficoltà a livello economico provocate dalla pandemia? “Le disposizioni sanitarie non solo hanno limitato la possibilità di spostamento ma ha anche rallentato la produzione dei macchinari. Questo ha influenzato il nostro fatturato che ha subito un calo del 25% rispetto all’anno precedente. Non ci nascondiamo una certa preoccupazione: per come stiamo vedendo questa pandemia ha creato non solo un forte disagio logistico ed economico ma anche una incertezza e scetticismo generale da parte degli altri stati nei confronti delle industrie italiane”.
Con il blocco obbligato dell’attività come avete trascorso il lockdown primaverile? “Siamo stati costretti a rivedere le modalità introducendo sin da subito il lavoro agile per la tutela dei nostri collaboratori oltre che all’introduzione delle precauzioni necessarie in azienda quali l’utilizzo di mascherine, di segnaletica interna e quanto previsto dalle direttive ministeriali. I reparti rimasti attivi nel periodo del lockdown sono stati quelli dedicati alla Ricerca e Sviluppo, attività autorizzate dal Governo nei vari codici Ateco di riferimento, poiché l’innovazione non può e non deve fermarsi mai. Questo rallentamento ci ha dato il tempo di riflettere e di concentrare le nostre energie nelle due aree in via di sviluppo, ovvero il dipartimento ambientale e quello alimentare. Operando per lo più nel mercato estero, noi ci siamo trovati ad avere forti limitazioni nello spostamento di tutto il reparto commerciale ma anche disagi nella spedizione delle macchine ed alla loro successiva installazione. Il reparto ricambi ed assistenza ha individuato politiche a supporto dei nostri clienti così come il reparto commerciale che non potendo più viaggiare ha organizzato il lavoro da remoto”.
Sala prove – macchina Palissone 416
Testing room – staking machine PAL416
Dal vostro osservatorio prevedete una ripresa dell’economia già nel 2021? “Certamente si. Ci aspettiamo un incremento rispetto al 2020 nei settori emergenti in particolare nel settore ambientale per l’essiccazione dei fanghi industriali e nello sviluppo della radiofrequenza per l’essiccazione delle pelli. Ricerca e innovazione sono il nostro leitmotiv che ci fa guardare con fiducia al futuro. Ad influire sugli scambi commerciali è non solo l’impossibilità di spostamento alla quale abbiamo risposto con una “Lettera alle istituzioni”, inviata a parlamentari, associazioni di categoria, come Confindustria, Assomac e UNIC, oltre che alla Regione Veneto. Si tratta di una proposta per tutelare i collaboratori e per far si che possono tornare a spostarsi per motivi lavorativi”.
Quali i punti salienti e le proposte dell’iniziativa? “Ci siamo soffermati sulle vaccinazioni, in particolare sulla loro importanza quale elemento fondamentale per la gestione dell’emergenza sanitaria e la tutela della salute di tutti. Noi abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri lavoratori e siamo perciò sensibili alle misure di prevenzione vaccinale. A nostro avviso le aziende possono essere luoghi attraverso cui operare il raggiungimento della massima copertura immunologica e un vaccino in tal senso sarebbe così diretto non solo per proteggere il singolo lavoratore ma anche la salute delle rispettive famiglie, dei nuclei di persone vicine e della comunità. Reso obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione individuale e il distanziamento per contrastare la pandemia, altrettanto si potrebbe fare nell’ambito della somministrazione dei vaccini, soprattutto in quelle aziende dove esiste personale che viaggia molto”.
In qualche modo avete fatto da capofila per tutte le altre aziende… “OFFICINE DI CARTIGLIANO è una realtà storica del Vicentino che esporta l’86% del proprio fatturato. Ne consegue che nel nostro organico almeno 35-40 persone, tra tecnici specializzati, ingegneri, addetti commerciali si recano fuori sede, sia in Italia che fuori confine, in tutti i Paesi del mondo. La proposta è di creare una sorta di priorità nella somministrazione del vaccino rivolta al personale delle nostre imprese esportatrici, chiamate a viaggiare e creare valore per l’economia”.
Quanto vi sono mancate lo scorso anno le fiere internazionali e quali potrebbero essere gli eventi fieristici in agenda nel 2021? “Nel 2020 abbiamo partecipato solo alla Fiera Tanning Tech che aveva portato dei buoni risultati nonostante l’assenza del mercato asiatico già fermo a causa del Covid. Tutte le altre fiere di settore sono state annullate e siamo tornati nel 2020 con Lineapelle perché associati UNIC. Si sperava che nel 2021 si potesse riprendere con le fiere in presenza ma Lineapelle prevista a marzo è stata annullata. Stiamo entrando nel nuovo mondo delle Fiere virtuali organizzate da APLF, partecipando a Cina, India e Africa: per noi sono state una nuova sfida e un modo innovativo per cominciare e intraprendere nuove relazioni con potenziali clienti. Questo mondo virtuale è in fase embrionale, speriamo venga adottato da tutte le industrie del settore conciario”.
Quali saranno i vostri punti di forza e le strategie che metterete in atto nel periodo di ripresa del post Covid? “In primis la rapidità nel rimanere sempre aggiornati in merito a nuovi regolamenti e decreti nazionali e internazionali e uno staff tecnico preparato e disponibile alle trasferte. Inoltre l’introduzione di nuove figure all’interno dell’azienda giovani e specializzate in digital marketing e social media per supportarci e incanalarci verso questi nuovi mondi della comunicazione: Webinar e Podcast non solo per la promozione dei nostri macchinari ma per iniziare a raccontarci perché dobbiamo sempre ricordarci che sono le persone a fare un’azienda”.
Per quest’anno avete già programmato il lancio di nuovi impianti? “Investiremo nella costituzione di una nuova società che produrrà macchinari innovativi complementari alla nostra linea prodotti. Un’altra sfida che, anche in un’epoca come questa, affronteremo con coraggio e determinazione”.
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