Italian Converter, visione ecosostenibile

L’obiettivo di Italian Converter è tradurre in tessuti inimitabili ed eco friendly le richieste dei propri clienti, attraverso ricerca e innovazione continue e processi di produzione virtuosi

Realtà imprenditoriale italiana specializzata nella creazione di tessuti ecosostenibili fashion e hi-tech per i migliori brand di calzature, pelletteria, abbigliamento e arredamento, Italian Converter® continua ad avvalorare la necessità di prodotti innovativi e ad alto standard qualitativo che, rispondendo con flessibilità alle diverse esigenze dei suoi committenti, contribuiscano ad anticipare e creare nuove tendenze nella moda e nel design. In un mondo del tessile in rapida trasformazione, il Gruppo con sede a Vigevano ha cavalcato la sfida della sostenibilità ambientale coinvolgendo e sensibilizzando a tutti i livelli la propria supply chain mediante un protocollo di chemical management e l’adesione al codice di condotta fornitori aziendale. Costantino Karazissis Dolzanelli, founder e CEO, ci racconta il suo impegno nel dare continuità e futuro a un progetto che, da sempre, coniuga creatività, ricerca e innovazione tecnologica.
Costantino Karazissis, come avete affrontato questi due anni di pandemia?
“In questi due anni di pandemia non ci siamo fermati, abbiamo continuato a lavorare, a fare ricerca, a credere nel nostro percorso di innovazione responsabile, fatto di nuove tecnologie, nuovi materiali, flussi e processi più trasparenti. Abbiamo rafforzato la collezione E.C.O. Kosmos (l’acronimo sta per Ecologic, Conversion, Optimisation) frutto della svolta etica di Italian Converter avviata nel 2017. Si tratta di una nuova generazione di tessuti che riproduce in chiave ecosostenibile i nostri progetti basici, trovando nelle diverse tipologie di materiale un equilibrio interessante tra peculiarità tecniche e performance di ecosostenibilità. Non si tratta infatti solo di impiegare fibre innovative ecosostenibili, ma di garantire tutta una serie di prestazioni tecniche imprescindibili nella costruzione dell’accessorio finale. Negli anni abbiamo raggiunto obiettivi di resistenza tecnica molto importanti e stagione dopo stagione siamo in grado di dare vita a prodotti sempre più avanzati”.
Come è organizzato il vostro ciclo produttivo?
“Scegliamo i filati migliori, li affidiamo per la tessitura ai nostri fasonisti di fiducia, quindi ci appoggiamo a una decina di tintorie esterne, anch’esse concentrate in Italia, per la colorazione dei tessuti. Una volta chiuso il cerchio, il materiale entra in azienda per la fase di stampa e per la trasformazione attraverso il range complesso di finissaggi, accoppiature, coating, goffrature. La nostra divisione interna di stampa digitale accoglie macchine specifiche per ogni fibra, dal cotone al nylon, dal poliestere al poliuretano. Il 50% della collezione viene accoppiata, a rinforzo dei tessuti destinati alla realizzazione di scarpe e borse, che rappresentano il nostro core business”.
La transizione ecologica per la sostenibilità presuppone il conseguimento di certificazioni ambientali che riguarda non solo l’azienda, ma anche tutta la filiera di riferimento. Voi a che punto siete?
“Abbiamo conseguito le certificazioni più importanti: Oeko-Tex, Global Recycle Standard (GRS), Global Organic Textile Standard (GOTS), Recycled Claim Standard (RCS), Organic Content Standard (OCS), Better Cotton Initiative (BCI), Forest Stewardship Council (FSC). Tutte le nostre stampe sono certificate, così come gli inchiostri utilizzati, nonché gli adesivi e le colle per l’accoppiatura di articoli tessili. Nel convertire il prodotto basico in un prodotto ecosostenibile abbiamo fatto da traino verso la certificazione dei nostri terzisti, che si sono dovuti adeguare per continuare a collaborare con noi.
Il recente ottenimento delle certificazioni ISO 14001:2015 e SA 8000:2014 ha segnato un passo ulteriore verso la salvaguardia dell’ambiente e l’impegno sociale. I risultati raggiunti in tema di sviluppo sostenibile sono oggi raccontati dal primo Report di Sostenibilità pubblicato dall’azienda lo scorso mese di maggio”.
Quali sono le ultime novità E.C.O. KOSMOS presentate?
“Per esempio la collezione NUO di tessuti in legno di noce e di quercia certificati FSC. Abbiamo messo a punto anche una linea in sughero: mescoliamo gli scarti provenienti dal recupero dei tappi con poliuretano ad acqua e spalmiamo il composto su diverse basi tessili. L’effetto è molto simpatico. Noi ci proviamo, ma ancora troppo spesso i clienti richiedono soluzioni meno azzardate con cui poter realizzare collezioni sobrie e vendibili. Poi ovviamente gioca una parte importante il fattore prezzo, anche per i grossi marchi con cui lavoriamo”.

www.italianconverter.it

Costantino Karazissis Dolzanelli, founder e CEO di Italian Converter

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