GSC GROUP, con sede nel distretto di Arzignano, già protagonista a ProssimaPelle, proporrà la stessa collezione in chiave ancora più eco-sostenibile in Fiera a Milano a Tanning Tech grazie alla nuova tecnologia OMW che nobilita un rifiuto dei frantoi e lo riutilizza e tratta per conciare le pelli
Protagonista alla rassegna ProssimaPelle, a Villa Cerini a Castelfranco di Sotto. E sicura protagonista anche in Fiera a Milano, dal 19 al 21 settembre, per la rassegna internazionale Simac Tanning Tech. In prima linea una delle realtà principali del settore, la GSC GROUP, industria che si trova nel distretto di Arzignano, leader nello sviluppo e realizzazione di prodotti chimici per diversi segmenti del settore conciario, tra cui riconcia, ingrasso e rifinizione, coloranti da botte e pigmenti.
“A questa edizione di ProssimaPelle – spiega Diego Cisco, Marketing e Export Sales Director, che abbiamo intervistato durante l’evento – abbiamo presentato una collezione di cerati, articoli destroyer, che è un termine che indica gli articoli “invecchiati”, con l’obiettivo di ottenere pellami il più naturali possibili. In contemporanea abbiamo anche esposto una serie di pellami con concia naturale, provenienti dai reflui della raffinazione dell’olio di oliva, una tecnologia che si chiama OMW che sta per Olive Mill Wastewater. Sostanzialmente queste nuove collezioni, preparate sui temi proposti per il 2023 dagli organizzatori, rispecchiano principalmente il nostro lavoro di sviluppo e ricerca proseguito negli ultimi tempi”.
Grande attesa per il secondo appuntamento dell’anno, dopo quello di febbraio, con Lineapelle a Milano. “Per questa importante rassegna internazionale – precisa Cisco – esporremo nel nostro stand solo pellami naturali conciati con la nostra tecnologia OMW, con concetto green, di massima sostenibilità e circolarità. È una novità assoluta, presumibilmente per l’intero settore conciario italiano, dove presenteremo le rifinizioni realizzate sino ad ora sul cromo, replicate in pellami di concezione naturale e sostenibile. Siamo sicuri che questa nuova gamma registrerà l’interesse di tutti. Non nascondiamo che dall’appuntamento di settembre ci attendiamo ottimi riscontri, si tratta di una vetrina importante a livello internazionale, con operatori e addetti ai lavori provenienti da ogni parte del mondo. L’augurio è di far comprendere l’eccezionalità del progetto OMW e il forte impegno che l’azienda dedica alla sostenibilità, una scelta già fatta da molti anni, con l’obiettivo di avere un appeal maggiore verso un mercato che finalmente si sta spostando a grandi passi verso i tutti i concetti legati al green”.
Nel suo percorso di crescita a 360° la GSC GROUP conferma di avere la sostenibilità come asso nella manica. “Fa parte del nostro modo di essere azienda – conferma l’Export Sales Director – ma oltre ad essere una strategia imprenditoriale, devo dire che anche i nostri player e la clientela ci chiedono sempre più insistentemente di essere rispettosi dell’ambiente. Nel settore conciario siamo stati i primi in Italia a dotarci del marchio C02 che puoi utilizzare se fai parte della piattaforma denominata Carbon Foot Print Italy e anche tra i primi a presentare il report di sostenibilità: noi ci siamo da anni, quindi in tempi non sospetti. In realtà queste sono richieste che arrivano espressamente dall’alta moda, a cui piano piano tutta l’industria conciaria si adeguerà. Nel frattempo le normative stanno diventando sempre più restrittive, quindi nei prossimi anni non si tratterà più di scelte, ma alla fine saranno tutti più o meno costretti a farlo, un obbligo che riguarderà l’intera filiera, dall’industria al prodotto finale che arriva nelle case”.
Il fatturato della Gsc Group è all’incirca suddiviso per il 60% in Italia mentre è del 40% la quota export con esportazioni in oltre 50 Paesi. “Oramai non è più una questione di aree geografiche visto che siamo presenti un po’ dappertutto ma la nostra mission è quella di soddisfare al meglio le richieste dei nostri clienti e cercare di sviluppare insieme progetti innovativi sempre con un’attenzione particolare alla sostenibilità: oggi non si aprono nuovi progetti se non hanno almeno questi requisiti”.