Industrie Chimiche Forestali, fare sistema in modo sostenibile

Nel 2023 Industrie Chimiche Forestali ha rafforzato il proprio posizionamento nel settore calzaturiero integrandosi verticalmente e garantendo al mercato prodotti sempre più attenti all’ambiente

Industrie Chimiche Forestali, operatore di riferimento a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, tira le somme di un anno speciale per il Gruppo di Marcallo con Casone, benché ancora critico a livello congiunturale. “Nel 2023 – afferma il presidente e CEO di ICF Guido Cami all’ultima edizione di Lineapelle – abbiamo innanzitutto rafforzato la nostra posizione nel settore delle calzature proponendo al mercato prodotti sempre più sostenibili”. Una strategia attuata in primis attraverso l’acquisizione del ramo industriale di Tessitura Langé relativo all’attività di finissaggio e nobilitazione di tessuti (sbozzimatura, sbianca, candeggio, tintura, garzeria, smeriglio, alzatrama) e di commercio di filati e prodotti tessili in generale. “Abbiamo rilevato macchine, impianti, attrezzature e assunto tutte le 24 persone che facevano capo all’impresa fondata negli anni Quaranta a Robecchetto con Induno, senza trasferirla dalla sede originaria come invece era avvenuto con Morel nel 2021. Una scelta compiuta in funzione del posizionamento strategico dell’azienda, le cui acque di scarico confluiscono, attraverso un collettore comune creato da un consorzio di conciatori e tintori negli anni Settanta, a Ecologica Naviglio, società di prim’ordine nel campo del trattamento e depurazione dei reflui e rifiuti industriali. La decisione di acquisire Tessitura Langé è stata presa all’unanimità dagli azionisti e ora ci stiamo occupando di tutte le attività di riqualificazione e messa a punto – qualitativa, manutentiva, impiantistica, sistemi informatici, controllo di gestione, materiali, approvvigionamenti – secondo lo standard Forestali. Non si è trattato di una ‘conquista’ ma dell’unione di tecnologie e saperi con la finalità primaria di salvaguardare la filiera e la manifattura italiana, un valore rilevante a livello di business. Massimo Langé, ex proprietario dell’azienda di famiglia, è rimasto a bordo come persona di riferimento per la gestione tecnica della società”. L’attenzione alla sostenibilità di ICF è dunque oggi valorizzata dall’utilizzo di cotoni di origine etica (BCI), realizzati con materia prima sia organica garantita dalla certificazione GOTS sia riciclata con certificazione GRS nonché dall’impiego nei processi produttivi di sostanze chimiche conformi al protocollo REACH e all’elenco SVHC (Substances of Very High Concern). “Tra le opportunità createsi con l’ultima acquisizione anche quella di estendere la nostra esposizione dal comparto del packaging alimentare a quello per i prodotti del lusso (sacchetti in cotone per scarpe, borse, occhiali, cinture), dove Tessitura Langé era già presente internazionalmente grazie alle migliori certificazioni ambientali e di qualità”.
“Abbiamo chiuso il 2022 con un bilancio soddisfacente in termini di giro d’affari – prosegue Guido Cami – e nonostante le preoccupazioni innescate da un 2023 segnato da un forte aumento dei costi delle materie prime piuttosto che energetici e del gas, continuiamo a tenere duro e a investire, potenziando tutti gli aspetti legati alla sostenibilità. Per esempio abbiamo ottenuto, primi in assoluto nel nostro settore, la certificazione EPD® (Environmental Product Declaration) sulla linea ‘fabrics’ di puntuali, contrafforti e rinforzi per il calzaturiero e la pelletteria”. La certificazione EPD® esprime una dichiarazione volontaria ambientale, verificata da esperti indipendenti, che – facendo riferimento allo studio LCA (Life Cycle Assessment) – fornisce dati sul ciclo di vita dei prodotti secondo gli standard internazionali ISO 14040, 14044 e 14025. In particolare, descrive gli effetti legati alla produzione di una specifica quantità di prodotto (consumo di energia e di risorse idriche, quantità di materie prime utilizzate e rifiuti), ma anche gli impatti sul riscaldamento globale. Con l’obiettivo di coordinare progetti e strategie legati alla crescita sostenibile dell’azienda (acquisizione di nuove certificazioni e miglioramento di performance ambientali già in atto), nel 2023 è stata infine creata la nuova funzione del direttore della Sostenibilità, affidata a Marcello Taglietti.
“Ritengo che il destino delle piccole e medie imprese del nostro comparto – conclude Guido Cami – sia quello di aggregarsi e creare un’organizzazione evoluta che possa permettersi di investire con mezzi adeguati e di tenere testa alle potenti catene di fornitura da una parte e multinazionali del lusso dall’altra. I nostri migliori concorrenti dovrebbero aver voglia di mettere a fattor comune un po’ del protagonismo del ‘vecchio’ imprenditore italiano, al fine di discutere e gestire ogni problematica in maniera meno personalistica”. Fare sistema è, insomma, la chiave per generare soluzioni.

www.forestali.it

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Guido Cami, presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali, all’ultima edizione di Lineapelle

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Clienti e staff del Gruppo Forestali a Lineapelle