Labam, celebrare la moda come forma d’arte

LABAM (Lavorazione Artistica Bottoni Alta Moda), una storica azienda nata a Parma nel 1949, è sinonimo di eccellenza, eleganza, armonia, storia ed autenticità del settore accessori Moda in resina.
Le significative esperienze del suo fondatore nel settore della micromeccanica sono state fondamentali per poter costruire e modificare i primi macchinari e le prime attrezzature idonee alla lavorazione delle resine. Guardando al futuro con tante novità, dà forma e sostanza alle idee creative.

LABAM ha festeggiato nel 2019 i suoi primi settant’anni di attività. Com’è nata l’azienda e come si è evoluta nel corso del tempo?
LABAM è nata come bottonificio nel primissimo dopoguerra, quando l’Italia stava ricominciando la propria storia di restaurazione ed ogni cosa era difficilmente reperibile, tanto che le prime piccole “lastre di Plexiglas” utilizzate da LABAM per la produzione dei propri bottoni provenivano dai “cupolini” degli aerei militari dismessi e da residuati bellici. Il primo campionario è stato realizzato con strumenti rudimentali: non eravamo ancora in possesso dell’attrezzatura necessaria, ma la volontà e la fantasia erano presenti in abbondanza. Così sono nati i primi bottoni artistici, e da lì abbiamo iniziato ad espandere il mercato commerciale in tutta Italia, per poi allargarci all’estero creando un’efficace rete di distribuzione. Dai bottoni siamo passati alla produzione dei Bijoux, per poi passare alla pelletteria ed infine a ricoprire interamente il settore moda.
Componenti per pelletteria, calzature, ma anche per borse e costumi da bagno. Quanto è esteso il catalogo di LABAM e quale definirebbe “articolo di punta”?
È difficile rispondere a questa domanda, ci viene posta parecchie volte con grande curiosità.
Attualmente la produzione verte su oltre trentamila articoli, ed ovviamente è in progressivo aumento.
Non abbiamo un vero e proprio “articolo di punta”: ci vengono richiesti quotidianamente tanti articoli per la Pelletteria in generale, ma anche per tutti gli altri ambiti, oltre che progetti interamente personalizzati realizzati ad hoc sulle idee dei clienti. Se proprio vogliamo identificare gli articoli più desiderati, possiamo attribuire il titolo alle Catene in Plexiglas, in quanto storicamente LABAM è stata la prima azienda a produrle e di conseguenza abbiamo un campionario veramente esteso; infatti, tanti clienti storici ci hanno conosciuto e ci ricordano proprio per la varietà di catene presentate 50 anni fa nelle principali fiere internazionali.
Modelli iconici che hanno segnato la storia, esposti addirittura al MoMa di New York, fonte di ispirazione per designer e stilisti di tutto il mondo: qual è il segreto di un simile successo?
In tutti questi anni ci siamo sempre dedicati al nostro lavoro con tanta passione senza mettere mai nessuno in secondo piano. Questa totale dedizione al prodotto, unita alla grande esperienza ed alla grande inventiva che ci hanno sempre contraddistinto, ci ha permesso di realizzare articoli che hanno semplicemente colpito a fondo le persone: da qui la richiesta per esporre al MoMa il nostro iconico articolo catena 29382. (foto allegata)
Il “Bijoux” LABAM, un’icona di stile e glamour riconosciuta in tutto il mondo. Cosa ci può dire a riguardo?
Negli anni Cinquanta abbiamo realizzato dei piccoli componenti da minuteria con varie forme artistiche, e successivamente abbiamo realizzato modelli di collane ed anelli con questi componenti. Erano gli anni in cui il mercato femminile venne sconvolto dall’introduzione del bikini e le donne iniziarono a sfoggiare bigiotteria molto più vistosa.
In questi anni iniziammo a produrre bigiotteria differente rispetto ai prodotti più classici disponibili in commercio (ovvero le classiche collane a due fili, le collane con perle e stile rosario, in materiali quali il vetro e la ceramica).
In quegli anni si producevano tantissimi bijoux galvanizzati, quasi a voler richiamare il più costoso oro; anche noi abbiamo ovviamente prodotto questo tipo di accessori, ma abbiamo anche lavorato molto sui colori, sulla particolarità delle forme dei singoli componenti e sull’originalità dei modelli.
L’ulteriore perfezionamento è avvenuto negli anni Sessanta, quando i prodotti Italiani erano i più richiesti dal mercato, le industrie producevano tantissima varietà di articoli ed in grandi quantità: ci si poteva rapportare con altri mercati senza problemi di alcun genere.
Gli ultimi 15 mesi hanno rappresentato una vera e propria sfida per l’economia mondiale e ha duramente colpito, in particolare, il settore moda. Come avete affrontato una simile emergenza e quali sono le prospettive per il futuro?
Questa crisi dovuta alla pandemia ha sicuramente destabilizzato il mercato mondiale, ed il nostro settore è stato appunto tra i più colpiti.
Soprattutto i primi mesi sono stati davvero difficili, nell’incertezza delle nuove restrizioni e delle evoluzioni dei mesi a venire.
Abbiamo sicuramente messo in primo piano la salute di tutti i nostri dipendenti, clienti e fornitori, ma senza perdere di vista i nostri progetti.
In questi mesi di incertezza, nei quali abbiamo ricevuto tanti fornitori abituali che, abbattuti, ci raccontavano le brutte situazioni che riscontravano in giro, abbiamo deciso di implementare la ricerca e la progettazione di tanti accessori con nuovi design accattivanti, che presenteremo non appena il settore tornerà vigoroso come nel periodo pre-Covid.
Abbiamo sfruttato i mesi più calmi andando controtendenza: approfittando del momento di “rallentamento forzato” dovuto alle restrizioni Covid, abbiamo investito sullo stabilimento effettuando opere di ristrutturazione su due dei nostri capannoni, ed abbiamo implementato l’organizzazione generale e lo sviluppo dell’ufficio tecnico.
Nonostante la ripartenza ha avuto e sta avendo tutt’oggi alti e bassi, continuiamo comunque a lavorare sempre con i nostri clienti abituali, ed anche con nuovi clienti, capendo le loro difficoltà nel trovarsi improvvisamente a dover chiudere i punti vendita o limitare gli orari di apertura degli stessi, un po’ in tutto il mondo; crediamo di dover attendere ancora qualche mese prima di avere uno sblocco definitivo della situazione generale.

labamsrl.com