Al Tanning Tech di Milano la Revomec di Trissino (Vicenza) proporrà all’interno del proprio stand dei bottali, caratterizzati da nuove migliorie, tra cui l’affermato sistema per umidificare le pelli senza macchiare
Saranno ancora i bottali, dotati delle ultime migliorie e tecnologie, tra cui il sistema Dropless 2.0, l’asso nella manica della Revomec, specializzata nella produzione e commercializzazione di macchine per la lavorazione delle pelli, in particolare bottali e follonaggio. Come già avvenuto nelle ultime edizioni, l’azienda di Trissino (Vicenza), comune del distretto della Pelle di Arzignano, sarà presente in fiera a Milano dal 19 al 21 settembre a Simac Tanning Tech, che rappresenta uno degli eventi più importanti a livello internazionale.
“Per questa edizione – conferma il titolare Fabio Gecchele, che nel 2011 ha fondato l’azienda assieme al socio Manuel Zordan – esporremo nello stand dei bottali riaggiornati, che tuttavia non presentano variazioni rilevanti rispetto all’edizione scorsa. Il nuovo sistema per l’umidificazione nel bottale, denominato per l’appunto Dropless, che ha comportato un lungo lavoro di ricerca e che rappresenta un’innovazione importante per il settore conciario, è stato accolto molto bene nel mercato, soprattutto quello italiano. Con le fiere internazionali il nostro obiettivo è farci conoscere anche dagli operatori stranieri”.
Il sistema per l’umidificazione Dropless 2.0 è il sistema Revomec per umidificare le pelli senza macchia. “Dropless significa letteralmente “senza goccia” – precisa Gecchele – ed evita fin dal principio eventuali problematiche legate all’utilizzo dell’umidità all’interno del bottale. La versione 2.0 è un ulteriore upgrade alla tecnologia già presentata anni fa. Grazie ai continui investimenti nel reparto Ricerca e Sviluppo e agli ulteriori sforzi del nostro team siamo riusciti a migliorare un sistema già innovativo di suo. Questa nuova versione è più performante e riduce ancora di più l’utilizzo di risorse energetiche, come elettricità e consumo di acqua. Grazie a questa versione il macchinario riesce a raggiungere più velocemente i valori impostati assicurando un ulteriore risparmio sulle risorse utilizzate, già basse con la versione precedente”.
Ma i vantaggi legati all’utilizzo del nuovo macchinario Revomec non sono conclusi qui. “Questa tecnologia – aggiunge l’imprenditore vicentino – permette un controllo migliore e più preciso del risultato finale. Il flusso dell’aria umidificata è più regolare e uniforme e ciò permette di ottenere risultati superiori sotto il punto di vista della qualità del prodotto finito. In molti casi i tempi di lavorazione vengono accorciati, e si può notare nel grafico trasmesso sul display che la curva di andamento risulta molto più stabile e costante. Con questo speciale sistema si possono trattare tutti i tipi di pelle: dal wet-white, alle croste, scamosciati e soprattutto le pelli riconciate con le nuove tecnologie molto sensibili all’acqua”.
A Fabio abbiamo chiesto che cosa si aspetta dall’edizione 2023 del Tanning Tech. “Secondo quelle che sono le indiscrezioni del mercato – spiega – quella di settembre dovrebbe essere caratterizzata soprattutto dal ritorno degli operatori orientali, in particolare i cinesi, che sono in buona parte mancati negli anni scorsi a causa delle restrizioni legate alla pandemia sanitaria. Indubbiamente c’è curiosità per capire le dinamiche a livello globale, ormai in tutto il mondo si sta alzando la qualità del prodotto finito ed è anche questo che ci spinge a migliorare giorno dopo giorno. In ogni caso, continueremo a lavorare per assicurare ai nostri collaboratori un servizio di alta qualità, sia per quanto riguarda la tecnologia, sia per quanto riguarda l’assistenza”.
L’ultimo aspetto è legato alla sostenibilità e attenzione all’ambiente. “Sin dai primi anni di attività la Revomec è sempre stata attenta in questo ambito – conclude Fabio Gecchele – ci siamo prefissati questo come uno degli obiettivi principali, ma soprattutto abbiamo fatto scelte concrete per quanto riguarda il risparmio di energia elettrica ed acqua. Qualche anno fa sembravano degli aspetti di secondo piano, mentre negli ultimi anni sono diventati determinanti in termini di costi economici, in certi ambiti è diventato quasi obbligatorio per far quadrare i conti. Il mercato delle macchine da conceria appare tonico, sicuramente molte aziende hanno deciso di investire, con le prospettive di una domanda in crescita. Nel primo semestre 2023 noi abbiamo lavorato molto bene, finalmente anche i problemi relativi alla mancanza di materie prime e componenti, che avevano caratterizzato il 2022, sono stati risolti. La nuova sede a Trissino, dove siamo operativi da circa un anno e mezzo, ci garantisce spazi molto più ampi, con la possibilità di operare meglio sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro”.

Manuel Zordan e Fabio Gecchele, fondatori di Revomec