Nastrotex-Cufra, La spinta per ripartire

Nastrotex-Cufra reagisce alle difficoltà dettate dalla pandemia puntando su un’attenta gestione aziendale e su prodotti ecosostenibili

“Se l’edizione 2020 di Lineapelle non aveva sortito gli effetti desiderati, quest’anno invece si sono ripresentate come in passato le condizioni favorevoli alla partecipazione attiva dei visitatori”, afferma Barbara Cucchi, titolare con il fratello Roberto dell’azienda bergamasca leader nella creazione di nastri elastici per l’underwear, lo sport e le calzature.
Dopo i primi mesi di cassa integrazione a rotazione e di interruzione dei processi produttivi a eccezione dei soli impianti destinati a realizzare gli elastici delle mascherine di sicurezza, Nastrotex-Cufra è ripartita alla grande: “Il settore dell’abbigliamento sportivo ha fatto e sta facendo da traino – prosegue l’imprenditrice – al punto che abbiamo dovuto investire in nuovi macchinari per far fronte all’impennata delle commesse e via via siamo riusciti a recuperare anche il calo di fatturato generato dal settore delle calzature. D’altro canto abbiamo messo in campo diverse contromisure utili ad attenuare l’impatto economico della pandemia, come una drastica riduzione dei costi non strategici e delle consulenze, un’ottimizzazione dell’acquisto delle materie prime mediante una più attenta analisi degli indici di rotazione scorte e una significativa riduzione della cartella colori (siamo passati da 130 a una cinquantina di proposte) privilegiando le tinte tradizionalmente più vendute. In un’ottica di sviluppo sostenibile e di risposta alle ultime tendenze del mercato, inoltre, i nostri prodotti sono sempre più green. Le nuove frontiere riguardano la tipologia di materia prima utilizzata in sede produttiva: stiamo prediligendo filati di poliestere, cotone o lana riciclati, o costituiti da materiale bio-ceramico o da grafene”.
Ciò che tuttavia preoccupa di più l’azienda in questo periodo è la reperibilità dei materiali di base: “Caucciù, poliestere e cotone rappresentano i nostri ‘carburanti’, non possiamo permetterci di restare senza scorte per via dei costi dei trasporti schizzati alle stelle e dell’inattendibilità dei tempi di consegna, pertanto dobbiamo essere abili nel programmare il magazzino. Un’attività complessa data la crescita di modalità di lavoro just in time. È dura rimanere posizionati sul mercato – conclude Barbara Cucchi – bisogna essere ben strutturati, avere una certa solidità economico-patrimoniale e soprattutto credere nella propria azienda. Noi ce la mettiamo tutta”.

NASTROTEX-CUFRA – www.nastrotex-cufra.it