Al Tanning Tech di Milano I-TECH di Sassuolo (Modena) ha presentato le ultime novità per l’efficientamento dei processi produttivi in ambito 4.0 sostenibile
“Non vendiamo solo macchinari, in Fiera a Milano presentiamo una soluzione integrata di efficientamento del processo produttivo di preparazione dei prodotti di rifinizione pelli pensata e progettata per garantire un basso impatto ambientale”. Sono queste le parole raccolte all’interno dello stand, Andrea Carandini, Sales Director e share-holder della I-TECH, azienda che è stata brillante protagonista al Salone Tanning Tech, ospitato nei padiglioni della Fiera di Milano dal 20 al 22 settembre. La società di Sassuolo (Modena), che da oltre vent’anni offre, in diversi settori, un’ampia gamma di tecnologie, si sta imponendo in maniera sempre più importante nel comparto conciario con le proprie soluzioni hardware e software che contribuiscono all’efficientamento del processo produttivo dei clienti in ambito 4.0 sostenibile.
“Abbiamo cercato di sintetizzare la nostra presenza – ha precisato Carandini – con una soluzione impiantistica d’avanguardia che consentisse di catturare l’attenzione del cliente attraverso la parte hardware perché, in una fiera, è quanto puoi mettere facilmente in mostra. Una volta stabilito il “contatto” con il cliente, il nostro obiettivo è quello di trasferirgli che adottando le nostre soluzioni siamo in grado di rendere il suo processo produttivo più efficiente e più sostenibile. Tutto ciò è garantito da soluzioni in grado di impattare meno dal punto di vista dei consumi energetici e delle materie prime, ma anche con una rinnovata attenzione all’ambiente e alle condizioni di lavoro delle persone. È evidente che l’efficientamento produttivo significa sprecare meno e conseguenzialmente dover smaltire meno materiali favorisce anche un minor impatto ambientale inferiore. Tutti questi aspetti sono a noi ben chiari, le chiavi di proposta e di vendita sono queste”.
“Il bilancio della Fiera – ha aggiunto Bruno Bettelli, President-Ceo e co- founder di I-TECH – è stato sostanzialmente positivo. Possiamo affermare di aver pienamente raggiunto i vari obiettivi, sia operativi che strategici, che ci eravamo prefissati. Anche se l’affluenza nei tre giorni è stata complessivamente buona, sono purtroppo mancati, oltre agli operatori cinesi, anche clienti da altre parti del mondo, ciò a causa degli eventi geo-politici che tutti conosciamo, conseguentemente non è possibile affermare di essere ancora tornati ai livelli precedenti al 2020. Parlando dell’andamento generale quest’anno è stato caratterizzato da una serie di situazioni complesse e talvolta sovrapposte. Lo shortage delle materie prime, la guerra in Ucraina, la crescita dell’inflazione e lo spettro di una probabile recessione, l’aumento dei tassi d’interesse, sono tutte condizioni che impediscono l’instaurarsi di un clima di stabilità e fiducia nel quale sia meno oneroso gestire il business”.
C’è una moderata fiducia in vista del 2023. “In alcuni scenari – conclude Bettelli – il riequilibrio della reperibilità delle materie prime è già in atto anche se ciò non sta avvenendo in campo elettronico, dove per la componentistica temo che le difficoltà proseguiranno anche per buona parte del 2024, più ottimismo per ferro, acciaio, alluminio e relativa stabilizzazione dei prezzi. Soprattutto per le aziende che producono meccanica strumentale, se termineranno gli sgravi fiscali, legati agli incentivi Industria 4.0, c’è il rischio di un effetto rimbalzo, almeno in Italia. Questo significa che è importante continuare ad investire per diversificare la propria offerta, non solo in termini di gamma prodotti/soluzioni, ma anche in aree e settori industriali così da limitare i potenziali danni derivanti da eccessiva specializzazione e concentrazione”.

Bruno Bettelli e Andrea Carandini