A poche settimane dall’acquisizione dell’intero pacchetto di quote azionarie della Italimpianti di Santa Croce sull’Arno (Pisa), celebre e storica azienda del comparto conciario specializzata nella realizzazione degli impianti di catena aerea per l’essiccazione delle pelli, Marco Agostini, co-titolare della MEC MAN di Lugo di Vicenza, ci aveva lasciati affermando: “E’ un grande sogno che si realizza, stiamo facendo un percorso da “folli”, anche a livello commerciale, emozionante solo pensarci. Tuttavia è una gioia che vogliamo condividere con lo staff al completo, è anche grazie al loro impegno e dedizione che siamo arrivati a questo punto. Sono felice di essere alla guida di un grande team, che ha sempre saputo fare gruppo e cercare nuove motivazioni. Questo sarà lo spirito che porteremo avanti anche in futuro”.
Ripartiamo da qui, dalla follia… «Questo è il nostro spirito, questo è quello che voglio che sia l’azienda: avveniristica, visionaria. È quello in cui io credo. Anche in questa acquisizione c’è un po’ di follia, nel senso che acquisire una realtà familiare e inglobarla in un’azienda come la nostra, significa trasferire un modo di essere, un modo di porsi, un modo di lavorare a una realtà che è familiare di mentalità e di impostazione. Può essere visto come folle. Pensaci…Tu li conduci in un mondo che per loro è una follia perché oggi essere nel mercato è complicato e ha tante implicazioni. Abbiamo ufficialmente iniziato un percorso assolutamente nuovo, fantastico sotto molti punti di vista – e io lo sto vedendo settimanalmente, quotidianamente -, perché quello che stiamo proponendo oggi non esisteva fino a poche settimane fa perché possiamo fornire alla clientela di tutto il mondo tutti i macchinari per il reparto asciugaggio. Se penso che 8 anni fa io non costruivo macchine, possiamo affermare senza ombra di dubbio che abbiamo fatto un salto di qualità incredibile. Sta lì la follia: quando credi in una cosa cerchi di costruire un solido gruppo di lavoro, una famiglia – ché poi l’azienda è una famiglia. Noi siamo questo, contro tutto, contro tutti. Anche contro il Covid perché durante l’emergenza noi ci siamo mai fermati. Appena porteremo la “nuova” Mec Man Toscana a regime diventeremo una realtà estremamente completa perché abbiamo tutti gli impianti per l’asciugaggio delle pelli».
Quali aspettative hai per il futuro e quali paure, se ce ne sono? «Mi sono svegliato il primo di gennaio e mi sono reso conto che quest’anno compio 50 anni e non ci avevo mai pensato. Ho una tale adrenalina…è fantastico. È un sogno che si realizza perché sono passati solo 8 anni da quando abbiamo iniziato questo splendido percorso. È emozionante vedere come sta crescendo l’azienda, le persone che stiamo assumendo… Le nostre esigenze sono cambiate rispetto a qualche anno fa e ora abbiamo la necessità di avere persone capaci e altamente specializzate. Questo significa che ci stiamo proponendo ad un livello di clientela più specifico. Anche questo è un passaggio che ti fa capire che stai crescendo».
Qual è stato il feedback che la clientela ti ha dato rispetto alla nascita di Mec Man Toscana? «Oggi il conciatore non ha tempo, come d’altra parte tutto noi. Poter avere un unico interlocutore per tutto ciò che concerne il reparto asciugaggio è un plus ineguagliabile. Inoltre, unici sul mercato, stiamo proponendo la possibilità di dialogo tra le macchine che ora siamo in grado di farle comunicare tra loro. Avere un unico referente con il quale dialogare, significa risolvere molti problemi. È buon senso, funziona sin da subito».
Risolvete un problema, fate risparmiare sicuramente molto tempo e probabilmente fate anche risparmiare dei soldi «Diamo la possibilità di concentrarsi sul lavoro. È un servizio al cliente impagabile».
Possiamo dire che per il 2022 il focus sarà sviluppare la struttura di Mec Man Toscana e far conoscere al mercato e al mondo le sue grandi capacità «Abbiamo investito per crescere. Insieme con Mec Man, la casa madre, siamo in grado di garantire continuità anche dal punto di vista dell’immagine».

