Nello stand di Inescop abbiamo incontrato Antonio Miralles, CTO di Red21, azienda spagnola leader nella vendita, distribuzione e assistenza dei sistemi CAD/CAM per calzature.
Da quanto siete presenti in fiera?
“La nostra azienda è presente in fiera da più di 25 anni, ogni anno. Noi rappresentiamo il canale commerciale di tutti i software sviluppati per Inescop, l’Istituto spagnolo di innovazione e tecnologia che offre servizi tecnologici e ricerca su temi di interesse per il settore calzaturiero. Inescop promuove l’innovazione attraverso la ricerca, trasformandola in opportunità per le aziende. Oltre ai dipartimenti sviluppo, controllo e qualità, c’è il reparto dedicato alla creazione di software per la calzatura. Quello che abbiamo presentato all’ultima edizione di Simac/Lineapelle è un software innovativo, ICad3D, che consente di partire da uno sviluppo molto basico per arrivare a un 3D, che posso affermare essere tra i migliori sul mercato perché accelera i processi, riducendo considerevolmente i tempi, ottimizza le risorse aziendali ed evita sprechi”.
L’edizione di settembre è stata la fiera della ripartenza. Che tipo di riscontri avete avuto?
“Ottimi, simo molto soddisfatti. Abbiamo acquisito molti contatti. Per noi la fiera non è il luogo dove vendere ma dove poter spiegare cosa facciamo e far toccare con mano le potenzialità dei nostri software”.
Le prospettive per il futuro sono positive ma qual è il sogno più grande, quello che vorreste vedere realizzato in tempi brevi?
“Innanzitutto la riduzione degli sprechi di materiale da parte delle aziende che producono scarpe. Questo programma è una soluzione reale, non serve più per giocare con modelli e colori. Abbiamo clienti che lo usano realmente bene riducendo le tempistiche di prototipia ed i materiali utilizzati, evitando così inutili sprechi; soprattutto consente di realizzare un’idea e trasferirla in negozio in poco tempo. In questo modo le aziende hanno più tempo per fare prodotti di qualità migliore e possono concentrarsi su temi come sostenibilità e rispetto per l’ambiente”.
Ci può fare un esempio concreto?
“Un nostro cliente tedesco molto importante, che vende prevalentemente sul web, ha ridotto di quasi cinque settimane lo sviluppo di uno dei suoi modelli. È più di un mese… Inoltre ha realizzato alcune collezioni esclusivamente virtuali, ovvero vendute su internet attraverso modelli virtuali, senza aver neanche prodotto un campione fisico”.
Questa è già una meravigliosa soluzione per affrontare il problema degli sprechi ma prevedete un’evoluzione?
“Il nostro software è in continua evoluzione perché continuiamo a svilupparlo quotidianamente. Lanciamo ben due aggiornamenti al mese in modo che possa lavorare sempre al massimo livello. Decathlon è uno dei marchi con cui lavoriamo, tanto per fare un esempio. Il Gruppo realizza i campioni in Francia e poi attiva la produzione in Europa e in Asia esclusivamente collegandosi con il 3D e riuscendo a calcolare prima i costi della produzione a partire dal filo sino all’ultimo materiale necessario per realizzare le sue scarpe. Non ha bisogno di altro. Cosa desiderare di più?”.