Officine di Cartigliano, smaltimento dei fanghi e valorizzazione di residui con l’essiccatore EFT

officine di Cartigliano EFT
I vantaggi dell’essiccatore fanghi EFT Officine di Cartigliano, diminuzione di massa e volume dei fanghi, stabilizzazione del prodotto e riduzione dell’impatto ambientale e creazione di second-life product per un nuovo mercato

Officine di Cartigliano S.p.A., leader mondiale nella progettazione e realizzazione di macchinari destinati all’industria conciaria da sessant’anni, coglie nuove opportunità nel mercato in continua evoluzione e applicando il proprio know how nell’essicazione nel settore conciario in ambito asciugatura e condizionamento delle pelli, al mondo dello smaltimento dei fanghi civili ed industriali e della valorizzazione di residui provenienti dall’industria del food&beverage.

officine di cartigliano ricerca e sviluppo
Cartigliano, dotata di un reparto R&D polifunzionale interamente dedicato allo sviluppo di nuovi progetti, investe circa il 10% del fatturato in Ricerca e Sviluppo.

L’Essiccatore Fanghi EFT, nato per diminuire l’impatto dei residui nell’ambiente, lavora sulla percentuale di acqua presente nei fanghi, riducendone massa e volume. Vengono così ottimizzati i costi di stoccaggio, movimentazione e soprattutto di smaltimento del fango stesso. I residui provenienti dalle industrie, che hanno una percentuale di umidità molto elevata di circa del 70/75%, una volta essiccati a bassa temperatura hanno un’umidità residua ottimale compresa tra il 10-15% ed una perfetta stabilizzazione.

L’estrusore posto in testa all’impianto dove vengono caricati i residui rappresenta l’innovazione di questo essiccatore, frutto di una tecnologia progettata per aumentare la superficie di scambio termico del materiale umido e per impedire la formazione di polveri in fase di caricamento della macchina. Nell’Essiccatore EFT la trasmissione del calore avviene per convezione e non per irraggiamento, a differenza degli altri impianti presenti in commercio che lavorano ad elevate temperature; con EFT viene privilegiato il parametro velocità rispetto al parametro temperatura dell’aria di essiccazione.

L’energia primaria di alta qualità (acqua 85°-90°) utilizzata, economica e facilmente reperibile p.e. in impianti di cogenerazione, dà un beneficio sui costi di funzionamento. Durante il processo di essiccazione, prima di entrare nell’EFT il materiale viene estruso e disteso uniformemente con movimento brandeggiante sull’intera larghezza di lavoro della macchina. L’impianto EFT Cartigliano, modulare con 2 fino a 16 moduli, permette in caso di aumento di produttività che non sostituzione della macchina in quanto è possibile riadattarla con semplicità. Nel è installato Un essiccatore nel reparto R&D permette di fare delle prove per testare la resa del materiale da essiccare.

Sulla base delle esigenze di ogni cliente e delle caratteristiche del residuo da trattare, l’essiccatore EFT viene customizzato. E’ possibile processare residui umidi provenienti dalla spremitura di soia, kamut, avena, riso, agrumi; borlanda da distilleria e scarti da produzione di conserve oltre che fanghi da impianti di depurazione.
www.cartigliano.com