Il rilancio della TECNOCHIMICA di Castelfranco di Sotto (Pisa), che produce e commercializza ausiliari chimici per l’industria conciaria, è ancora sotto il segno dell’eco sostenibilità, in linea con le strategie attuate anche prima del marzo 2020, quando la pandemia sanitaria ha mandato “in stallo” i mercati e l’economia di tutto il mondo.
Per fare un’analisi della situazione quasi alla metà del 2021 abbiamo contattato Simone Gelli, Managing Director, uno dei quattro soci (gli altri sono Andrea Bechini, Andrea Fastelli e Leonardo Leonardi) dell’industria toscana.
“I 15 mesi di lockdown più o meno accentuato – spiega Simone Gelli – li abbiamo trascorsi effettuando le ricerche su prodotti innovativi per poi arrivare a proporre una nuova articolistica, il tutto sotto il segno della sostenibilità e tutela dell’ambiente. Nel rispetto del Regolamento Reach, ed in linea con la filosofia aziendale di Tecnochimica, i responsabili dei nostri laboratori di ricerca e sviluppo, costantemente aggiornati su tecniche e normative, continuano ad analizzare le varie materie prime e gli articoli da trattare, disponendo di strumentazioni ad alta tecnologia. Abbiamo cercato attraverso i social e i mezzi telematici di esprimere le nostre idee, durante il lockdown siamo così riusciti nell’intento di farle vedere e in qualche modo abbiamo suscitato l’interesse che in molti ci chiedono di spedire dei prototipi”.
A circa un mese dall’inizio dell’estate l’andamento del mercato risulta essere caotico e soprattutto incerto. “La situazione – conclude il Managing Director della Tecnochimica – è evidente: al momento in Europa ci si può muovere con discrezione, mentre la situazione è ancora di emergenza per quanto riguarda molti Stati del Sudamerica e Paesi come India, Pakistan e Bangladesh. In Cina le porte sono aperte ma la normativa a livello di controlli e quarantena è così rigorosa che ha convenienza a partire solamente chi resta a lavorare in quello Stato per molti mesi. Tuttavia al momento il guaio maggiore riguarda l’approvvigionamento delle materie prime, a partire dalla plastica, i cui prezzi sono saliti alle stelle ma in molti casi non arrivano o lo fanno con notevole ritardo”.
www.tecnochimica.eu
Simone Gelli