Openhouse Ecotan, l’evento che parla ai brand continua nel 2023

L’iniziativa promossa da Silvateam ha permesso a molti marchi, anche nel 2022, di apprezzare i pellami biocircolari realizzati con concia metal-free ‘Ecotan’.

Abbiamo incontrato Alessandra Taccon, BU Leather Ecotan Project Director, in occasione del secondo roadshow dedicato all’innovativo progetto di concia sviluppato da Silvateam, azienda con ben 160 anni di storia nella produzione di estratti vegetali ed un forte know-how maturato nello sviluppo di conce a basso impatto ambientale, durante il quale vengono presentati i prodotti realizzati da alcune rinomate concerie. ‘Ecotan’ è la soluzione tecnologica per cambiare finalmente paradigma e puntare a creare valore nel mondo della pelletteria, sia dal punto di vista della sostenibilità che della circolarità dei prodotti finali.

Siete giunti al secondo appuntamento di questa ragguardevole iniziativa. Che sviluppi prevedete per il futuro?
“È il secondo evento che facciamo di questo tipo, un nuovo modello di sperimentazione che si abbina agli ‘Ecotan Tour’, appuntamenti promozionali ormai consolidati che ci portano in giro per tutto il mondo e con un pubblico sempre molto affezionato. Con ‘Openhouse Ecotan’ abbiamo voluto testare anche una modalità che ci permette con i nostri partner di coinvolgere i marchi in un unico momento. Oltre alle classiche attività individuali che portiamo avanti con le singole concerie, ci piaceva l’idea di metterci insieme per creare un momento di attività collettiva rispetto ai brand. Chiaramente i tempi, la logistica, le pressioni che subiscono gli uffici stile non sempre facilitano gli appuntamenti. Tuttavia, noi ci crediamo e quindi siamo determinati a continuare nel 2023. Possiamo considerare il 2022 un anno di rollout. Noi contiamo di riuscire, con il tempo, a creare un appuntamento che offra vera attrattività per il territorio: questo farebbe la differenza. Durante le fiere tutti corrono veloci, sono di fretta, non ci si riesce a focalizzare in un vero e proprio dialogo con i visitatori. ‘Openhouse Ecotan’ potrebbe rappresentare la soluzione ideale vista anche la posizione privilegiata che ha, cioè vicino alle aree che vanno da Firenze a Scandicci, dove le grandi firme producono e contano la presenza strategica di staff internazionali. Durante questi incontri le concerie hanno il tempo di curare i rapporti interpersonali, le relazioni con le griffe e di introdurre le loro creazioni. In occasione di quest’ultimo evento abbiamo presentato una collezione molto ampia di pelli, che spaziava dal vitello, all’agnello, sino all’esotico. Magari per il prossimo anno aggiungeremo altre iniziative, dato che ci piace molto l’idea del confronto e del dialogo con il territorio”.

È molto interessante che siate riusciti a mettere insieme due anime così diverse…
“Assolutamente. Al di là di quelle che sono le peculiarità e specializzazioni di ogni singola conceria, è l’obiettivo comune che ci porta a lavorare tutti insieme ad uno sviluppo congiunto del mercato e ad agire come leva per ottenere un vero cambiamento nei sistemi di concia. È intento condiviso promuovere metodi di concia più naturali, più sostenibili per l’ambiente, più in armonia anche con la nostra pelle. Fondamentalmente è questo aspetto che porta tutti a superare la dimensione individuale per guardare oltre, per gettare il cuore oltre l’ostacolo e pensare che può essere davvero una sfida comune. La sinergia è l’elemento fondante di questo progetto, che può creare opportunità per tutti lungo la supply chain. Quando si parla di Ecotan il riverbero è naturale, sia da un punto di vista di nomea, sia di identità sul mercato”.

www.ecotanleather.com

Alessandra Taccon